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“Una doppia verità”, un film di Courtney Hunt, la recensione

Una doppia verità (The whole truth, Usa, 2016) di Courtney Hunt con Keanu Reeves, Renée Zellweger, James Belushi, Gabriel Basso, Gugu Mbatha-Raw

Sceneggiatura di Nicholas Kazan

Thriller, 1h 33’, Videa, in uscita il 15 giugno 2017

Voto: 5 su 10

Saldo estivo già abbondantemente distribuito in home video nel resto del mondo, Una doppia verità segna il ritorno del legal thriller sul grande schermo dopo un lungo periodo di assenza. Ricomparsa non delle migliori per un genere che, al suo interno, può vantare titoli che hanno fatto la storia (da Testimone d’accusa di Wilder ad Anatomia di un omicidio di Preminger, solo per citarne due), e tutt’altro che una conferma per la regista Courtney Hunt, premiatissima otto anni fa per il suo debutto, Frozen River con Melissa Leo.

“Bridget Jones’s Baby”, un ritorno esilarante per la single della Zellweger

Bridget Jones’s Baby (id, GB, 2016) di Sharon Maguire con Renee Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Emma Thompson, Jim Broadbent, Gemma Jones, Sarah Solemani, James Callis

Sceneggiatura di Helen Fielding, Dan Mazer, Emma Thompson

Commedia, 2h 02’, Universal Pictures International Italy, in uscita il 22 settembre 2016

Voto: 7½ su 10

È vero che il cinema non ha più idee, che ormai si gioca solo di remake, di sequel, di prequel, di reboot. Ma di Bridget Jones si sentiva la mancanza, soprattutto dopo averla congedata con un infelicissimo secondo capitolo cinematografico. L’eroina delle single di tutto il mondo andava vendicata e, dopo 12 anni, ritorna in grande spolvero a soffiare sopra 43 candeline e a dividersi tra due esemplari maschili mica male! È Bridget Jones’s Baby, la terza avventura dell’irresistibile e scorrettissimo personaggio tratto dal romanzo di Helen Fielding che, per l’occasione, è chiamata in sceneggiatura al fianco dell’esperto Dan Mazer e nientemeno della grandissima Emma Thompson (che si ritaglia una particina strepitosa). Torna in regia, invece, Sharon Maguire, che aveva saputo ben dirigere il primo capitolo, mentre a interpretare l’imbranata Bridget c’è sempre Renee Zellweger, ancora una volta anima e corpo di un ruolo che l’ha consacrata, ancora una volta perfetta, nonostante gli inutili ritocchi estetici.