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“Ted 2”, lotta ai diritti e sconcezze irriferibili, un sequel noioso

Ted 2 (id, Usa, 2015) di Seth MacFarlane con Seth MacFarlane, Mark Wahlberg, Amanda Seyfried, Morgan Freeman, Giovanni Ribisi, Jessica Barth, Dennis Heysbert, Liam Neeson, Sam J. Jones

Sceneggiatura di Seth MacFarlane, Alec Sulkin, Wellesley Wild

Commedia, 1h 59′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 25 giugno 2015

Voto: 4 su 10

Con oltre 550 milioni di dollari di fatturato, a fronte di un budget venti volte inferiore, era impensabile non attendersi il seguito della fortunatissima e sboccatissima avventura dell’orsetto di pelouche più scorretto della storia dell’intrattenimento. Ted 2 arriva dopo tre anni e il parziale fallimento di Un milione di modi per morire nel West, un progetto a cui (forse, pensiero di chi scrive) Seth MacFarlane teneva di più rispetto a questo tempisticamente scontato sequel.

“Sin City – Una donna per cui uccidere”, l’estetica della piattezza

Sin City – Una donna per cui uccidere (Frank Miller’s Sin City – A Dame to Kill For, Usa, 2013) di Robert Rodriguez, con Josh Brolin, Eva Green, Mickey Rourke, Jessica Alba, Joseph Gordon-Levitt, Rosario Dawson, Bruce Willis, Jaime King, Marton Csokas, Christopher Meloni, Jeremy Piven, Powers Boothe, Dennis Heysbert, Lady Gaga, Ray Liotta, Stacy Keach, Juno Temple, Christopher Lloyd, Jamie Chung, Jude Ciccolella, Julia Garner

Sceneggiatura di Frank Miller, dalle graphic novels “Una donna per cui uccidere” e “All’inferno e ritorno” di Frank Miller

Azione, 1h 42′, Lucky Red, in uscita il 2 ottobre 2014

Voto: 5½ su 10

A quasi dieci anni dal primo Sin City, ritornano sul grande schermo luoghi e personaggi creati dal mitico fumettista Frank Miller che, per questo secondo capitolo, mette mani a due graphic novels, “Una donna per cui uccidere” e “All’inferno e ritorno”. Lunghissima e travagliata la gestazione, sopravvissuta grazie all’ammirevole controllo di un regista come Robert Rodriguez, che ne ha curato anche montaggio, musiche e fotografia, ma il risultato desta le stesse perplessità del film precedente.