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“L’esigenza di unirmi ogni volta con te”, un film ambizioso e infelice

L’esigenza di unirmi ogni volta con te (Italia, 2015) di Tonino Zangardi con Claudia Gerini, Marco Bocci, Marc Duret, Antonio Iuorio, Daniela Amato

Sceneggiatura di Tonino Zangardi, Beba Slijepcevic, Angelo Orlando, dal romanzo omonimo di Tonino Zangardi (ed. Imprimatur)

Drammatico, 1h 30′, Microcinema Distribuzione, in uscita il 24 settembre 2015

Voto: 2 su 10

Inutile ribadire quanto sia spiacevole dover stroncare un operato artistico, ma talvolta certe produzioni sembrano fatte apposta per sfidare il critico più indulgente. L’esigenza di unirmi ogni volta con te non è un bel film, ed è incredibile che arrivi in una forma simile nelle sale cinematografiche, con tanto di assicurazione del nostro ministero che lo ha confermato “di interesse culturale nazionale”.

“Fino a qui tutto bene”, la fotografia più autentica degli ultimi trentenni

Fino a qui tutto bene (Italia, 2014) di Roan Johnson con Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Gugliemo Favilla, Melissa Anna Bartolini, Paolo Giommarelli, Isabella Ragonese

Sceneggiatura di Roan Johnson e Ottavia Madeddu

Commedia, 1h 20′, Microcinema, in uscita il 19 marzo 2015

Voto D’Errico: 7½ su 10
Voto Ozza: 9 su 10

Nel 2013, l’Università di Pisa chiese a Roan Johnson (Gli ultimi della lista) di realizzare un documentario sui giovani studenti ai tempi della crisi. Il risultato, invece che lamentoso e sconfitto, fu di rilancio e sfida. Altro che arrendersi: i ragazzi avevano voglia di rivalsa. Nasce così l’idea di raccontare la fine di quel periodo, quando lo scudo dello studio termina il suo compito e si comincia a fare i conti con un futuro che è solo incertezza. Il film, però, si è rifiutato di seguire la strada della produzione canonica, fatta di attese, promesse e soldi inesistenti, e come per i suoi protagonisti, ha deciso di perseverare sul percorso dell’autogestione. Risultato: la fotografia più autentica degli ultimi trentenni italiani come a nessuno era riuscito prima di scattare, forse proprio perché affrontata con le loro stesse armi e nelle loro medesime condizioni.

RomaFF9: “Fino a qui tutto bene” di Roan Johnson, sezione Prospettive Italia

Fino a qui tutto bene (Italia, 2014) di Roan Johnson con Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Gugliemo Favilla, Melissa Anna Bartolini, Paolo Giommarelli, Isabella Ragonese

Sceneggiatura di Roan Johnson e Ottavia Madeddu

Commedia, 1h 20′, Microcinema, in uscita il 6 novembre 2014

Voto D’Errico: 7½ su 10

Voto Ozza: 9 su 10

Nel 2013, l’Università di Pisa chiese a Roan Johnson (Gli ultimi della lista) di realizzare un documentario sui giovani studenti ai tempi della crisi. Il risultato, invece che lamentoso e sconfitto, fu di rilancio e sfida. Altro che arrendersi: i ragazzi avevano voglia di rivalsa. Nasce così l’idea di raccontare la fine di quel periodo, quando lo scudo dello studio termina il suo compito e si comincia a fare i conti con un futuro che è solo incertezza. Il film, però, si è rifiutato di seguire la strada della produzione canonica, fatta di attese, promesse e soldi inesistenti, e come per i suoi protagonisti, ha deciso di perseverare sul percorso dell’autogestione. Risultato: la fotografia più autentica degli ultimi trentenni italiani come a nessuno era riuscito prima di scattare, forse proprio perché affrontata con le loro stesse armi e nelle loro medesime condizioni.

“Take Five”, heist movie alla napoletana, coraggioso ma confuso

Take Five (Italia, 2013) di Guido Lombardi con Peppe Lanzetta, Salvatore Striano, Salvatore Ruocco, Carmine Paternoster, Gaetano Di Vaio, Antonio Pennarella, Antonio Buonomo, Esther Elisha, Vittoria Schisano

Sceneggiatura di Guido Lombardi

Noir, 1h 35′, Microcinema, in uscita il 2 ottobre 2014

Voto: 6 su 10

Ha dovuto aspettare un anno per essere distribuito in sala, dopo la presentazione in concorso al festival del Film di Roma. Opera seconda di Guido Lombardi, dopo l’acclamato La-bas – Educazione criminale (Leone del Futuro e Miglior Film alla Settimana della critica di Venezia 68), Take Five è una commedia noir che trasporta il grande colpo nella Gomorra dei nostri tempi.

“Lovelace”, biopic edulcorato e convenzionale dietro la patina d’epoca

Lovelace (id, Usa, 2013) di Rob Epstein e Jeffrey Friedman con Amanda Seyfried, Peter Sarsgaard, Sharon Stone, Adam Brody, James Franco, Juno Temple, Debi Mazar, Chris Noth, Hank Azaria, Wes Bentley, Robert Patrick, Bobby Cannavale, Chloë Sevigny, Eric Roberts

Sceneggiatura di Merritt Johnson e Andy Bellin, dalla biografia “The Complete Linda Lovelace” di Eric Danville

Biografico, 1h 33′, Barter Multimedia/ Microcinema, in uscita l’8 maggio 2014

Voto: 5 su 10

A prima vista, la decisione di Rob Epstein e Jeffrey Friedman di realizzare un film sulla vita della celeberrima pornostar Linda Lovelace sembrava naturale e perfettamente coerente con il loro percorso artistico “alternativo”: da sempre interessati ad approfondire il mondo della controcultura americana, dapprima con documentari osannati come Lo schermo velato e The Times of Harvey Milk (Premio Oscar nel 1984), poi con il film-inchiesta Urlo su Allen Ginsberg, i due registi avevano l’occasione di raccontare, attraverso un personaggio simbolo di un’epoca, un particolarissimo frangente storico – i primi anni Settanta – straordinariamente ricco di contraddizioni e sviluppi dal punto di vista socioculturale.

“Il mondo fino in fondo”, sincerità e pudore in un debutto promettente

Il mondo fino in fondo (Italia, 2013) di Alessandro Lunardelli con Filippo Scicchitano, Luca Marinelli, Camilla Filippi, Barbora Bobulova, Manuela Martelli, Alfredo Castro, Cesare Serra

Sceneggiatura di Alessandro Lunardelli, Vanessa Picciarelli

Drammatico, 1h 35′, Microcinema, in uscita il 30 aprile 2014

Voto: 6½ su 10

Un esordio promettente, quello del regista genovese Alessandro Lunardelli, di provenienza pubblicitaria e con un bel bagaglio di ambizioni visive da sfruttare, Il mondo fino in fondo è stato già presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Roma, per la sezione Alice nella città. Due mondi agli antipodi, umanamente e geograficamente, in un viaggio oltre i confini, alla ricerca di sé stessi.

“Song ‘e Napule”, cuoricini, camorra e tante risate

Song ‘e Napule (Italia, 2013) dei Manetti Bros con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Peppe Servillo, Carlo Buccirosso, Ciro Petrone

Sceneggiatura di Marco Manetti, Antonio Manetti, Michelangelo La Neve da un soggetto di Giampaolo Morelli

Commedia, 1h 54′, Microcinema, in uscita il 17 aprile 2014

Voto Di Giacomantonio: 8 su 10
Voto D’Errico: 6 su 10

Paco Stillo (Roja), borghesuccio di Napoli, viene raccomandato al Questore Vitali (Buccirosso) per entrare in polizia. Entrato a far parte del corpo, viene assegnato alla scrivania del deposito giudiziario. Ma Stillo ha studiato al conservatorio e ha l’animo musicale, quindi mal si adatta alla lotta in prima linea contro la camorra. Un giorno il commissario Cammarota (Sassanelli) gli ordina di infiltrarsi al matrimonio della robusta e viziata figlia del boss di Somma Vesuviana, dopo aver saputo che fra gli invitati ci sarà anche Ciro Serracane detto “O fantasma” (Servillo), il temutissimo boss della camorra.

“The Rolling Stones – Crossfire Hurricane”, il mito in 300 sale italiane

The Rolling Stones – Crossfire Hurricane (id, Gran Bretagna/Usa, 2013) di Brett Morgen

Sceneggiatura di Brett Morgen

Documentario, 1h 51′, Microcinema Distribuzione, in sala solo il 29 e 30 aprile 2013

Voto: 9 su 10

“I Beatles avevano scelto di fare i bravi. A noi cosa restava? Fare i cattivi.”

Un film, un documentario, un concerto. Non ci sono definizioni precise per descrivere The Rolling Stones – Crossfire Hurricane, due ore di interviste, commenti, racconti di una delle rock band più longeve e trasgressive della storia del rock, portate sul grande schermo dal regista Brett Morgen.  Frammenti, emozioni, passaggi fondamentali e personali raccontati dagli stessi artisti Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts, Ronnie Wood con contributi degli ex membri della band Bill Wyman e Mick Taylor, insieme a rare interviste di Brian Jones.