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“Animali fantastici e dove trovarli”, un film di David Yates, la recensione

Animali fantastici e dove trovarli (Fantastic beasts and where to find them, Usa, 2016) di David Yates con Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Samantha Morton, Jon Voight, Carmen Ejogo, Colin Farrell, Ron Perlman, Johnny Depp

Sceneggiatura di J.K. Rowling, dall’omonimo romanzo di J.K. Rowling (ed. Salani)

Fantasy, 2h 12’, Warner Bros Pictures, in uscita il 17 novembre 2016

Voto: 6½ su 10

Sono passati ormai 15 anni dall’uscita, nelle sale americane, del primo capitolo di una saga – letteraria prima ancora che cinematografica – che si sarebbe imposta negli anni a seguire come un reale fenomeno all’interno della cultura popolare di massa: “Harry Potter e la Pietra Filosofale” (2001) fu infatti il capostipite di un franchise miliardario (7 libri e 8 film) che avrebbe costruito un intero, nuovo universo di riferimento per tanti appassionati del genere fantasy, nonché gran parte della fortuna economica recente della Warner Bros Pictures.

“Servo per due” lo spettacolo che non ti aspetti

Servo per due
“One man, two guvnors” di Richard Bean
Tratto da “Il servitore di due padroni” di Carlo Goldoni
Tradotto e adattato da P.Favino, P. Sassanelli, M. Nissen, S.Solder
Con Pierfrancesco Favino e gli attori del gruppo Danny Rose
Musiche eseguite dal vivo dall’orchestra Musica da ripostiglio
Regia di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
In scena al Teatro Manzoni di Milano fino al 31/12/2014

Voto: 9 su 10

Arrivare a teatro senza aver (volontariamente) letto nulla dello spettacolo che stai andando a vedere.
Arrivare a teatro sapendo che vedrai un adattamento del testo “One man, two guvnors” di Richard Bean, un drammaturgo inglese che ha, a sua volta, riadattato l’originale goldoniano “Il servitore di due padroni” per il National Theater di Londra.
Arrivare a teatro e ritrovarti davanti l’orchestra Musica da ripostiglio che, dal vivo, a sipario aperto e a luci in sala accese, intrattiene il pubblico in attesa dell’inizio dello spettacolo.
Sedersi e godere di tre ore di puro divertimento, con uno spettacolo coinvolgente e un Favino inedito che diverte, intrattiene e si destreggia tra un cast eccellente in un ruolo che gli calza a pennello, perché lo ha reso suo in ogni aspetto.
Servo per due é uno spettacolo polivalente che vede alternarsi una quantità di accenti, di dialetti, di modi di dire: sul palco si parla milanese, romagnolo, calabrese e siciliano. E poi si canta, si balla, si cade, ci si rialza, ci si ama, ci si corteggia facendo da sfondo a un fantastico Pierfrancesco Favino che cerca di dimenarsi con una straordinaria tenerezza tra i suoi due padroni.

“L’amore bugiardo – Gone Girl”, ottimo thriller firmato Fincher

L’amore bugiardo – Gone Girl (Gone Girl, Usa, 2014) di David Fincher con Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Carrie Coon, Tyler Perry, Kim Dickens, Patrick Fugit, Missi Pyle, Sela Ward, Emily Ratajkowski

Sceneggiatura di Gillian Flynn, dal suo romanzo omonimo

Thriller, 2h 25′, 20th Century Fox, in uscita il 18 dicembre 2014

Voto Ozza: 9 su 10

Voto D’Errico: 8½ su 10

David Fincher, ancor prima che regista di eleganza e raffinatezza sublime, è soprattutto un grande narratore, capace di lavorare con il genere, scardinandone i principi base, rompendo le regole standard, per ricomporli in una nuova forma che, pur non avendo il sapore della novità, ha senza dubbio il profumo di fresco, il sapore dell’esplorazione.
In questo avvincente thriller, dalla trama che tutto può essere meno che originale, è proprio l’intreccio ad avere la meglio: si parte con un whodunit, non si sa chi sia il responsabile della scomparsa di una donna, si ha solo un sospetto (che, con dissacrante ironia, per i mass media è già certezza). A metà del film viene capovolto il funzionamento del racconto: lo spettatore viene informato di chi sia il colpevole, invertendo così la narrazione in un giallo alla Colombo (inverted detective novel). Il tutto con una fluidità, con una sicurezza, con una padronanza che lascia davvero stupiti. Ed è subito spettacolo: intelligente, divertente, proprio grazie alla sua semplicità.