Tag Archives: Paul Schrader

Venezia78 – Concorso: “Il collezionista di carte”, un film di Paul Schrader, la recensione

Il collezionista di carte (The Card Counter, Usa, 2021) di Paul Schrader con Oscar Isaac, Tiffany Haddish, Tye Sheridan, Willem Dafoe, Ekaterina Baker

Sceneggiatura di Paul Schrader

Drammatico, 1h 52’, Lucky Red, in uscita il 3 settembre 2021

Voto: 7½ su 10

La filmografia del grande Paul Schrader si arricchisce di un nuovo personaggio, interpretato splendidamente da Oscar Isaac, utile a rimarcare ancora una volta il punto di vista pessimistico e profondamente disilluso dell’autore sui concetti di destino e redenzione. Il collezionista di carte, solo apparentemente un film sul gioco d’azzardo, è una vera e propria parabola, tra il filosofico e il cristologico, su un uomo sospeso in un limbo: alle sue spalle c’è un passato traumatico, davanti a sé un futuro di espiazione, ma solo a fronte di altra violenza.

Venezia74 – Concorso: “First Reformed”, un film di Paul Schrader, la recensione

First Reformed (id, Usa, 2017) di Paul Schrader con Ethan Hawke, Amanda Seyfried, Cedric Kyles, Victoria Hill, Philip Ettinger

Sceneggiatura di Paul Schrader

Drammatico, 1h 48′

Voto: 7½ su 10

Nel 2013, mentre Paul Schrader tornava a casa, dopo essere stato a cena con Paweł Pawlikowski, il regista di Ida, pensò che fosse arrivato anche per lui il momento di fare i conti con un argomento religioso. Fin dalla giovinezza, lo sceneggiatore di Taxi Driver aveva sempre apprezzato e scritto film a tematica spirituale, ma solo ora il tempo è sembrato maturo per tradurre i propri pensieri, cupissimi, sul grande schermo. First Reformed non è un’opera religiosa in senso stretto, quanto una disamina sul male del mondo, che ramifica fino a coinvolgere ogni dimensione della vita dell’uomo.

#arenaestiva: “Cane mangia cane”, un film di Paul Schrader, la recensione

Cane mangia cane (Dog Eat Dog, Usa, 2016) di Paul Schrader con Nicolas Cage, Willem Dafoe, Christopher Matthew Cook, Omar J. Dorsey, Louisa Krause, Melissa Bolona, Reynaldo Gallegos, Paul Schrader

Sceneggiatura di Matthew Wilder, dall’omonimo romanzo di Edward Bunker (ed. Einaudi)

Thriller, 1h 33’, Altre Storie in collaborazione con Minerva Pictures, in uscita il 13 luglio 2017

Voto: 6 su 10

Negli ultimi anni Paul Schrader sta subendo un disinteresse dall’universo produttivo cinematografico che dovrebbe far riflettere sulla riconoscenza spesso inesistente che si riserva alle grandi personalità che hanno contribuito a delineare l’identità del nuovo cinema americano. Parliamo, infatti, di una delle massime autorità della cosiddetta “New Hollywood”, quella che, tra il finire degli anni Sessanta fino ai primi anni Ottanta, ha combattuto lo strapotere televisivo con pellicole dai contenuti forti e inediti per l’epoca. Sceneggiatore di razza (sono suoi i copioni di capolavori quali Taxi Driver e Toro scatenato di Scorsese e di Mosquito Coast di Weir) e regista di opere divenute immediatamente cult come American Gigolo e Il bacio della pantera, remake con Nastassja Kinski del classico horror di Tourneur, Schrader sta pagando ultimamente il prezzo della sua assoluta libertà espressiva, che ha spesso trovato risultato in lavori non sempre baciati dalla stella del box office e, soprattutto, dalla lungimiranza dei produttori.

“Il nemico invisibile”, Cage allo sbando in un thriller disconosciuto e senz’anima

Il nemico invisibile (The Dying of the Light, Usa, 2015) di Paul Schrader con Nicolas Cage, Anton Yelchin, Alexander Karim, Irène Jacob

Sceneggiatura di Paul Schrader

Thriller, 1h 34′, Barter Multimedia, in uscita il 9 luglio 2015

Voto: 6 su 10

C’era una volta Nicolas Cage. Vincitore nel 1996 del premio Oscar come migliore attore protagonista per Via da Las Vegas e successivamente nominato nel 2003 per la sua interpretazione in Il Ladro di Orchidee, la sua carriera a corrente alternata sembra, con questo suo ultimo Il nemico invisibile, ormai arenata sul viale del tramonto.

Venezia70, le minirecensioni: “The Canyons”, “Gerontophilia”, “Joe”, “Night Moves”

The Canyons (id, Usa, 2012) di Paul Schrader, con Lindsay Lohan, James Deen, Nolan Gerard Funk, Tenille Houston, Amanda Brooks, Gus Van Sant

Sceneggiatura di Bret Easton Ellis

Drammatico, 1h 39′

Voto: 4½ su 10

Los Angeles è teatro di una selva di liaison e inganni tra cinque giovani inseriti in vario modo nell’industria cinematografica. Tanto atteso quanto misero e piatto il ritorno di Paul Schrader sugli schermi, con un film realizzato in evidente stato d’emergenza (di soldi, di idee, di attori), che neppure dal punto di vista visivo riesce a parare una sceneggiatura banale e stereotipata. Ci voleva Bret Easton Ellis per ricordarci che la città degli angeli è ancora l’inferno di perdizione di sempre? Magari no, e non basta l’atmosfera intenzionalmente torrida a destare interesse. Delusione Lohan, imbarazzante nel tentativo di sembrare sexy o intensa a seconda della bisogna, sembra sia continuamente sul punto di vomitare, ma l’ammiccante Deen (professione pornodivo) è molto peggio. Risultato: un fumettone noioso e inerte. Fuori Concorso.

Venezia70: Paul Schrader, presidente di Orizzonti, porta “The Canyons” con Lohan e Deen

Ecco ben tre trailer di The Canyons, diretto da Paul Schrader, scritto da Bret Easton Ellis e interpretato da Lindsay Lohan e dal pornoattore James Deen nella sua prima avventura non a luci rosse. Dal 2 agosto nelle sale Usa e su iTunes, fuori concorso alla 70. Mostra di Venezia, dove Schrader è presidente della Giuria di Orizzonti, The Canyons è targato IFC Films e interpretato anche da Nolan Gerard Funk e Amanda Brooks. Non mancheranno le polemiche.