“L’orecchino di Vermeer”, pittura e teatro si incontrano

L’ORECCHINO DI VERMEER

uno spettacolo di Gabriele Manili
con Simona Zilli
e la partecipazione di Fulvia Strano
dal 23 gennaio al 2 febbraio 2014
(dal giovedì alla domenica)
In scena all’ ACCÉNTO TEATRO di Roma

Voto: 6½ su 10

È interessante l’incontro tra pittura e teatro nella rappresentazione diretta da Gabriele Manili. Fulvia Strano, storica dell’arte ed esperta di comunicazione e didattica artistica, siede in cattedra e racconta stile compositivo e tecnica pittorica di Jan Vermeer, svelando dettagli e significati di alcuni dei più celebri quadri creati dal pittore olandese (tra gli altri: Stradina di Delft, La Lattaia, Donna in azzurro, La mezzana, Donna con due uomini, La pesatrice di perle e, naturalmente, La ragazza con l’orecchino di perla). L’attrice Simona Zilli, dietro la cornice dorata sospesa a lato del palco, presta corpo e voce alla famosa “ragazza con turbante”, anima ignota di cui è nota al mondo solamente la dolce apparenza; è lei stessa, allora, a raccontarsi al pubblico, nella narrazione del suo incontro con Vermeer e del tempo con lui trascorso, mentre veniva raffigurata nel celebre dipinto. 

Si apprezza, de L’orecchino di Vermeer,  l’innegabile competenza professionale di Fulvia Strano, che con sincera passione aiuta lo spettatore a comprendere l’arte dell’eccezionale ritrattista, e la capacità di Simona Zilli di animare, non senza una certa carnale, inaspettata audacia, l’immagine di quella sconosciuta consegnata alla storia dell’arte e al ricordo del mondo dal pennello del seicentesco maestro fiammingo.

Una rappresentazione consigliata soprattutto a chi pensa di voler vedere il capolavoro di Vermeer, che verrà esposto a Palazzo Fava a Bologna, dal 8 febbraio al 25 maggio.

Marco Moraschinelli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.