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“BlacKkKlansman”, un film di Spike Lee, la recensione

BlaKkKlansman (id, Usa, 2018) di Spike Lee con John David Washington, Adam Driver, Topher Grace, Laura Harrier, Ryan Eggold, Robert John Burke, Paul Walter Hauser, Michael Buscemi, Harry Belafonte, Ashlie Atkinson, Alec Baldwin

Sceneggiatura di Spike Lee, David Rabinowitz, Charlie Wachtel, Kevin Willmott dal romanzo di Ron Stallworth

Commedia, 2h 08′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 27 settembre 2018

Voto: 7 su 10

Se non fosse per l’ormai cronica incapacità dell’ultimo Spike Lee di andare per il sottile nelle tematiche affrontate e per l’artificiosità del “caso” insita nella pur gustosa sceneggiatura che troppe mani hanno tratto dall’autobiografia di Ron Stallworth, BlacKkKlansman sarebbe un piccolo capolavoro. D’altro canto, parliamo pur sempre del miglior film che il regista statunitense realizza almeno dai tempi di Inside Man (2006), se non addirittura dall’indimenticabile La 25a ora (2002). 

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Truth” di James Vanderbilt

Truth (id, Usa, 2015) di James Vanderbilt con Cate Blanchett, Robert Redford, Dennis Quaid, Topher Grace, Elizabeth Moss, Bruce Greenwood, Dermot Mulroney, Stacy Keach, John Benjamin Hickey, David Lyons, Rachel Blake, Andrew McFarlane

Sceneggiatura di James Vanderbilt dal libro “Truth and Duty: The Press, the President and the Privilege of Power” di Mary Mapes

Thriller, 2h 02′, Lucky Red, in uscita il 5 gennaio 2016

Voto: 7½ su 10

«È la stampa, bellezza! E tu non ci puoi fare niente!» diceva uno sprezzante Humphrey Bogart sotto il rumore assordante delle stampanti, al termine de L’ultima minaccia di Richard Brooks. Era il 1952, e il film era la storia di un coraggioso direttore di un quotidiano in rovina che intraprende una pericolosa inchiesta legata all’omicidio di una ragazza, dietro il quale si nasconde un clamoroso giro di corruzione: pubblicherà tutta la verità, salvando il giornale dalla chiusura. Ma è solo uno dei tanti (e più celebri) film che hanno raccontato il giornalismo americano, a volte con toni prepotentemente caustici (L’asso nella manica, Quinto potere), altre privilegiando la componente brillante (La signora del venerdì, Prima pagina), più spesso rimarcandone le influenze col potere (i fondamentali Quarto potere e Tutti gli uomini del presidente).

“Interstellar” di Christopher Nolan, l’ambizione perduta nello spazio

Interstellar (id, Usa, 2014) di Christopher Nolan con Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Michael Caine, Matt Damon, Wes Bentley, Casey Affleck, Topher Grace, Mackenzie Foy, Ellen Burstyn, John Lithgow, David Oyelowo, William Devane, Timothee Chalamet, Marlon Sanders, Bill Irwin, Josh Stewart, Elyes Gabel

Sceneggiatura di Christopher Nolan e Johnathan Nolan

Fantascienza, 2h 48′, Warner Bros. Entertainment Italia, in uscita il 6 novembre 2014

Voto: 7 su 10

Non funziona come dovrebbe Interstellar, l’ultimo fatidico film di Christopher Nolan, atteso al varco dopo la trilogia del Cavaliere Oscuro e i labirinti onirici di Inception. Scritto ancora una volta in coppia col fratello Johnathan, con la consulenza del fisico teorico Kip Thorne (specializzato in gravitazione e astrofisica, nonché uno dei massimi esperti di relatività al mondo), il film si ispirerebbe dichiaratamente alla grande fantascienza umanista di Kubrick e Tarkovskij, inserita però nell’avventura spaziale declinata al sentimentalismo famigliare alla maniera di Spielberg e del memorabile Incontri ravvicinati del III tipo. Sono tutti, però, modelli inarrivabili di un’opera che dimostra quanto il regista, mai come in questo caso, sia vittima di sé stesso e delle sue spropositate ambizioni.

“The Big Wedding”, cast allo sbando in una commedia disastrosa

The Big Wedding (id, Usa, 2012) di Justin Zackham con Robert De Niro, Diane Keaton, Susan Sarandon, Katherine Heigl, Topher Grace, Ben Barnes, Amanda Seyfried, Robin Williams, Christine Ebersole, David Rasche, Patricia Rae, Ana Ayora

Sceneggiatura di Justin Zackham

Commedia, 1h 29′, Universal Pictures/ Leone Film Group, in uscita il 26 giugno 2014

Voto: 3 su 10

Uno dei tonfi più colossali della passata stagione cinematografica statunitense arriva nelle nostre sale sotto il sole di giugno. Se ne poteva fare a meno, perché The Big Wedding è quanto di più stupido, pretestuoso e volgare la commedia americana finto-classica abbia da offrire. A dirigere questo remake di uno sconosciuto film francese del 2006 (Mon frere se marie, di Jean-Stephane Bron) è lo sceneggiatore Justin Zackham, che al suo attivo ha di notevole solo la partecipazione al film di Rob Reiner Non è mai troppo tardi