Tag Archives: Donald Sutherland

Venezia76 – Fuori Concorso: “The Burnt Orange Heresy”, la recensione

The Burnt Orange Heresy (id, GB/Italia, 2019) di Giuseppe Capotondi con Claes Bang, Elizabeth Debicki, Mick Jagger, Donald Sutherland, Rosalind Halstead

Sceneggiatura di Scott B. Smith dal romanzo “Il quadro eretico” di Charles Willeford

Thriller, 1h 38’

Voto: 6 su 10

I film ambientati nel mondo dell’arte hanno sempre un ché di fasullo, produzioni sontuose travestite spesso da thriller (l’esempio più eclatante è La migliore offerta di Giuseppe Tornatore) e che, altrettanto di frequente, si risolvono in pasticciacci senza spessore. The Burnt Orange Heresy non fa eccezione ma, a dispetto di una confezione coi fiocchi (costumi di Gabriella Pescucci, musiche di Craig Armstrong) e di un cast decisamente intrigante, ha ambizioni di gran lunga inferiori alle apparenze, o almeno così sembrerebbe, data la sostanziale pochezza di contenuti e i toni pleonastici di certi motivi ricorrenti.

Venezia76 – Concorso: “Ad Astra”, un film di James Gray, la recensione

Ad Astra (id, Usa, 2019) di James Gray con Brad Pitt, Tommy Lee Jones, Ruth Negga, Liv Tyler, Donald Sutherland, Loren Dean, Kimberly Elise, Lisa Gay Hamilton, Anne McDaniels, John Ortiz

Sceneggiatura di James Gray e Ethan Gross

Fantascienza, 2h 04’, 20th Century Fox Italia, in sala dal 26 settembre 2019

Voto: 5 su 10

Il viaggio nello spazio come alienazione – è proprio il caso di dirlo – dell’uomo contemporaneo dalle sue paure. Per spiegare Ad Astra, suo primo film di fantascienza in un ricco carnet di drammi famigliari declinati in varie forme, il regista James Gray ci va giù pesante: “È come se avessi preso un pizzico di Cuore di tenebra di Conrad, proprio come ha fatto Coppola in Apocalypse Now, e lo avessi miscelato con le atmosfere di 2001: Odissea nello spazio, per farne uscire qualcosa di originale”. Un tentativo francamente maldestro di intimismo cosmico, si direbbe, di cui è protagonista assoluto l’imbambolato Brad Pitt, il divo dallo sguardo ceruleo perennemente abbacchiato.

Venezia76: “The Burnt Orange Heresy” di Giuseppe Capotondi è il film di chiusura

The Burnt Orange Heresy sarà proiettato in prima mondiale sabato 7 settembre, nella Sala Grande delPalazzo del Cinema al Lido di Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.

Il mondo dell’arte e quello della malavita si scontrano nel thriller neo-noir The Burnt Orange Heresy, ambientato nell’Italia odierna. Il carismatico critico d’arte James Figueras (Claes Bang) seduce l’affascinante turista  Berenice Hollis (Elizabeth Debicki). I due nuovi innamorati raggiungono la lussuosa proprietà sul Lago di Como del potente collezionista d’arte Cassidy (Mick Jagger). Questi rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney (Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger del mondo dell’arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio dell’artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro missione è ciò che sembra.

Venezia74 – Concorso: “Ella & John – The Leisure Seeker”, un film di Paolo Virzì, la recensione

The Leisure Seeker – Ella & John (id, Italia, 2017) di Paolo Virzì con Helen Mirren, Donald Sutherland, Dana Ivey, Christian McKay, Janel Moloney

Sceneggiatura di Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì dal romanzo “In viaggio contromano. The Leisure Seeker” di Michael Zadoorian (ed. Marcos y Marcos, coll. Gli alianti)

Commedia, 1h 52′, 01 Distribution

Voto: 8 su 10

The time has come per Paolo Virzì di misurarsi con un film interamente girato negli Stati Uniti, a quindici anni dalla toccata e fuga di My Name is Tanino. La base è offerta da un romanzo di Michael Zadoorian, messo nelle mani di una squadra di sceneggiatori collaudata; la vera occasione è data invece dai due interpreti principali, Helen Mirren e Donald Sutherland, sin da subito entusiasti di far parte del progetto e senza i quali Virzì non si sarebbe spostato di casa: è The Leisure Seeker, una commedia on the road di encomiabile leggerezza, che conferma il suo regista come una delle personalità più sensibili e vivaci del cinema italiano, anche fuor di patria.

“Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 2”, fine dei giochi con tedio

Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 2 (Hunger Games – Mockingjay: part 2, Usa, 2015) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Jena Malone, Willow Shields, Natalie Dormer, Michelle Forbes

Sceneggiatura di Peter Craig, Danny Strong, Suzanne Collins, dal romanzo omonimo di Suzanne Collins

Fantasy, 2h 16′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 19 novembre 2015

Voto: 4 su 10

Basta! Si chiude al peggio la saga degli Hunger Games, una delle più sprecate e illusorie della storia del cinema fantasy recente. Per questo quarto capitolo finale è persino intervenuta l’autrice dei romanzi Suzanne Collins per provare a metterci una pezza in sede di sceneggiatura, ma è stato tutto inutile. Si conferma scellerata l’usanza di trinciare in due l’ultimo volume della trilogia, col risultato di rendere insipide ben due narrazioni per un totale di quasi cinque ore di spettacolo: neppure il fan più sfegatato delle disavventure dell’indomita Katniss Everdeen (la sempre più svogliata Lawrence) per liberare Panem riuscirebbe a non schiacciare un pisolino.

“Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 1”, in attesa dei giochi finali

Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 1 (The Hunger Games – Mockingjay: part 1, Usa, 2014) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Elizaqbeth Banks, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Jena Malone, Toby Jones, Natalie Dormer, Michelle Forbes

Sceneggiatura di Peter Craig, Danny Strong, dal romanzo omonimo di Suzanne Collins

Fantasy, 2h 03′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 20 novembre 2014

Voto: 5 su 10

Hunger Games senza Hunger Games. O di come una saga partita con i migliori auspici stia affondando nel mare del profitto. Non è la prima volta che l’ultimo romanzo di una collana di best seller viene troncato in due nella trasposizione cinematografica a solo scopo di lucro: aprì l’usanza Harry Potter e i doni della morte, uscendone miracolosamente illeso, mentre fu imbarazzante l’esito di Breacking Dawn, capitolo finale di Twilight riadattato in due film davvero funesti. Tira un po’ la stessa aria in questo Canto della rivolta: parte 1, che è solo l’introduzione alla fase terminale dell’ultimo libro della saga young adult di Suzanne Collins, sdoppiato dalla casa di produzione Lionsgate unicamente per far cassa, al netto di una narrazione che non regge oltre due ore di spettacolo.

“Hunger Games – La ragazza di fuoco”, avventura rivoltosa con l’eroina Lawrence

Hunger Games – La ragazza di fuoco (Hunger Games – Catching Fire, Usa, 2013) di Francis Lawrence, con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Woody Harrelson, Liam Hemsworth, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Stanley Tucci, Jena Malone, Donald Sutherland, Philip Seymour Hoffman, Amanda Plummer, Jeffrey Wright, Lynn Cohen, Sam Claflin

Sceneggiatura di Simon  Beaufoy, Michael  Arndt dal romanzo “Hunger Games: La ragazza di fuoco” di Suzanne Collins (ed. Mondadori, coll. Chrysalide)

Avventura, 2h 27′, Universal Pictures, in uscita il 27 novembre 2013

Voto: 6½ su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – Fuori Concorso

Secondo capitolo di una saga, letteraria prima e cinematografica poi, che ha raccolto proseliti in ogni angolo del mondo. Il primo film è stato, poco più di un anno fa, un inaspettato trionfo di critica e pubblico, e nel frattempo la protagonista, una sempre splendida Jennifer Lawrence, ha avuto anche l’occasione di portarsi a casa un Oscar come miglior attrice con una commedia indipendente (Il lato positivo di David O.Russell). Benissimo, dunque. Il progetto pare nato sotto una buona stella, e anche questo Hunger Games – La ragazza di fuoco, presentato fuori concorso in un tripudio di fan al Festival di Roma, non ha sconfessato le attese.