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Venezia70, le minirecensioni: “The Canyons”, “Gerontophilia”, “Joe”, “Night Moves”

The Canyons (id, Usa, 2012) di Paul Schrader, con Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Tenille Houston, Amanda Brooks, Gus Van Sant

Sceneggiatura di Bret Easton Ellis

Drammatico, 1h 39′

Voto: 4½ su 10

Los Angeles è teatro di una selva di liaison e inganni tra cinque giovani inseriti in vario modo nell’industria cinematografica. Tanto atteso quanto misero e piatto il ritorno di Paul Schrader sugli schermi, con un film realizzato in evidente stato d’emergenza (di soldi, di idee, di attori), che neppure dal punto di vista visivo riesce a parare una sceneggiatura banale e stereotipata. Ci voleva Bret Easton Ellis per ricordarci che la città degli angeli è ancora l’inferno di perdizione di sempre? Magari no, e non basta l’atmosfera intenzionalmente torrida a destare interesse. Delusione Lohan, imbarazzante nel tentativo di sembrare sexy o intensa a seconda della bisogna, sembra sia continuamente sul punto di vomitare, ma l’ammiccante Deen (professione pornodivo) è molto peggio. Risultato: un fumettone noioso e inerte. Fuori Concorso.

Venezia70, le minirecensioni: “Tracks”, “Wolf Creek 2”, “Razredni sovraznik”, “Die Frau des Polizisten”

Tracks (id, Australia, 2013) di John Curran, con Mia Wasikowska, Adam Driver

Sceneggiatura di Marion Nelson, dal romanzo autobiografico di Robyn Davidson “Tracce” (ed. Rizzoli)

Avventura, 1h 50′, Bim Distribuzione

Voto: 8 su 10

Da Alice Springs per tutto il deserto australiano, fino all’Oceano Indiano, il viaggio realmente compiuto dalla giovane Robyn Davidson (Wasikowska), durato nove mesi e col solo ausilio di quattro cammelli e un cane. Un grande film d’avventura, tuffo catartico di una personalità ribelle in un’esistenza di ricercata solitudine, dal regista dell’incompreso Il velo dipinto John Curran e con una protagonista di ispirata bravura. Scenari naturali indescrivibili e fotografia di assoluto impatto per uno spettacolo che ci riporta ai classici del genere. In Concorso.

Venezia70: “Via Castellana Bandiera”, Emma Dante e la metafora di un paese in panne

Via Castellana Bandiera (Italia, 2013) di Emma Dante, con Emma Dante, Elena Cotta, Alba Rohrwacher, Renato Malfatti, Dario Casarolo, Carmine Maringola, Sandro Maria Campagna, Elisa Parrinello

Sceneggiatura di Emma Dante, Giorgio Vasta, Licia Eminenti, dal romanzo omonimo di Emma Dante (ed. Rizzoli)

Drammatico, 1h 30’, Istituto Luce

70.Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. In Concorso

Voto: 7½ su 10

L’esordio dietro la macchina da presa di una delle personalità più intense del teatro italiano contemporaneo era molto atteso, tanto da meritare il concorso al Leone d’Oro. Emma Dante, con la trasposizione del suo romanzo omonimo, Via Castellana Bandiera, ha contraccambiato con un film appassionato e profondamente attuale, tradizionale nell’impianto e nell’estetica ma forte di una vitalità, di una tigna che di rado si incontra nel nuovo cinema italiano.

Venezia70, William Friedkin Leone d’Oro alla carriera

Il regista statunitense William Friedkin, uno dei più importanti esponenti del cinema contemporaneo, con al suo attivo capolavori indiscussi come L’esorcista, Il braccio violento della legge e il recente Killer Joe, è stato premiato con il Leone d’Oro alla carriera, a seguito della proiezione di Sorcerer – Il salario della paura (1977), in una eccellente versione restaurata.

L’autore, che oggi festeggiava anche il suo 78esimo compleanno, si è dichiarato felicissimo per la scelta del film proposto, uno dei suoi migliori e meno conosciuti (remake di Vite vendute di H. C. Cluzot), e ha raccolto minuti di applausi dal pubblico accorso per l’evento.

Venezia70, le minirecensioni: “Venezia 70 Future Reloaded”, “Jigoku de naze warui”, “L’arte della felicità”

Venezia 70 Future Reloaded (id, 2013) di AA.VV. 

Cortometraggi, 2h.

Voto: 5 su 10

Una squadra di 70 cortometraggi di altrettanti autori, per celebrare il compleanno tondo della Mostra del Cinema più longeva al mondo, tutti della durata di un minuto. Difficile lasciare il segno, ci riescono Abbas Kiarostami, con un geniale remake de L’uomo con l’annaffiatoio dei Lumiere, Kim Ki-duk con un toccante ritratto della madre,e Todd Solondz che scherza sui possibili autori da studiare nelle scuole di cinema. Essendo il “futuro” il tema da rispettare (chi più, chi meno), abbondano i bambini. Tra gli altri, anche Bertolucci, Egoyan, Salles, Larrain e Monte Hellman. Inevitabilmente discontinuo. Fuori Concorso.

Venezia70: “Gravity” di Alfonso Cuaròn, abbandonati nello spazio

Gravity (id, Usa, 2013) di Alfonso Cuaròn, con Sandra Bullock, George Clooney

Sceneggiatura di Alfonso Cuaròn  e Jonàs Cuaròn

Fantascienza, 1h 31’

70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – Fuori Concorso

Voto: 9 su 10

Era da I figli degli uomini (2006, presentato in concorso proprio a Venezia) che il messicano Alfonso Cuaròn mancava dagli schermi. Ritorna al meglio, con un progetto atteso per quasi tre anni, scritto insieme al figlio Jonas e pronto a inserirsi, con merito, in una cospicua schiera di titoli che hanno fatto la storia del genere fantascientifico.

Venezia70: ecco i 20 titoli in corsa per il Leone d’Oro

Ecco il programma dei film In Concorso della 70° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diretta da Alberto Barbera. Tre gli italiani in concorso (L’intrepido di Gianni Amelio, Sacro G.R.A. di Gianfranco Rosi e Via Castellana Bandiera, opera prima della regista teatrale Emma Dante), che gareggeranno per il Leone d’Oro con Tracks di John Curran (con Mia Wasikowska), Miss Violence di Alexandros Avranas, Tom a la femme di Xavier Dolan, Under the Skin di Jonathan Glazer (con Scarlett Johansson, foto), Child of God di James Franco, Night Moves di Kelly Reichardt (con Jesse Eisenberg e Dakota Fanning, foto), Kaze Tachinu di Hayao Miyazaki, The Unknown Known: The Life and Times of Donald Rumsfeld di Errol Morris, Les Terrasses di Merzak Allouache, Joe di David Gordon Green (con Nicolas Cage), Philomena di Stephen Frears (con Judi Dench), Die Frau Des Polizisten di Philip Groning, Ana Arabia di Amos Gitai, La Jealousie di Philippe Garrell, The Zero Theorem di Terry Gilliam (con Christoph Waltz), Joaoyou di Tsai Ming Liang e l’opera prima di Peter Landesman, Parkland (con Zac Efron e Marcia Gay Harden).

Venezia70: i film della 28. Settimana Internazionale della Critica

La composizione di una selezione di film può assomigliare miracolosamente a una specie di magica costellazione: se guardiamo con immaginazione al cielo stellato della 28. Settimana Internazionale della Critica si riesce ad individuare un disegno che unisce i nove film presentati quest’anno. Titoli che sembrano rincorrersi attraverso delle linee di percorso, siano esse di carattere geografico, tematico, concettuale o di somiglianza fra i caratteri dei personaggi.

Venezia70: Claudia Cardinale madrina dei classici restaurati

Sarà Claudia Cardinale la testimonial di Venezia Classici, la sezione dedicata ai restauri e ai documentari sul cinema della 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2013), diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Venezia Classici, la sezione introdotta lo scorso anno alla Mostra di Venezia, ospita una selezione dei migliori restauri di film classici – riscoprendo opere del passato trascurate o sottovalutate – realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo, a partire dallaBiennale di Venezia con le Collezioni del suo Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), che prosegue anche con questa attività la valorizzazione del suo patrimonio.

Venezia70: pre-apertura con “Le mani sulla città” di Francesco Rosi

La tradizionale Serata di pre-apertura della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che si svolge nel centro storico della città, si conferma quest’anno in veste rinnovata.

Il 27 agosto, all’Arena di Campo S. Polo, sarà proiettato il capolavoro di Francesco Rosi Le mani sulla città (1963), film vincitore del Leone d’oro 50 anni fa, in un restauro digitale a cura della Cineteca Nazionale di Roma, effettuato per l’occasione e presentato in prima mondiale.