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Venezia76 – Concorso: “Saturday Fiction”, un film di Lou Ye, la recensione

Saturday Fiction (Lan xi da ju yuan, Cina, 2019) di Lou Ye con Gong Li, Mark Chao, Joe Odagiri, Pascal Greggory, Tom Wlaschiha, Huang Xiangli, Pascal Greggory

Sceneggiatura di Ma Yingli dal romanzo La donna vestita di rugiada di Hong Ying

Spionaggio, 2h 06’

Voto: 7 su 10

Sulla carta Saturday Fiction di Lou Ye sembrerebbe il film dei nostri sogni: una spy-story sentimentale in contesto d’epoca e interpretata da Gong Li (!) nei panni di un’attrice che è anche un agente segreto? Difficile resistere, specie se ci si aggiunge un meraviglioso bianco e nero che ammanta il tutto di cinema classico americano. Eppure l’entusiasmo dura giusto il tempo di appurare che difficilmente si uscirà indenni da una sceneggiatura più che mai labirintica, che Ma Yingli ha tratto dal romanzo “La donna vestita di rugiada” di Hong Ying.

Venezia75 – Concorso: “Double Vies – Non-Fiction”, un film di Olivier Assayas, la recensione

Double vies – Non-Fiction (Double vies, Francia, 2018) di Olivier Assayas con Juliette Binoche, Guillaume Canet, Vincent Macaigne, Nora Hamzawi, Christa Théret, Pascal Greggory

Sceneggiatura di Olivier Assayas

Commedia, 1h 47′, I Wonder Pictures, in uscita nel 2019

Voto: 7 su 10

Aveva ragione Tancredi Falconeri del Gattopardo: se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi. Sull’annosa questione della rivoluzione digitale riflette Double vies (titolo italiano Non-Fiction), ritorno alla commedia sofisticata per il francese Olivier Assayas, dopo le cupezze introspettive di Sils Maria e Personal Shopper. L’autore di Irma Vep e L’Heure d’été osserva con sguardo divertito il gap forse incolmabile tra globalizzazione e cultura dei pionieri, quel rapporto spesso idiosincratico tra diffusione informatica del sapere e inaffondabili retaggi passatisti e, in definitiva, il vuoto che si interpone tra blog e carta stampata. Ovviamente il confronto non ha né vincitori né vinti, ma l’assillo di tali questioni nella quotidiana esistenza della classe sociale mediamente istruita sembra pressoché incessante.