
Sono diventato Etero!
Di Lorenzo De Feo
con Cristiano Leopardi, Sonia De Meo e Antonio Lupi
musiche e testi Loriana Lana
diretto da Lorenzo De Feo
In scena al teatro Millelire di Roma fino al 7 aprile
Voto: 4 su 10
Se fosse sempre possibile intuire intenti e toni di un lavoro teatrale dal titolo scelto dal suo autore, questo “Sono diventato etero !”, scritto da Lorenzo De Feo, sarebbe un caso esemplare. Quel punto esclamativo, infatti, preparerebbe il pubblico ad una commedia decisamente enfatica, molto urlata, e recitata costantemente sopra le righe.
La storia è quella di Marco, trentenne gay, che si trova la casa “occupata” dal migliore amico e dalla madre, prepotenti e ingombranti presenze decise a redimerlo – ad ogni costo e con ogni mezzo – dalla via di un’improvvisa e a loro non gradita eterosessualità.
In quasi due ore di messa in scena i tre protagonisti di quello che, a tutti gli effetti, sembra il più sguaiato dei reality televisivi, si riversano addosso le più trite delle accuse, ripetendo alla noia situazioni che si trascinano, uguali a se stesse, per tutta la durata dello spettacolo. La parola greve può, se usata con una certa accortezza, suscitare sorrisi e divertire, ma la continua reiterazione del termine “frocio”, alla lunga è la prova più evidente di una scrittura che manca di garbo e, soprattutto, di idee (elementi guarda caso essenziali se si ha la pretesa di voler scrivere una pièce che ha l’intenzione di rileggere con ironia i più frequentati luoghi comuni sulle “nuove” famiglie).
Anche la recitazione, con questo copione, sembra superflua: a Cristiano Leopardi, Sonia De Meo e Antonio Lupi, basta gridare le battute per restituire le intenzioni dei loro piatti personaggi.
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