The Canyons (id, Usa, 2012) di Paul Schrader, con Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Tenille Houston, Amanda Brooks, Gus Van Sant
Sceneggiatura di Bret Easton Ellis
Drammatico, 1h 39′
Voto: 4½ su 10
Los Angeles è teatro di una selva di liaison e inganni tra cinque giovani inseriti in vario modo nell’industria cinematografica. Tanto atteso quanto misero e piatto il ritorno di Paul Schrader sugli schermi, con un film realizzato in evidente stato d’emergenza (di soldi, di idee, di attori), che neppure dal punto di vista visivo riesce a parare una sceneggiatura banale e stereotipata. Ci voleva Bret Easton Ellis per ricordarci che la città degli angeli è ancora l’inferno di perdizione di sempre? Magari no, e non basta l’atmosfera intenzionalmente torrida a destare interesse. Delusione Lohan, imbarazzante nel tentativo di sembrare sexy o intensa a seconda della bisogna, sembra sia continuamente sul punto di vomitare, ma l’ammiccante Deen (professione pornodivo) è molto peggio. Risultato: un fumettone noioso e inerte. Fuori Concorso.
Gerontophilia (id, Canada, 2013) di Bruce LaBruce, con Pier-Gabriel Lajoie, Walter Borden, Katie Boland
Sceneggiatura di Bruce LaBruce e Daniel Allen Cox
Commedia, 1h 22′
Voto: 7 su 10
Il diciottenne Luke, infermiere in un ospedale geriatrico, nota in lui particolari tendenze gerontofile. Si innamorerà del signor Peabody, un paziente ottantaduenne. Dallo scandaloso regista Bruce LaBruce, attivo soprattutto nel campo indipendente e nella pornografia gay, una love story curiosamente delicata e mai volgare, con un approccio che trasforma un tema scomodo in una riflessione sulle naturali e insopprimibili tendenze dell’uomo. Un film lieve come una piuma, ironico, ben scritto e ancor meglio interpretato da Borden e dall’esordiente Lajoie. Giornate degli Autori.
Joe (id, Usa, 2013) di David Gordon Green, con Nicolas Cage, Tye Sheridan, Sue Rock
Sceneggiatura di Gary Hawkins, dal romanzo omonimo di Larry Brown
Drammatico, 1h 57′
Voto: 6 su 10
Ex detenuto si prende a cuore le sorti di un ragazzino dalla famiglia disgraziata. Drammone di periferia sudista, priva del pathos necessario a sollevarlo dalle secche di schemi già visti. Il regista non riesce ad equilibrare al meglio i toni del racconto, la sceneggiatura è frammentaria e prolissa, ma Cage dimostra una convinzione abbandonata da tempo, e si concede anche una stoccatina autoironica sulla sua proverbiale inespressività. Onesto cinema medio americano, senza infamia né lode. In Concorso.
Night Moves (id, Usa, 2013) di Kelly Reichardt, con Jesse Eisenberg, Dakota Fanning, Peter Sarsgaard, James LeGros
Sceneggiatura di Jonathan Raymond e Kelly Reichardt
Drammatico, 1h 52′
Voto: 4½ su 10
Tre eco-terroristi progettano di far esplodere una diga in segno di protesta. Ma un imprevisto li manderà in crisi, con esiti tragici. Blanda operazione di denuncia sociale che, col passare lento e inesorabile dei minuti, si trasforma in un film a tesi, con dilemmi morali abusatissimi. Indubbia l’onestà degli intenti, assai poco memorabili gli esiti: la sceneggiatura è logora e farraginosa, la regia fin troppo timida, il contesto mai reso interessante. Bravi Eisenberg e Fanning. In Concorso.
Giuseppe D’Errico
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