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“Dallas Buyers Club”, lacrime e rabbia con un grande McConaughey

Dallas Buyers Club (id, Usa, 2013) di Jean-Marc Vallée, con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Steve Zahn, Denis O’Hare, Dallas Roberts, Griffin Dunne, Kevin Rankin

Sceneggiatura di Craig  Borten, Melisa  Wallack

Drammatico, 1h 57′, Good Films, in uscita il 30 gennaio 2014

Voto: 8½ su 10

Una sceneggiatura scomoda, rifiutata ben 137 volte nel giro di quasi vent’anni, è diventata ora un film applaudito e premiato in mezzo mondo (non ultimo, anche al Festival di Roma, dove era in concorso). E c’è da scommettere sulle potenzialità indiscusse di Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée (C.R.A.Z.Y.) ai prossimi Oscar, dove è in corsa per sei importanti statuette. Il merito della riuscita di un progetto tanto rischioso, e soprattutto dell’attenzione globale che il film sta riscuotendo, è per la gran parte dovuto all’impegno inesauribile del suo interprete principale, un sorprendente Matthew McConaughey, anima vitale non solo della storia ma prima ancora della genesi dell’opera, fortissimamente rincorsa e voluta ad ogni costo.

Matthew McConaughey a Roma per “Dallas Buyers Club”: conferenza stampa da applausi

Puntualissimo e in elegante completo tre pezzi, Matthew McConaughey ha capitalizzato l’attenzione della stampa specializzata questa mattina a Roma, in occasione della conferenza stampa del film di Jean-Marc Vallée Dallas Buyers Club, in uscita nelle nostre sale dal 30 gennaio grazie alla Good Films e in corsa ai prossimi Oscar nella sezione Miglior Film, Migliore Sceneggiatura, Migliore Attore Protagonista e Non Protagonista, e già presentato al Festival Internazionale del Film di Roma, dove proprio McConaughey è stato premiato con il Marc’Aurelio d’Oro per la sua impressionante interpretazione del malato di Aids Ron Woodroof, elettricista omofobo nell’America di fine anni Ottanta. 

“Anita B.”, intenzioni lodevoli ma il dramma di Faenza resta esangue

Anita B. (Italia, 2013) di Roberto Faenza, con Eline Powell, Robert Sheehan, Antonio Cupo, Andrea Osvart, Moni Ovadia, Guenda Goria, Clive Riche, Jane Alexander, Nico Mirallegro, Carla de Girolamo

Sceneggiatura di Edith Bruck, Roberto Faenza, Nelo Risi, Iole Masucci, dal romanzo “Quanta stella c’è nel cielo” di Edith Bruck (ed. Garzanti)

Drammatico, 1h 28′, Good Films, in uscita il 16 gennaio 2014

Voto: 5 su 10

Non c’è motivo di dubitare dell’onesta intellettuale di Roberto Faenza, un regista la cui filmografia non è scarna di opere dal grande impegno storico e sociale. Nostalgico dei fasti di Jona che visse nella balena e Prendimi l’anima, nonché reduce da un pessimo adattamento letterario da Peter Cameron (Un giorno questo dolore ti sarà utile), Faenza ritorna sulla strada della memoria, affrontando, sono parole sue, “la vita dopo la morte” nel periodo immediatamente successivo alla Shoah.

“Don Jon”, bell’esordio per Levitt con una rom-com con dipendenza

Don Jon (id, Usa, 2013) di Joseph Gordon-Levitt, con Joseph Gordon-Levitt, Scarlett Johansson, Julianne Moore, Tony Danza, Glenne Headly, Rob Brown, Brie Larson, Anne Hathaway, Channing Tatum, Cuba Gooding jr

Sceneggiatura di Joseph Gordon-Levitt

Commedia, 1h 30′, Good Films, in uscita il 28 novembre 2013

Voto: 7½ su 10

Raro, se non unico caso di produzione mainstream (anche se di quelle indipendenti) su un tema scomodo come quello della dipendenza pornografica. Chi temeva il classico sermone sui pericoli del web potrà tirare un sospiro di sollievo: Don Jon è una commedia, scritta, diretta e interpretata dal carismatico Joseph Gordon-Levitt, già icona cult dell’amatissimo (500) giorni insieme e qui alle prese con un brillante esordio registico.

“Dallas Buyers Club”, lacrime con rabbia e un grandissimo McConaughey

Dallas Buyers Club (id, Usa, 2013) di Jean-Marc Vallée, con Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner, Steve Zahn, Denis O’Hare, Dallas Roberts, Griffin Dunne

Sceneggiatura di Craig  Borten, Melisa  Wallack

Drammatico, 1h 57′, Good Films

Voto: 8½ su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – In Concorso

Largamente atteso e già premiato (con il Vanity Fair Award) ancor prima di venire presentato ufficialmente, Dallas Buyers Club è uno dei film più importanti del Festival di Roma, dove gareggia per il Marc’Aurelio d’Oro. E i dubbi, qualora ci fossero stati, sono stati ampiamente soppiantati dagli applausi. Meritatissimi. E c’è da scommettere sulle sicure potenzialità della pellicola di Jean-Marc Vallée (C.R.A.Z.Y.) ai prossimi Oscar. 

“Before Midnight”, ecco come si sono ridotti Jesse e Celine

Before Midnight (id, Usa, 2013) di Richard Linklater, con Ethan Hawke, Julie Delpy, Jennifer Prior, Charlotte Prior, Seamus  Davey-Fitzpatrick, Xenia  Kalogeropoulou, Walter  Lassally

Sceneggiatura di Richard Linklater, Ethan Hawke, Julie Delpy

Drammatico, 1h 44’, Good Films, in uscita il 31 ottobre 2013

Voto: 5½ su 10

Li avevamo incontrati a Vienna, giovani e pieni di sogni, poco meno di vent’anni fa (Prima dell’alba). Li abbiamo ritrovati a Parigi, nove anni dopo, lui scrittore sposato, lei ambientalista single (Prima del tramonto) . Ritornano adesso finalmente insieme e genitori di due gemelle, vivono in Francia ma lui pensa al figlio di primo letto in America, lei a nuove opportunità lavorative.

“Una fragile armonia”, un dramma radicale sull’ambizione e sulla perfezione

Una fragile armonia (A late quartet, Usa, 2012) di Yaron Zilberman, con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Mark Ivanir, Christopher Walken, Imogen Poots, Wallace Shawn

Sceneggiatura di Yaron Zilberman e Seth Grossman

Drammatico, 1h 45’, Good Films, in uscita il 12 settembre 2013

Voto: 7½ su 10

Sono pochissimi i film che hanno tentato di indagare le fragilità della natura umana utilizzando le tonalità profonde e fugaci della musica. Si riaffacciano alla memoria I favolosi Baker del bellissimo e sottovalutato esordio di Steve Kloves, con i fratelli Beau e Jeff Bridges al piano a contenere il fulgore della sciantosa Michelle Pfeiffer,  o ancora l’amicizia a suon di brividi jazz di Bertrand Tavernier in Round Midnight.