“Il grande mago” incanta ed emoziona

titolo: IL GRANDE MAGO
di: Vittorio Moroni
regia: Giuseppe Marini
con: Luca De Bei
Prodotto da Compagnia della Luna e Società per Attori

Voto: 8 su 10

Non c’è ricetta per costruire emozioni, né regole che ne garantiscano il successo. Esiste però il talento di uno o più artisti all’opera, dato dalla commistione di istinto, preparazione tecnica ed esperienza. In questo caso sono tre: Vittorio Moroni (un ispirato autore), Giuseppe Marini (un raffinato regista) e Luca De Bei (un interprete sensibile).

Queste tre anime si sono incontrate, si sono confrontate, hanno unito le loro486011_422981151115297_646323948_n professionalità, raggiungendo un’alchimia e una sintonia tale da generare uno spettacolo così carico di senso, che emoziona dal primo all’ultimo minuto di visione. Immediata l’empatia che scatta fra pubblico e personaggio di questa storia: Andrea che si appresta a rinascere in Aurora. In un perfetto e perverso meccanismo voyeuristico siamo catapultati nel dramma di un uomo che ha deciso di cambiare il proprio sesso, affrontando paure personali, discriminazioni sociali e tradimenti familiari. Non simpatizziamo necessariamente con il protagonista, ma sicuramente arriviamo a comprenderlo: il merito è di una scrittura sinfonica, dal melodioso sottotesto, e di un’interpretazione che rifiuta volutamente l’istrionismo, per mettersi con garbata semplicità a servizio della Parola. “Il grande mago” ci incanta e ci fa vedere il mondo con gli occhi di Andrea/Aurora, in un’esperienza umanamente arricchente, che si potrà provare, ancora per poco, al Teatro dei Conciatori, fino al 3 febbraio. Ancora una volta un’ottima scelta della direzione artistica a cura di Antonio Serrano e Gianna Paola Scaffidi. Bravi.

Andrea Ozza

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