Tag Archives: Raphaël Personnaz

“Nureyev – The White Crow”, un film di Ralph Fiennes, la recensione

Nureyev – The White Crow (The White Crow, GB/Francia, 2018) di Ralph Fiennes con Oleg Ivenko, Adèle Exarchopoulos, Ralph Fiennes, Čulpan Nailevna Chamatova, Aleksey Morozov, Raphaël Personnaz, Olivier Rabourdin, Sergei Polunin, Louis Hofmann

Sceneggiatura di David Hare, dal romanzo “Rudolf Nureyev: The Life” di Julie Kavanagh (ed. La nave di Teseo)

Biografico, 2h 03’, Eagle Pictures, in uscita il 27 giugno 2019

Voto: 4 su 10

Una delle personalità artistiche più iconiche del ventesimo secolo, un volto inconfondibile e un corpo narcisisticamente esibito per i fotografi più famosi e, al cinema, per Ken Russell, che lo diresse in un lussuoso fotoromanzo su Rodolfo Valentino; soprattutto, un talento innato per la danza, che lo portò a essere acclamato come il più grande ballerino classico del suo tempo, non tanto per la precisione tecnica quanto per il carisma che portava in scena: è Rudolf Nureyev, che rivive sullo schermo nella terza regia dell’attore britannico Ralph Fiennes, dopo un Coriolano da Shakespeare in salsa bellica contemporanea (Coriolanus, 2011) e un calligrafico biopic sentimentale su Charles Dickens (The invisible woman, 2013).

“Una nuova amica”, la teorica dei generi di François Ozon

Una nuova amica (Une nouvelle amie, Francia, 2014) di François Ozon con Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément

Sceneggiatura di François Ozon

Drammatico, 1h 47′, Officine Ubu, in uscita il 19 marzo 2015

Voto: 7½ su 10

Il cinema contemporaneo è sempre meno stimolante, quindi sia lodato sempre un regista originale e raffinato come François Ozon che, ha ogni nuova sortita sul grande schermo, non manca mai di generare stupore e dibattito. Dopo la lolita borghese di Giovane e bella, è la volta di Una nuova amica, liberamente tratto dal racconto “The New Girlfriend” di Ruth Rendell e perfetto ultimo arrivato in un filone che ama giocare con i generi, siano essi cinematografici o di specie.

“Il paradiso degli orchi”, i Malaussène di Pennac rivivono al cinema

Il paradiso degli orchi (Au bonheur des ogres, Francia, 2013) di Nicolas Bary, con Raphaël Personnaz, Bérénice Bejo, Emir Kusturica, Thierry Neuvic, Guillaume de Tonquedec, Mélanie Bernier, Isabelle Huppert

Sceneggiatura di Jérôme Fansten, dal romanzo omonimo di Daniel Pennac (ed. Feltrinelli)

Commedia, 1h 41′, Koch Media, in uscita il 14 novembre 2013

Voto: 6½ su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – Fuori Concorso

Ci sono voluti quasi trent’anni affinché le (dis)avventure della bizzarra famiglia Malaussène trovassero forma cinematografica. La geniale saga di romanzi ideata da Daniel Pennac celebra il trionfo dell’immaginativa, straordinarie storie comuni narrate con con un senso del fantastico più unico che raro, terribilmente complicato da rendere sullo schermo. Eppure il coraggioso film di Nicolas Bery, trasposizione del primo episodio del ciclo, può considerarsi riuscito.