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“Il diritto di uccidere”, la guerra dei droni nel thriller etico di Gavin Hood

Il diritto di uccidere (Eye in the Sky, GB, 2015) di Gavin Hood con Helen Mirren, Alan Rickman, Aaron Pul, Barkhad Abdi, Jeremy Northam, Iain Glen, Phoebe Fox, Monica Dolan, Gavin Hood

Sceneggiatura di Guy Hibbert

Thriller, 1h 42’, Teodora Film, in uscita il 25 agosto 2016

Voto: 7 su 10

In un’epoca in cui la guerra non si combatte più in trincea ma “comodamente” seduti davanti allo schermo di un computer, anche il concetto cinematografico del genere bellico ha assunto nuove potenzialità, soprattutto dopo l’invenzione dei droni. L’occhio nel cielo, in grado di poter colpire a morte il bersaglio con missili comandati a una distanza di sicurezza tale da assicurare l’indennità del mandante, si scontra, però, con la stima dei cosiddetti “danni collaterali”, ossia la perdita di vite innocenti che verrebbero coinvolte nelle vicinanze dell’esplosione. Il diritto di uccidere, del sudafricano Gavin Hood (Rendition, Ender’s Game), porta sullo schermo un caso limite per proporre una riflessione etica e morale sulla questione, senza fornire risposte ma mettendo in luce i fatti.

“Una promessa”, melodramma in grande stile per Leconte

Una promessa (Une promesse, Francia/GB, 2013) di Patrice Leconte con Rebecca Hall, Alan Rickman, Richard Madden, Toby Murray, Maggie Steed

Sceneggiatura di Jerôme Tonnerre e Patrice Leconte, dal romanzo “Il viaggio nel passato” di Stefan Zweig

Drammatico, 1h 38′, Officine Ubu, in uscita il 2 ottobre 2014

Voto: 7 su 10

Ritorno in grande stile di Patrice Leconte (La moglie del parrucchiere, La ragazza sul ponte, Confidenze troppo intime) dopo la parentesi d’animazione con l’ambiguo La bottega dei suicidi. Il desiderio, che sia esso appagato, sublimato o inespresso, è un’ossessione che ha sempre affascinato il regista francese e che trova nel romanzo “Viaggio nel passato”, dello scrittore tedesco Stefan Zweig, un argomento utilissimo per un imponente melodramma in costume. 

“The Butler”, retorica, lacrime e marketing presidenziale

The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca (The Butler, Usa, 2013) di Lee Daniels, con Forest Whitaker, Oprah Winfrey, David Oyelowo, Robin Williams, Jane Fonda, Alan Rickman, James Marsden, Alex Pettyfer, Vanessa Redgrave, Mariah Carey, Lenny Kravitz, Cuba Gooding jr, John Cusack, Terrence Howard, Liev Schreiber, Jesse Williams, Clarence Williams III, Yaya Alafia, Colman Domingo, Nelsan Ellis, Minka Kelly, Elijah Kelley

Sceneggiatura di Danny Strong, dall’articolo “A Butler Well Served by This Election” di Wil Haygood apparso sul Washington Post il 7 novembre 2008

Drammatico, 2h 18′, Videa, in uscita il 1 gennaio 2014

Voto: 4 su 10

Hollywood non è nuova ai lavaggi di coscienze spettacolarizzati sul grande schermo cinematografico. A dire il vero, l’atteggiamento ha prodotto anche pellicole sinceramente toccanti sull’argomento della segregazione razziale (Il colore viola di Steven Spielberg è solo uno di questi), più spesso ne sono venute fuori operazioni scopertamente programmatiche e didascaliche, atte a colpire principalmente i condotti lacrimali dello spettatore con cascate di melassa e retorica storica. In questo secondo filone rientra, ahinoi, il film dell’impegnato, nero e gay Lee Daniels, solo qualche anno fa artefice di un bel ritratto di degrado sociale contemporaneo, quel Precious candidato a sei Oscar e vincitore di due, che lo consacrò agli occhi del pubblico e alle penne della critica.

Venezia70, le minirecensioni: “Une promesse”, “L’intrepido”, “The Unknown Known”, “Stray dogs”

Une promesse (id, Francia/GB, 2013) di Patrice Leconte, con Richard Madden, Rebecca Hall, Alan Rickman, Toby Murray

Sceneggiatura di Jerôme Tonnerre, Patrice Leconte, dal romanzo “Il viaggio nel passato” di Stefan Zweig

Drammatico, 1h 35′

Voto: 7 su 10

Germania, 1913. La moglie di un ricco proprietario siderurgico, più vecchio di lei, si innamora di un giovane ingegnere che lavora col marito. Sguardi eloquenti si susseguono fino alla partenza di lui per il Messico. Arriva la guerra, passano gli anni… Ritorno in grande stile di Leconte, con un melodramma in costume di sentimenti e passioni lungamente inespresse, risolto con uno stile visivo contemporaneo, in contrapposizione all’impeccabilità della confezione e all’eleganza della recitazione. La soluzione è originale e fuori da ogni tempo, come la storia che racconta, in barba alle mode e alle trionfanti tendenze che corrono. Fuori Concorso.

“Gambit”, i fratelli Coen per un remake grazioso ma scontato

Gambit (id, Usa, 2012) di Michael Hoffman con Colin Firth, Cameron Diaz, Alan Rickman, Tom Courtney, Stanley Tucci, Cloris Leachman

Sceneggiatura di Joel e Ethan Coen, dal racconto di Sidney Carroll, già alla base del film di Ronald Neame “Gambit – Grande furto al Semiramis” (1966)

Commedia, 1h 30’, Medusa, in uscita il 28 febbraio 2013

Voto: 6 su 10

Ci si aspettava di meglio dal tanto atteso remake del classico di Ronald Neame Gambit – Grande furto al Semiramis, delizioso heist movie del 1966 interpretato in maniera sublime da Michael Caine e Shirley MacLaine. Poco, pochissimo di quel film resta nella sceneggiatura dei geniali Joel e Ethan Coen, autori da storia del cinema, qui a corto di vera ispirazione.