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“Assassinio sull’Orient Express”, un film di Kenneth Branagh, la recensione

Assassinio sull’Orient Express (Murder on the Orient Express, Usa, 2017) di Kenneth Branagh con Kenneth Branagh, Michelle Pfeiffer, Johnny Depp, Judy Dench, Daisy Ridley, Olivia Colman, Willem Dafoe, Penèlope Cruz, Josh Gad, Derek Jacobi, Tom Bateman, Lucy Boynton, Manuel Garcia-Rulfo, Leslie Odom jr., Sergei Polunin, Miranda Raison, Hayat Kamille

Sceneggiatura di Michael Green, dal romanzo omonimo di Agatha Christie (ed. Mondadori)

Giallo, 1h 53′, 20th Century Fox Italia, in uscita il 7 dicembre 2017

Voto: 6 su 10

L’enorme successo che sta riscuotendo questo pomposo adattamento del celeberrimo romanzo omonimo di Agatha Christie, è foriero di due dati di fatto inequivocabilii: il primo risiede nel piacere mai abbastanza appagato del pubblico di abbandonare i nervi alla malìa del giallo puro, sempre più raro da ritrovare al cinema; il secondo sta nella freschezza senza tempo degli intrecci della gloriosa autrice britannica. Assassinio sull’Orient Express, forse la sua creazione narrativa più proverbiale, è un vessillo al godimento della lettura e, insieme, una macchina del mistero che non perde mai un colpo fino all’ultima pagina. Se il film omonimo, diretto da Kenneth Branagh, servirà (come sembra stia riuscendo) ad avvicinare il pubblico più giovane agli intrighi letterari della regina del brivido, allora l’intera operazione sarà ampiamente giustificata, pur con tutti i suoi limiti artistici.

Il felliniano “Romeo e Giulietta” di Kenneth Branagh

ROMEO E GIULIETTA

Regia di Kenneth Branagh
Regia del film a cura di Rob Ashcroft
Con Derek Jacobi, Lily James, Richard Madden/Freddie Fox
In scena al Garrick Theatre di Londra e nei cinema il 29 e 30 novembre a cura di Nexo Digital

Voto: 8 su 10 (rappresentazione teatrale)
Voto: 8½ su 10 (Film)

Prima ancora di Moccia e dei suoi seguaci, intenti a spiegarci le dinamiche dell’amore adolescenziale, nella lontana Golden Age di Elisabetta d’Inghilterra c’è stato un autore che come nessun altro ha saputo descrivere lo sconvolgimento dell’animo tale da condurre a pensare che la separazione dall’oggetto del desiderio sia così insopportabile che la morte gli è preferibile. Sì, parliamo proprio di “Romeo e Giulietta”, il dramma dell’amore a prima vista. Cambiano i tempi, le tradizioni, gli stili di vita, ma il sentimento di smarrimento totale davanti alla persona amata non muta attraverso i secoli e forse è per questo che la tragedia dei due amanti di Verona è una delle più riadattate in contesto moderno o contemporaneo tra le opere del drammaturgo inglese. Una delle trasposizioni più riuscite è probabilmente “Romeo + Giulietta” di Baz Luhrman del 1996. Ci riprova quest’anno Kenneth Branagh in un adattamento ricco e piacevolmente citazionistico di un’Italia anni ’50 di cui il resto del mondo sembra non averne mai abbastanza.

“Cenerentola”, principessa fortunata nel regno di Branagh

Cenerentola (Cinderella, Usa, 2015) di Kenneth Branagh con Cate Blanchett, Lily James, Richard Madden, Helena Bonham Carter, Holliday Grainger, Sophie McShera, Stellan Skarsgard, Ben Chaplin, Hayley Atwell, Nonso Anozie, Derek Jacobi

Sceneggiatura di Chris Weitz

Fantasy, 1h 45′, The Walt Disney Company Italia, in uscita il 12 marzo 2015

Voto: 6 su 10

Già solo per l’assenza degli insostituibili teatrini canori dei topini, questa nuova versione live action di Cenerentola non è riuscita a fare breccia nei nostri cuori. Senza dubbio fedele al capolavoro animato del 1950, ma allo stesso tempo privo di emozione e, soprattutto, di tensione. Ebbene sì: ricordate quel colpo di scena finale inarrivabile, con la matrigna che mette lo sgambetto al paggio e la scarpetta che finisce in pezzi, e Cenerentola che, beata, esclama “tanto io ho l’altra scarpetta!” per dar prova del suo piede da principessa, con sguardo di sconcerto della matrigna come risultato?

“Grace di Monaco”, un candy movie per le principesse del domani

Grace di Monaco (Grace of Monaco, Francia, 2014) di Olivier Dahan con Nicole Kidman, Tim Roth, Frank Langella, Paz Vega, Milo Ventimiglia, Parker Posey, Geraldine Somerbille, Nicholas Farrell, Robert Lindsay, Derek Jacobi

Sceneggiatura di Arash Amel

Biografico, 1h 43′, Lucky Red, in uscita il 15 maggio 2014

Voto: 5 su 10

Bisogna ammetterlo, nessuno nutriva grandi speranze nei confronti del film di Olivier Dahan, portato a termine in un vespaio di polemiche e scelto per inaugurare la 67a edizione del Festival di Cannes. La famiglia Grimaldi se n’è dissociata immediatamente e i capitali americani del potentissimo Harvey Weinstein non sono mai arrivati (anche se distribuirà comunque il film negli States, forse per non fare un torto alla povera Kidman).