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RomaFF13 – Selezione Ufficiale: “La diseducazione di Cameron Post”, un film di Desiree Akhavan, la recensione

La diseducazione di Cameron Post (The Miseducation of Cameron Post, Usa, 2018) di Desiree Akhavan con Chloë Grace Moretz, Sasha Lane, Jennifer Ehle, John Gallgher jr, Forrest Goodluck

Sceneggiatura di Desiree Akhavan, Cecilia Frugiuele, dal romanzo omonimo di Emily M. Danforth (ed. Rizzoli)

Drammatico, 1h 31′, Teodora Film, in uscita il 31 ottobre 2018

Voto: 6 su 10

Vincitore del Gran Premio della Giuria all’ultimo Sundance Film Festival, La diseducazione di Cameron Post è il classico prodotto indipendente americano nobilitato da intenzioni encomiabili, cinematograficamente privo di qualsiasi interesse, costruito su misura per far risaltare le doti interpretative fin troppo acclamate di una giovane attrice smaniosa di consacrazione, a fronte di un’attività nel settore di ben oltre un decennio. A dirigere la trasposizione del romanzo omonimo di Emily M. Danforth è la regista newyorkese di origini iraniane Desiree Akhavan, nota nel circuito impegnato per il suo film esordio Appropriate Behavior, del 2014, incentrato sul difficile percorso di accettazione di una ragazza (la Akhavan stessa) in una famiglia persiana, ignara della propria identità sessuale. La sua opera seconda sembra una naturale prosecuzione degli stessi temi, giacché prende ad esame la discutibilissima pratica delle terapie riparative per persone omosessuali.

Venezia75 – Concorso: “Suspiria”, un film di Luca Guadagnino, la recensione

Suspiria (id, Italia/Usa, 2018) di Luca Guadagnino con Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Chloë Grace Moretz, Jessica Harper, Sylvie Testud, Ingrid Caven, Angela Winkler, Fabrizia Sacchi

Sceneggiatura di David Kajganich

Horror, 2h 32′, Videa

Voto: 7 su 10

“Tremate, tremate, le streghe son tornate!” era uno degli slogan più gettonati durante le manifestazioni del movimento femminista degli anni Settanta. Sarà un caso o meno, ma il nuovo Suspiria diretto da Luca Guadagnino è ambientato proprio nel 1977, anno di uscita dell’originale cult di Dario Argento con Jessica Harper (qui in un delicato cameo) e momento cardine per la rivoluzione delle donne, che si apprestavano a festeggiare la legge sull’aborto. Su maternità mancate e prole indesiderate riflette anche questo remake d’autore con musiche di Thom Yorke dei Radiohead, che il regista ama definire un omaggio all’incredibile, potente emozione che provò quando vide per la prima volta la locandina del film a 11 anni e poi il film stesso a 14, restandone profondamente segnato.

“Dark Places – Nei luoghi oscuri”, il passato ritorna in un thriller debole

Dark Places – Nei luoghi oscuri (Dark Places, Francia, 2014) di Gilles Paquet-Brenner con Charlize Theron, Nicholas Hoult, Tye Sheridan, Christina Hendricks, Chloë Grace Moretz, Corey Stoll, Andrea Roth, Sean Bridgers

Sceneggiatura di Gilles Paquet-Brenner, dal romanzo omonimo di Gillian Flynn (ed. Piemme)

Thriller, 1h 53′, M2 Pictures, in uscita il 22 ottobre 2015

Voto: 5½ su 10

Dalla stessa autrice di L’amore bugiardo – Gone Girl, ma il risultato è ben lontano dal film di David Fincher. Quasi sicuramente la colpa del parziale fallimento di Dark Places – Nei luoghi oscuri è da attribuire al francese Gilles Paquet-Brenner, che già nel precedente La chiave di Sara aveva indagato il tema del passato che si insinua dolorosamente nel presente. Così come in quel film, anche adesso è evidente la tendenza del regista di diluire le fitte trame a sua disposizione fino a renderle inefficaci dal punto di vista dell’intrattenimento, e persino noiose.

“Sils Maria” di Olivier Assayas, metacinema cerebrale about Juliette

Sils Maria (Clouds of Sils Maria, Francia/Germania/Usa/Svizzera, 2014) di Olivier Assayas con Juliette Binoche, Kristen Stewart, Chloë Grace Moretz, Lars Eidinger, Johnny Flynn, Brady Corbett

Sceneggiatura di Olivier Assayas

Drammatico, 2h 04′, Good Films, in uscita il 6 novembre 2014

Voto: 6½ su 10

Quando si ha voglia di parlare di nuovo cinema francese in termini lusinghieri, uno dei nomi che subito balzano all’attenzione è quello di Olivier Assayas, autore originale e mai scontato, responsabile di alcuni dei risultati più alti delle recenti produzioni d’oltralpe, non ultimo il nostalgico Qualcosa nell’aria, visto a Venezia 69. Con Clouds of Sils Maria, in concorso all’ultimo Festival di Cannes, il regista porta alle estreme conseguenze una dialettica cinematografica al femminile tra attore e personaggio che, già più volte raccontata al cinema (il caso più celebre resta Eva contro Eva di Mankiewicz), termina qui in un corto circuito psicanalitico estremamente freddo.

“The Equalizer – Il vendicatore”, Denzel il raddrizzatorti è tornato

The Equalizer – Il vendicatore (The Equalizer, Usa, 2014) di Antoine Fuqua con Denzel Washington, Marton Csokas, Chloë Grace Moretz, Bill Pullman, Melissa Leo, David Arbour

Sceneggiatura di Richard Wenk

Azione, 2h 11′, Warner Bros. Entertainment Italia, in uscita il 9 ottobre 2014

Voto: 5 su 10

Ritorna al cinema la figura del “raddrizzatorti”, personaggio reso celebre dalla maschera vendicativa e socialmente attiva dei vari Charles Bronson, Steven Segal e compagnia. Per The Equalizer – Il vendicatore, il regista Antoine Fuqua rispolvera l’omonima serie televisiva degli anni Ottanta (intitolata in Italia Un giustiziere a New York) e chiama Denzel Washington a interpretare l’eroe giustizialista, dopo averlo già portato all’Oscar nel 2000 con Training Day.

“Lo sguardo di Satana – Carrie”, remake edulcorato ma lo spettacolo c’è

Lo sguardo di Satana – Carrie (Carrie, Usa, 2013) di Kimberly Peirce, con Chloë Grace Moretz, Julianne Moore, Judy Greer, Portia Doubleday, Alex Russell, Gabriella Wilde, Ansel Elgort, Hart Bochner

Sceneggiatura di Roberto Aguirre-Sacasa, dal romanzo “Carrie” di Stephen King (ed. Bompiani)

Horror, 1h 41′, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 16 gennaio 2014

Voto: 6½ su 10

I remake sono sempre rischiosi, e l’impresa appare particolarmente disperata quando ci si ritrova a doversi misurare con film che hanno fatto la storia e segnato un’epoca, come è il caso di Carrie, diretto da Brian De Palma nel 1976 e ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King, che faticò ad apprezzare una riduzione così cinica e gustosamente pop. Si prende l’onere del confronto la regista Kimberly Peirce, avvezza ai disagi giovanili dai tempi del suo esordio con Boy’s Don’t Cry, per il quale una straordinaria Hilary Swank androgina vinse il suo primo Oscar.

“Comic Movie”, la morte della commedia demenziale americana

Comic Movie (Movie 43, Usa, 2013) di Steven Brill, Peter Farrelly, Will Graham, Steve Carr, Griffin Dunne, James Duffy, Jonathan Van Tulleken, Elizabeth Banks, Patrick Forsberg, Brett Ratner, Rusty Cundieff,  James Gunn, con Kate Winslet, Hugh Jackman, Naomi Watts, Liev Schreiber, Anna Faris, Chris Pratt, JB Smoove, Emma Stone, Kieran Culkin, Kristen Bell, Leslie Bibb, Bobby Cannavale, John Hodgman, Justin Long, Jason Sudeikis, Uma Thurman, Richard Gere, Kate Bosworth, Jack McBrayer, Aasif Mandvi, Christopher Mintz-Plasse, Chloe Grace Moretz, Matt Walsh, Patrick Warburton, Johnny Knoxville, Gerard Butler, Seann William Scott, Halle Berry, Stephen Merchant,  Terrence Howard, Elizabeth Banks, Josh Duhamel, Adam Cagley, Devin Eash, Fisher Stevens, Mark L. Young, Cathy Cliften

Sceneggiatura di Rocky Russo, Jeremy Sosenko, Will Graham, Jack Kukoda, Matthew Portenoy, Will Carlough, Jonathan Van Tulleken,  Elizabeth Shapiro, Patrick Forsberg, Olle Sarri, Jacob Fleisher, Greg Pritikin, James Gunn

Commedia, 1h 38’, Moviemax, in uscita il 5 settembre 2013

Voto: 2 su 10

La parata incredibile di star non inganni: la stagione si apre con uno dei peggiori film dell’anno e, con buone probabilità, dell’intera storia del cinema. Nelle intenzioni, l’operazione vorrebbe ispirarsi alle comiche a episodi in voga negli anni Settanta, nei fatti assistiamo alla morte del senso dell’umorismo sul grande schermo.