“Il capitale umano”: lo sguardo crudo e reale di Paolo Virzì

Il Capitale Umano (id, Italia, 2013) di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Giovanni Anzaldo, Matilde Gioli, Guglielmo Pinelli, Gigio Alberti, Bebo Storti

Sceneggiatura di Francesco Bruni, Francesco Piccolo, Paolo Virzì, ispirato al romanzo IL CAPITALE UMANO di Stephen Amidon

Drammatico, 1h e 49’, Produzione Indiana Production – Rai Cinema – Manny Films, 01 Distribution, nelle sale dal 9 gennaio 2014

Voto Ozza: 9 su 10
Voto D’Errico: 8½ su 10

Un gran bel film, non c’è che dire, questa nuova opera di Paolo Virzì. Si distingue per stile, ritmo e complessità: tratto dal libro di Stephen Amidon, dall’omonimo titolo “Il capitale umano”, sapientemente riadattato dagli sceneggiatori Bruni, Piccolo e lo stesso Virzì, che ne stravolgono l’intreccio e ne coniano una struttura narrativa ad hoc per lo schermo, tanto funzionale quanto avvincente.

Sin dai primi minuti lo spettatore è portato ad associare questa pellicola allocandina bellissimo “American Beauty” di Sam Mendes, sia per il tema, che per un commento musicale molto simile, che per la natura multistrand della trama. Ci viene raccontato il provincialismo del Nord d’Italia attraverso tre famiglie di diverso ceto sociale, in un confronto di valori, vizi e virtù particolarmente riuscito.
Un cast di attori bravi, oltre che famosi: su tutti spicca una luminosa Valeria Bruni Tedeschi, nei panni della donna ricca e svampita, sposata a uno squalo dell’alta società, pronto a tutto pur di lavarsi i panni sporchi in casa.
Non vogliamo svelare nulla di questa storia: sicuramente è un ritratto vero, puro, non tanto dell’Italia ma del cittadino italiano: del suo modo di pensare, del suo modo di agire, sempre molto egoistico e poco a favore del prossimo. A far da contraltare a questa nera visione, c’è lo sguardo puro dei giovani, i figli, molto più sinceri e leali dei genitori: una lancia a favore che il regista spezza sul futuro dell’Italia? Forse.
Il messaggio arriva forte e chiaro: il nostro disastrato Paese non si è ridotto così da solo, siamo colpevoli anche noi, dobbiamo ammetterlo in pieno per ricominciare.
Due ore di spettacolo che fanno sorridere con ironia, fanno riflettere, commuovono. Assolutamente da vedere.

Andrea Ozza

One Response to “Il capitale umano”: lo sguardo crudo e reale di Paolo Virzì

  1. ANDREA DI VT ha detto:

    Uno di quei film che ti inchiodano alla poltrona. Mi è piaciuto il modo di raccontare sempre la stessa la storia, cambiando punto di vista, a seconda del personaggio, fino ad avere il quadro completo della trama. Ottimo!

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