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“Black Panther”, un film di Ryan Coogler, la recensione

Black Panter (id. USA, 2018) di Ryan Coogler con Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Letitia Wright, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Winston Duke, Sterling K. Brown, Angela Bassett, Forest Whitaker, Andy Serkis

Sceneggiatura di  Ryan Coogler e Joe Robert Cole basata sui personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby

Cinecomic, 2h 14’, Warner Bors. International Italy/Marvel Studios, in sala dal 14 febbraio 2018

Voto: 6½ su 10

Se un merito può vantare, questo Black Panther di Ryan Coogler, è non tanto quello di essere il primo Cinecomic di casa Marvel con un cast “all black” ad aver fatto incetta di milioni al botteghino (più di 192 milioni di dollari nel weekend di apertura nei soli Stati Uniti), ma di essere il perfetto esempio di una intelligente operazione di marketing attentamente pianificata.

“Arrival”, un film di Denis Villeneuve, la recensione

Arrival (id, Usa, 2016) di Denis Villeneuve con Amy Adams, Jeremy Renner, Forest Whitaker, Michael Stuhlbarg, Mark O’Brien

Sceneggiatura di Eric Heisserer dal racconto “Storia della tua vita” di Ted Chiang (compreso nelle antologie “Storie della tua vita”, ed. Stampa Alternativa e “Arrival e altre Storie della tua vita”, ed. Frassinelli)

Fantascienza, 1h 58’, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 19 gennaio 2017

Voto: 7 su 10

Sarà il regista dell’attesissimo sequel di Blade Runner, ma già da qualche anno il canadese Denis Villeneuve era riuscito a costruirsi una reputazione artistica invidiabile, con all’attivo opere apprezzate come La donna che canta, Prisoners e Sicario. Il suo ultimo film, Arrival, presentato in concorso all’ultimo festival di Venezia e in corsa per ben otto premi Oscar, può far ben sperare per le sorti del genere fantascientifico, che ritorna a quella declinazione insieme contemplativa, privata e umanista resa memorabile soprattutto da Stanley Kubrick e Steven Spielberg negli anni Settanta.

“Rogue one: A Star Wars Story”, un film di Gareth Edwards, la recensione

Rogue One: A Star Wars Story (Usa, 2016) di Gareth Edwards con Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Forest Whitaker, Jimmy Smits, Alistair Petrie

Sceneggiatura di Chris Weitz e Tony Gilroy, basato sui personaggi di George Lucas

Fantascienza, 2h e 13′, The Walt Disney Company Italia, in uscita il 15 dicembre 2016

Voto: 7½ su 10

Vi aspettavate la carrellata iniziale con testo che funge da antefatto? Perfetto, Rogue One non ve lo concede. Basta tanto probabilmente a puntare l’attenzione sul fatto che questo spin-off della saga di Star Wars ha un tono diverso, più contemporaneo. E tuttavia man mano che la pellicola scorre ci si ritrova in quelle atmosfere note senza neanche rendersene conto.

“Southpaw – L’ultima sfida”, una parabola di riscatto stravista e di maniera

Southpaw – L’ultima sfida (Southpaw, Usa, 2015) di Antoine Fuqua con Jake Gyllenhaal, Forest Whitaker, Rachel McAdams, Naomie Harris, Curtis “50 Cent” Jackson, Oona Laurence, Skylan Brooks, Rita Ora

Sceneggiatura di Kurt Sutter

Drammatico, 2h 04′, 01 Distribution, in uscita il 2 settembre 2015

Voto: 4 su 10

La fiera dei luoghi comuni sulla redenzione nel mondo del pugilato arriva da un film scritto dallo sceneggiatore dei serial The Shield e Sons of Anarchy Kurt Sutter e diretto da quell’Antoine Fuqua (Training Day, Attacco al potere) che non ha mai fatto della finezza il suo tratto distintivo. Southpaw è la classica produzione accidentata dei fratelli Weinstein, che confermano la loro predilezione verso copioni basici fino allo strenuo e per luoghi cinematografici ampiamente battuti e di sicuro retroterra dal quale attingere copiosamente. 

“Il fuoco della vendetta”, fratelli in armi ma il dramma è scontato

Il fuoco della vendetta (Out of the Furnace, Usa, 2013) di Scott Cooper con Christian Bale, Woody Harrelson, Casey Affleck, Zoë Saldana, Forest Whitaker, Sam Shepard, Willem Dafoe, Tom Bower

Sceneggiatura di Scott Cooper, Brad Ingelsby

Drammatico, 1h 57′, Indie Pictures, in uscita il 27 agosto 2014

Voto: 5½ su 10

Presentato in concorso durante l’ultima edizione del Festival del Film di Roma, dove ha vinto la Camera d’Oro per la migliore opera prima/seconda, Il fuoco della vendetta è la conferma che non basta un cast di attori di comprovato spessore per fare un film capace di restare nel tempo. Professionale ma scontatissimo, l’ultimo lavoro del giovane regista Scott Cooper, che qualche anno fa diresse l’apprezzato Crazy Heart che portò all’Oscar Jeff Bridges, ha tutti gli elementi per un plumbeo drammone di provincia statunitense con ovvi legami a tutto un cinema dolente di qualche decennio orsono: location desolate a un passo dall’inferno, personaggi tormentati, degrado e delinquenza, vendetta privata.

“The Butler”, retorica, lacrime e marketing presidenziale

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (The Butler, Usa, 2013) di Lee Daniels, con Forest Whitaker, Oprah Winfrey, David Oyelowo, Robin Williams, Jane Fonda, Alan Rickman, James Marsden, Alex Pettyfer, Vanessa Redgrave, Mariah Carey, Lenny Kravitz, Cuba Gooding jr, John Cusack, Terrence Howard, Liev Schreiber, Jesse Williams, Clarence Williams III, Yaya Alafia, Colman Domingo, Nelsan Ellis, Minka Kelly, Elijah Kelley

Sceneggiatura di Danny Strong, dall’articolo “A Butler Well Served by This Election” di Wil Haygood apparso sul Washington Post il 7 novembre 2008

Drammatico, 2h 18′, Videa, in uscita il 1 gennaio 2014

Voto: 4 su 10

Hollywood non è nuova ai lavaggi di coscienze spettacolarizzati sul grande schermo cinematografico. A dire il vero, l’atteggiamento ha prodotto anche pellicole sinceramente toccanti sull’argomento della segregazione razziale (Il colore viola di Steven Spielberg è solo uno di questi), più spesso ne sono venute fuori operazioni scopertamente programmatiche e didascaliche, atte a colpire principalmente i condotti lacrimali dello spettatore con cascate di melassa e retorica storica. In questo secondo filone rientra, ahinoi, il film dell’impegnato, nero e gay Lee Daniels, solo qualche anno fa artefice di un bel ritratto di degrado sociale contemporaneo, quel Precious candidato a sei Oscar e vincitore di due, che lo consacrò agli occhi del pubblico e alle penne della critica.

“Out of the Furnace”, ottimi attori in un drammone prevedibile

Out of the Furnace (id, Usa, 2013) di Scott Cooper, con Christian Bale, Woody Harrelson, Casey Affleck, Zoë Saldana, Forest Whitaker, Sam Shepard, Willem Dafoe, Tom Bower

Sceneggiatura di Scott Cooper, Brad Ingelsby

Drammatico, 1h 57′

Voto: 5 su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – In Concorso

Non basta un cast di attori provetti per fare un film capace di restare nel tempo. Lo conferma Out of the Furnace,  in concorso al Festival di Roma, professionale e scontatissimo ultimo lavoro del regista Scott Cooper, che qualche anno fa diresse l’apprezzato Crazy Heart. Gli elementi per un plumbeo drammone di provincia statunitense ci sono tutti: location desolate a un passo dall’inferno, personaggi tormentati, degrado e delinquenza, vendetta privata.