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“Rocketman”, un film di Dexter Fletcher, la recensione

Rocketman (id, GB/Usa, 2019) di Dexter Fletcher con Taron Egerton, Richard Madden, Jamie Bell, Bryce Dallas Howard, Gemma Jones, Steven Mackintosh, Matthew Illesley, Kit Connor, Tate Donovan

Sceneggiatura di Lee Hall

Musical/Biografico, 2h 01’, 20th Century Fox Italia, in uscita il 29 maggio 2019

Voto: 8 su 10

Non un semplice biopic ma musical in piena regola: è Rocketman, il film su vita, infanzia e prime esperienze di Reginald Dwight, in arte Elton John, che l’attore e regista britannico Dexter Fletcher, già subentrato in extremis a Bryan Singer alla direzione del sopravvalutato Bohemian Rhapsody, ha dedicato al baronetto del pop inglese. Rispetto al deludente conformismo del film su Freddie Mercury, però, Rocketman si fa preferire per creatività stilistica, originalità narrativa e, cosa fondamentale, per l’assoluta libertà con cui fonde realtà e immaginazione in un racconto volutamente fantasmagorico e trascinante, senza per questo tradire mai la verità dei fatti.

“Legend”, Hardy si sdoppia per i gemelli Kreys ma il film è fiacco

Legend (id, GB, 2015) di Brian Helgeland con Tom Hardy, Emily Browning, Taron Egerton, David Thewlis, Colin Morgan, Tara Fitzgerald, Cristopher Eccleston, Chazz Palminteri, Duffy

Sceneggiatura di Brian Helgeland, dal romanzo “The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins” di John Pearson

Biografico, 2h 12′, 01 Distribution, in uscita il 3 marzo 2016

Voto: 6 su 10

Non nuova al grande schermo, la leggenda dei due gemelli Kray torna al cinema venticinque anni dopo The Krays – I corvi di Peter Medak, dove i due gangster dell’East End di Londra erano interpretati da Martin e Gary Kemp della pop band Spandau Ballet. In Legend, diretto dallo sceneggiatore premio Oscar di L.A. Confidential e Mystic River Brian Helgeland, Ronald e Reggie Kray hanno il volto di Tom Hardy, impegnato in una doppia performance ad altissima richiesta carismatica che salva in extremis il film dalle secche di una narrazione piena di squilibri.

RomaFF10. Selezione Ufficiale: “Legend” di Brian Helgeland

Legend (id, GB, 2015) di Brian Helgeland con Tom Hardy, Emily Browning, Taron Egerton, David Thewlis, Colin Morgan, Tara Fitzgerald, Cristopher Eccleston, Chazz Palminteri, Duffy

Sceneggiatura di Brian Helgeland, dal romanzo “The Profession of Violence: The Rise and Fall of the Kray Twins” di John Pearson

Biografico, 2h 12′, 01 Distribution, in uscita il 21 gennaio 2016

Voto: 6 su 10

Non nuova al grande schermo, la leggenda dei due gemelli Kray torna al cinema venticinque anni dopo The Krays – I corvi di Peter Medak, dove i due gangster dell’East End di Londra erano interpretati da Martin e Gary Kemp della pop band Spandau Ballet. In Legend, diretto dallo sceneggiatore premio Oscar di L.A. Confidential e Mystic River Brian Helgeland, Ronald e Reggie Kray hanno il volto di Tom Hardy, impegnato in una doppia performance ad altissima richiesta carismatica che salva in extremis il film dalle secche di una narrazione piena di squilibri.

“Kingsman: Secret Service”, un giocattolone dissacrante e ironico

Kingsman: Secret Service (Kingsman: The Secret Service, Usa/GB, 2015) di Matthew Vaughn con Taron Egerton, Colin Firth, Samuel L. Jackson, Mark Strong, Michael Caine, Sophie Cookson, Sofia Boutella, Jack Davenport, Mark Hamill, Samantha Womack, Edward Holcroft, Lily Travers

Sceneggiatura di Matthew Vaughn e Jane Goldman, dai fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons

Azione, 2h 09′, 20th Century Fox, in uscita il 25 febbraio 2015

Voto: 7½ su 10

Nuovamente alle prese con un fumetto di Mark Millar, così come lo fu Kick-Ass, il regista Matthew Vaughn torna a dimostrare quanto divertente possa essere prendersi gioco e, allo stesso tempo, giocare con un genere, quello spionistico old style alla James Bond e soci. Kingsman: Secret Service è fondamentalmente questo, una spettacolare macchina ludica in grado di divertire con intelligenza, senza per questo lesinare in azione e sense of humour (tipicamente british, of course, ma con molte sorprese) e, al contempo, dissacrando i canoni della tradizione senza mai oltrepassare l’irrispettosità.