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“Maleficent”: Disney rivaluta o rinnega il suo cattivo per eccellenza?

Maleficent (id, USA 2014) di Robert Stromberg, con Angelina Jolie, Elle Fanning, Sam Riley, Sharlto Copley, Juno Temple, Lesley Manville, Imelda Staunton, Brenton Thwaites, Miranda Richardson, India Eisley, Marama Corlett, Peter Capaldi, Toby Regbo, Kenneth Cranham

Sceneggiatura: Linda Woolverton, Paul Dini

Fantasy/Avventura, 1h e 36’, Walt Disney Pictures, in uscita il 28 maggio 2014

Voto Ozza: 6½ su 10
Voto D’Errico: 5½ su 10

Provate ad andare al cinema pensando che Maleficent non sia un film collegato al cartoon La bella addormentata nel bosco di Disney e al suo magnifico e cattivissimo personaggio antagonista, Malefica. Scoprirete un film a metà fra una fiaba, una parodia e un fantasy niente male, che coinvolge e diverte. Il regista, Robert Stromberg, è al suo esordio, ha preso il progetto in mano dopo una serie di colleghi che vi hanno rinunciato – gettando la spugna e rallentando di parecchio la lavorazione – viene dal mondo della scenografia e si vede: curatissimo nei dettagli, con rimandi estetici ad Avatar (per il quale vinse il suo secondo Oscar, il primo arrivò con Alice in Wonderland, altra produzione Disney con qualche licenza di troppo), dove il mondo che circonda i protagonisti diventa parte integrante della storia.

“Oculus”, specchi e luccicanze nell’horror rompicapo di Flanagan

Oculus (id, Usa, 2014) di Mike Flanagan con Karen Gillan, Katee Sackhoff, Brenton Thwaites, James Lafferty, Rory Cochrane, Annalise Basso, Garrett Ryan, Miguel Sandoval

Sceneggiatura di Mike Flanagan, Jeff Howard

Horror, 1h 45′, M2 Pictures, in uscita il 10 aprile 2014

Voto: 6 su 10

Prima di dirigere Absentia nel 2010, Mike Flanagan si costruì una certa fama nel microcosmo dell’horror indipendente col cortometraggio Oculus, un racconto tetro e scarno, ambientato in un’unica stanza, con un solo personaggio e un budget di appena 2.000 dollari. Ora quel corto è diventato un lungometraggio che arriva nelle sale italiane in anteprima mondiale, in una stagione non particolarmente esaltante per il genere.