“Song ‘e Napule”, cuoricini, camorra e tante risate

Song ‘e Napule (Italia, 2013) dei Manetti Bros con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Peppe Servillo, Carlo Buccirosso, Ciro Petrone

Sceneggiatura di Marco Manetti, Antonio Manetti, Michelangelo La Neve da un soggetto di Giampaolo Morelli

Commedia, 1h 54′, Microcinema, in uscita il 17 aprile 2014

Voto Di Giacomantonio: 8 su 10
Voto D’Errico: 6 su 10

Paco Stillo (Roja), borghesuccio di Napoli, viene raccomandato al Questore Vitali (Buccirosso) per entrare in polizia. Entrato a far parte del corpo, viene assegnato alla scrivania del deposito giudiziario. Ma Stillo ha studiato al conservatorio e ha l’animo musicale, quindi mal si adatta alla lotta in prima linea contro la camorra. Un giorno il commissario Cammarota (Sassanelli) gli ordina di infiltrarsi al matrimonio della robusta e viziata figlia del boss di Somma Vesuviana, dopo aver saputo che fra gli invitati ci sarà anche Ciro Serracane detto “O fantasma” (Servillo), il temutissimo boss della camorra. locandinaUnica soluzione per Stillo è quella di sfruttare l’innato talento musicale ed entrare a far parte del complesso musicale del celebre cantante neomelodico Lollo Love (Morelli), ingaggiato per suonare al matrimonio. Da borghese della Napoli bene a musicista coatto, Paco Stillo si trasformerà in Pino Dinamite, affrontando con tenacia, coraggio e un pizzico di incoscienza entrambi i ruoli.

Si ispirano ai polizieschi italiani ai ’70 i Manetti Bros con Song ’e Napule, già applauditissimo dal pubblico all’ultimo Festival del Film di Roma. Complice del successo un cast di tutto rispetto, composto da Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Paolo Sassanelli, Carlo Buccirosso, Peppe Servillo, Serena Rossi (nota rosa della pellicola) e una colonna sonora firmata da Fausto Mesolella degli Avion Travel. In un colpo solo i fratelli registi danno vita nuova al poliziesco all’italiana (comando dal pugno di ferro e inseguimenti in Alfa Romeo) e alla musica neomelodica napoletana, soffermandosi su uno spaccato socio-culturale tipico del nostro paese.

La Napoli bene – incarnata dal personaggio di Roja – si mescola con quella più popolare dei quartieri, in cui spicca il personaggio di Lollo Love –  e Morelli è autore anche del soggetto – cantante che sogna Sanremo ammiccando ai grandi che prima di lui hanno sfondato nel mondo della musica. Ritmi di vita convulsi, cellulare impazzito, interviste, comparsate in comunioni, cresime e matrimoni. Tutto per non dispiacere le “cuoricine” e portare a casa la pagnotta. Un pretesto per raccontare sul grande schermo un fenomeno unico – quello dei cantanti neomelodici – e sfatare il mito che questi siano collusi con la malavita.

Paure, timori e grandi verità, dunque in Song ’e Napule, dove l’essere napoletano (Song, “io sono” voce del verbo essere) e la canzone napoletana (Song in inglese canzone) si fondono in un connubio di risate e suspense.

Angela Di Giacomantonio

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