
Sicario (id, Usa, 2015) di Denis Villeneuve con Emily Blunt, Josh Brolin, Benicio Del Toro, Jon Bernthal, Jeffrey Donovan, Victor Garber, Daniel Kaluuya
Sceneggiatura di Taylor Sheridan
Thriller, 2h 01′, 01 Distribution, in uscita il 24 settembre 2015
Voto: 6½ su 10
Se c’è una qualità che va riconosciuta al cinema di Denis Villeneuve è la gravitas che riesce a infondere ai suoi lavori. Il regista canadese de La donna che canta, al suo terzo film americano dopo Prisoners ed Enemy, porta in scena con Sicario la guerra per il cartello messicano della droga con una lucidità agghiacciante, confermandosi autore dalle notevoli potenzialità spettacolari, al netto di un’austerità stilistica che ben si sposa col peso della tematica.
Il film procede secondo il punto di vista di un’agente dell’FBI (Blunt), idealista e moralmente inoppugnabile, chiamata a inserirsi in una delicata missione atta a catturare alcuni dei più potenti e spietati trafficanti di droga sul confine tra Stati Uniti e Messico, dove la legge non esiste. Il capo della task-force governativa (Brolin) le nasconde le procedure da adottare, mentre un misterioso consulente ed ex procuratore (Del Toro) sembra governare le fila dell’incarico…
Il film è sostenuto da una sceneggiatura abile nell’approccio ai personaggi, tutti molto ben caratterizzati, e nel racconto di una discesa agli inferi dove, a venir fuori, è la mostruosità dell’animo umano che combatte il male col male da qualunque parte della barricata ci si trovi. Allo stesso modo, Sicario è un film eccessivamente codificato nel genere, tanto da non riuscire a fare la differenza tra le decine di operazioni analoghe. Sensazioni di deja vu varie accompagnano la visione (da Peckinpah a Soderbergh fino a Demme), emotivamente tesa e snervante grazie all’eccezionale fotografia affidata al veterano Roger Deakins e al comparto sonoro di Jóhann Jóhannsson, ma mai realmente giustificabile se non ai fini di un intrattenimento robusto e solo momentaneamente impegnato. Villeneuve è un regista di grandi capacità che sta ancora aspettando l’occasione per stupirci a pieno.
Giuseppe D’Errico
Lascia un commento