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“Che disastro di commedia” di Lewis, Sayer e Shields, uno spettacolo di Mark Bell, la recensione

CHE DISASTRO DI COMMEDIA
di Henry Lewis, Jonathan Sayer, Henry Shields

traduzione Enrico Luttmann
con Luca Basile, Alessandro Marverti, Valerio Di Benedetto, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Stefania Autuori, Viviana Colais, Gabriele Pignotta
Scene: Nigel Hook, riprese da Giulia De Mari
Assistente scene: Cristina Gasparrini
Costumi: Roberto Surace, ripresi da Francesca Brunori
Musiche: Rob Falconer
Disegno Luci: Marco Palmieri
regia di Mark Bell

In scena al Teatro Brancaccio dal 5 all’8 aprile

Voto: 8½ su 10

Cosa succede quando una produzione amatoriale mette in scena un giallo alla Agatha Christie e sul palco, mentre la performance va in scena, accade ogni possibile disgrazia nello spettro del possibile (e dell’impossibile)? Immaginate – a qualcuno sarà capitato – che gli attori dimentichino le battute, che la scenografia perda pezzi, che un tecnico del suono “distratto” inserisca musiche e effetti sonori fuori tempo. Irritante, fastidioso, certamente imbarazzante sia per le persone sul palco che per il pubblico in sala.

“Ti sposo ma non troppo”, schema abusato per un copione mal adattato

Ti sposo ma non troppo (Italia, 2014) di Gabriele Pignotta con Gabriele Pignotta, Vanessa Incontrada, Chiara Francini, Fabio Avaro, Paola Tiziana Cruciani, Paolo Triestino, Francesco Foti, Michela Andreozzi, Catherine Spaak

Sceneggiatura di Gabriele Pignotta, dall’omonima pièce teatrale

Commedia, 1h 36′, Teodora, in uscita il 17 aprile 2014

Voto: 3½ su 10

Non si finirà mai di ribadire quanto il teatro e il cinema siano due concetti drasticamente differenti, e quanto sia rischioso adattare il primo agli spazi del secondo. L’ha fatto in maniera scriteriata Gabriele Pignotta, uno dei più apprezzati volti della commedia teatrale italiana, che ha preso uno dei suoi testi meglio riusciti sul palco e lo ha ridotto per il grande schermo. Scritto, diretto e interpretato da sé medesimo, Ti sposo ma non troppo diventa l’ultimo caso di una folta schiera di fatali “allestimenti in celluloide” a ribadire la pericolosità di siffatti ibridi.

“Sotto una buona stella”, commedia sociale con una coppia vincente

Sotto una buona stella (Italia, 2014) di Carlo Verdone, con Carlo Verdone, Paola Cortellesi, Tea Falco, Lorenzo Richelmy, Eleonora Sergio, Simon Blackhall

Sceneggiatura di Carlo Verdone, Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta, Maruska Albertazzi

Commedia, 1h 46′, Filmauro, in uscita il 13 febbraio 2014

Voto: 6½ su 10

Ancora una volta, Carlo Verdone torna a parlare della realtà del nostro paese in una commedia famigliare dal sapore agrodolce. Sono lontani i tempi degli equilibri perfetti tra dramma e sorrisi (e, in questo, Compagni di scuola resta una pietra miliare insuperata della cinematografia italiana contemporanea) e, come ha ammesso lo stesso attore e regista, questo suo ultimo Sotto una buona stella, a due anni dal precedente Posti in piedi in Paradiso, è il frutto di una gestazione particolarmente travagliata.