“Grease” compie 18 anni ma il ri-allestimento manca del giusto entusiasmo

Compagnia della Rancia presenta

GREASE – Il Musical

di Jim Jacobs e Warren Casey
Regia e adattamento Saverio Marconi
Traduzione e adattamento liriche Franco Travaglio e Michele Renzullo
Scene Gabriele Moreschini
Costumi Carla Accoramboni
Coreografie Gillian Bruce
Direzione Musicale Riccardo di Paola
Disegno luci Valerio Tiberi
Produttore esecutivo Michele Renzullo

In scena al Teatro Brancaccio dal 5 al 17 Maggio 2015.

Voto: 7 su 10

Era il 1997 quando, la Compagnia della Rancia, portava in scena per la prima volta in Italia il musical Grease (di Jim Jacobs e Warren Casey), spettacolo già noto al grande pubblico per la sua omonima versione cinematografica del 1978 con il giovane John travolta e la brava e bella Olivia Newton-John.

A vestire i panni dei protagonisti della prima versione italiana di Grease erano Lorella Cuccarini (Sandy) e Giampiero Ingrassia (Danny) affiancati da un cast “televisivo”, in cui trovavano posto anche Amadeus e Mal . Fu un grande successo, che entrò fin da subito nel cuore degli appassionati del genere (…ancora pochi all’epoca!), venendo subito ribattezzato dai critici teatrali come il “primo grande musical italiano” arrivato dopo quasi 30 anni di monopolio  della commedia musicale di marchio G&G.

Grease2015_gruppoQuesto nuovo allestimento messo in piedi dalla Rancia, con la regia di Saverio Marconi, in occasione dell’avvio dell’esposizione universale di Milano (EXPO) e del 18° anniversario dalla prima edizione, è rinnovata in molti aspetti. Mezza sala, poi buio. La musica parte, le luci si accendono e la prima coreografia ha inizio!

Dopo pochi minuti la prima cosa che salta all’occhio, o meglio alle orecchie, è il nuovo adattamento dei testi (a cura di Franco Travaglio) che rinnova completamente le liriche mantenendo solo per pochi brani il testo della prima versione (a cura di Michele Renzullo). Sseppur molto ben fatto, questo riarrangiamento provoca comunque un certo dispiacere agli appassionati e nostalgici!

L’impianto scenico (Gabriele Moreschini) risulta povero di originalità e sorprese e crea un’ambientazione fin troppo moderna. Solo la trasformazione della macchina Grease Lightnin’  in “bolide” colpisce il pubblico con l’effetto strappa-applauso. I costumi (Carla Accoramboni) insieme al trucco sono gli unici elementi che ci fanno capire in maniera netta che ci troviamo negli anni ‘50.

Le coreografie (Gillian Bruce) sono energiche e appassionate ma non abbastanza per infiammare il pubblico. Sembrava ci fosse un freno a mano tirato. Forse la scelta di cantare tutto dal vivo, comprese tutte le parti corali, non ha concesso al corpo di ballo evoluzioni e passi particolarmente complicati (negli altri paesi però cantare tutto dal vivo non è un problema!).

Ma veniamo al cast. Tutti giovanissimi interpreti già da diversi anni “arruolati” nelle fila della Compagnia della Rancia. Il protagonista maschile Danny, interpretato da Giuseppe Verzicco, non convince fino in fondo e risulta “insipido” sul canto e la recitazione (non sembra un ruolo a lui adatto). Molto buona ma non superba l’interpretazione di Beatrice Baldaccini nel ruolo di Sandy. Canta, balla e recita molto bene ma non arriva al cuore. Entrambi avranno, probabilmente, il tempo per rodare le rispettive parti. Tutt’altra impressione invece riescono a imprime i due protagonisti della coppia Rizzo-Kenickie (Floriana Monici – Gianluca Sticotti). Vibranti ed emozionanti sono le loro interpretazioni soprattutto canore (Sbaglierei molto di più e Grease Lightnin’ i pezzi migliori) e sul palco non si può non guardarli. È un piacere vederli e ascoltarli. Menzione particolare meritano anche altri 2 membri del cast: Gioacchino Inzirillo (Doody) con la sua splendida interpretazione di Magiche Note e Giorgio Camandona (Roger) con suo divertentissimo numero canoro Mostrare il Culo. Per il resto, lo spettacolo è trainato soprattutto dalla musica che rimane la vera e unica protagonista..

Ci siamo divertiti ma non entusiasmati con questo riallestimento di Grease. Questo spettacolo, lo sappiamo, può dare di più… molto di più!!

Emanuele Tibelli

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