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Venezia75 – Concorso: “Opera senza autore”, un film di Florian Henckel von Donnersmarck, la recensione

Opera senza autore (Werk ohne Autor, Germania, 2018) di Florian Henckel von Donnersmarck con Tom Schilling, Paula Beer, Sebastian Koch, Saskia Rosendahl, Oliver Masucci

Sceneggiatura di Florian Henckel von Donnersmarck

Drammatico, 3h 08′, 01 Distribution, in uscita a ottobre 2018

Voto: 6 su 10

La Germania è ancora alla scoperta di una propria memoria storica su quanto avvenuto durante e dopo la seconda guerra mondiale. Il senso di colpa insopprimibile e il bisogno quasi catartico di trovare tracce di resistenza alle barbarie perpetrate col nazismo, trasfigurano nell’arte cinematografica in un film che sfonda le tre ore di durata e che vorrebbe (far) riflettere sul trauma mai risanato di un’intera nazione. Per Opera senza autore ritorna alla regia Florian Henckel von Donnersmarck, autore dell’acclamato Le vite degli altri, Premio Oscar come miglior film straniero nel 2006, a otto anni dal tonfo internazionale (e lagunare, vista la location) di The Tourist. Il banco di prova è un romanzone sentimentale, ispirato a eventi reali, sul significato intimo dell’arte e sulla ricerca d’identità.

“Woman in Gold”, la frode nazista con una superba Helen Mirren

Woman in Gold (id, Usa/GB, 2015) di Simon Curtis con Helen Mirren, Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Katie Holmes, Max Irons, Tatiana Maslany, Charles Dance, Elizabeth McGovern, Jonathan Pryce, Frances Fisher, Tom Schilling, Moritz Bleibtreu, Antje Traue

Sceneggiatura di Alexi Kaye Campbell

Drammatico, 1h 50′, Eagle Pictures, in uscita il 15 ottobre 2015

Voto: 7 su 10

In un periodo in cui il cinema non ha più belle storie da raccontare, il regista inglese Simon Curtis (quello delle miniserie Bbc e del delizioso My Week with Marilyn) porta sugli schermi una gran bella storia, di quelle appassionanti e giustamente edificanti, da far tornare a casa il pubblico contento e arricchito di un qualcosa che è bene conoscere. La Shoah è un pozzo senza fine di vergogne, ma solo di recente sono venuti alla luce i sacchi dei nazisti alle opere d’arte del popolo ebraico.

“Suite Francese”, polpettone accademico dal romanzo della Némirovsky

Suite Francese (Suite Française, 2014, Francia/GB/Belgio) di Saul Dibb con Michelle Williams, Matthias Schoenaerts, Kristin Scott Thomas, Ruth Wilson, Sam Riley, Margot Robbie, Lambert Wilson, Tom Schilling, Eileen Atkins, Deborah Findlay

Sceneggiatura di Saul Dibb e Matt Charman, dal romanzo omonimo di Irène Némirovsky (ed. Adelphi)

Drammatico, 1h 47′, Videa, in uscita il 12 marzo 2015

Voto: 6 su 10

L’avventurosa vicenda che sta dietro alla pubblicazione, nel 2004, del romanzo Suite Francese di Irène Némirovsky è talmente bella e tragica che meriterebbe un film a parte. La figlia della scrittrice, Denise Epstein, ebbe in custodia i quaderni dalla madre poco prima di venire deportata e uccisa ad Auschwitz del 1942; convinta che si trattasse dei diari della donna, non li lesse fino agli anni ’90, cioè quando capì che in quelle pagine vi erano le prime due parti di un romanzo strutturato in cinque tempi. Tempesta in giugno e Dolce sono i titoli delle due novelle che compongono il romanzo rimasto incompiuto, e che divenne subito un fenomeno editoriale internazionale. La Epstein è morta nell’aprile 2013, poco prima che la produzione della versione cinematografica di Suite Francese iniziasse.