Festival di Roma 2013, film in pillole

Snowpiercer (id, Usa/Corea del Sud/Francia, 2013) di Joon-ho Bong, con Chris Evans, Tilda Swinton, Jamie Bell, Octavia Spencer, John Hurt, Alison Pill, Ed Harris, Ewen Bremner, Song Kang-ho, Go Ah-sung

Avventura, 2h 06′

Voto: 7½ su 10

Nel 2031, quel che resta della specie umana è in viaggio perpetuo su un treno che fa il giro del mondo, assiderato dalla glaciazione. Microcosmo della società umana, i poveri della coda si ribellano alla dittatura dei ricchi dei vagoni anteriori: sarà la rivoluzione. Fantascienza distopica in stile steampunk, instancabile fucina di trovate registiche e narrative in un grande film di genere, costruito a livelli come un videogioco. Sporco e cattivo, ma anche coinvolgente e molto divertente. Swinton impagabile in un cast strepitoso. Fuori Concorso.

head_film6Il mondo fino in fondo (Italia, 2013) di Alessandro Lunardelli, con Filippo Scicchitano, Luca Marinelli, Camilla Filippi, Barbora Bobulova, Manuela Martelli, Alfredo Castro, Cesare Serra

Drammatico, 1h 35′

Voto: 6 su 10

Da Agro fino alla Patagonia, il viaggio di due fratelli che impareranno a conoscersi: Loris ha quasi trent’anni ed è il responsabile della fabbrica di famiglia, Davide ne ha diciotto ed è gay. Dignitosa opera d’esordio di un ex pubblicitario che, nel passaggio al grande schermo, dimostra tatto e notevole forza visiva. Certo, il film è un on the road generazionale già visto mille volte, ma non è mai sguaiato e può contare sulle belle prove di Marinelli e di un delicatissimo, fenomenale Filippo Scicchitano. Alice nella città – Fuori Concorso.

Manto acuifero (id, Messico, 2013) di Michael Rowe, con Zaili Sofia macias Galvan, Tania Arredondo, Arnoldo Picazzo

Drammatico, 1h 25′

Voto: 4 su 10

Caro è una bimba di otto anni che soffre il divorzio dei genitori e il trasferimento in casa del nuovo compagno della madre. Giocando in giardino, si rifugia all’interno di un pozzo in giardino. Esercizio di stile freddo ed estenuante, privo di comunicativa e irritante per la sua voluta programmaticità. Finale gratuito, nessuna emozione. In Concorso.

LA-LUNA-SU-TORINO-.-Eugenio-FranceschiniLa luna su Torino (Italia, 2013) di Davide Ferrario con Eugenio Franceschini, Walter Leonardi, Manuela Parodi

Commedia, 1h 30′

Voto: 5½ su 10

Storie di vita di tre ragazzi a Torino, la città sul 45° parallelo, a metà strada tra il Polo Nord e l’Equatore. Ugo ha quasi quarant’anni, non ha mai combinato niente nella vita ed è a rischio di sfratto, i suoi due affittuari, Maria e Dario, cercano di concretizzare sentimenti e desideri. Visivamente grazioso e naif, ma di struttura narrativa fragilissima, il film di Ferrario è la summa delle debolezze dell’apprezzato Dopo mezzanotte. Lo sostengono i bravi Leonardi e Franceschini. Fuori Concorso.

I’m not Him (Turchia/Grecia/Francia/Germania, 2013) di Tayfun Pirselimoglu, con Ercan Kesal, Maryam Zaree

Drammatico, 2h 03′

Voto: 3 su 10

Nihat, lavapiatti alla mensa di un ospedale, si interessa alla misteriosa Ayse, una sua collega assunta da poco. Il marito della donna è in carcere e pare sia somigliante in modo impressionante a Nihat. Sembra Hitchcock ma è un film intollerabile, fatto di lunghissime pause, interminabili silenzi, azioni inspiegabili e scene a tavola. Finto cinema d’autore, finta morbosità, noia vera. In Concorso.

Entre nos (Brasile, 2013) di Paulo e Pedro Morelli, con Caio Blat, Carolina Dieckmann, Maria Ribeiro, Lee Taylor

Drammatico, 1h 40′

Voto: 2 su 10

Un gruppo di giovani amici decide di scrivere delle lettere indirizzandole a se stessi, le seppelliscono e si promettono di leggerle dieci anni dopo. Quel giorno, due di loro restano coinvolti in un incidente stradale. Passano gli anni e riaffiorano i segreti. Il peggio del cinema generazionale, personaggi patetici, confezione televisiva, enfasi spropositata, plagi da Kasdan fino a Woody Allen. Un vero incubo. In Concorso.

A vida invisivel (Portogallo, 2013) di Victor Goncalves con Filipe Duarte

Drammatico, 1h 40′

Voto: 2 su 10

Un anziano regista sta morendo. Un suo collaboratore (o forse altro ancora) si fa coraggio. Uno dei film più ingiustificatamente sfiancanti visti al Festival. Lugubre e mortuario a livelli incalcolabili, ha completamente devastato chiunque l’abbia visto. In Concorso.

Song’ e Napule (Italia, 2013) dei Manetti Bros, con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli, Carlo Buccirosso, Peppe Servillo, Ciro Petrone

Commedia, 1h 54′

Voto: 6 su 10

Un poliziotto si infiltra nel gruppo del cantante neomelodico napoletano Lollo Love per poter partecipare al matrimonio della figlia di un pericoloso boss mafioso. Evidentissima povertà di mezzi, sopperita con tanta energia. Gli elementi della sceneggiata napoletana e del polizziottesco al servizio dell’ironia deiManetti e di un gruppo di attori simpatici e intelligenti. Fuori Concorso.

come-il-vento-valeria-golino-con-filippo-timi-in-una-scena-del-film-290543Come il vento (Italia, 2013) di Marco Simon Puccioni, con Valeria Golino, Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli, Marcello Mazzarella

Drammatico, 1h 50′

Voto: 4½ su 10

Ispirato alla vita di Armida Miserere, una delle prime donne in Italia a dirigere un carcere nel secolo scorso, dalla metà degli anni Ottanta fino al suo suicidio nel 2003. Occasione persa di indagare una figura importantissima della nostra storia, superficiale nel racconto e oscurantista rispetto ai risvolti più inquietanti del lavoro della Miserere. Protagonista assoluta, la Golino si impegna inutilmente, sprecato Timi. Un film tedioso e irritante. Fuori Concorso.

Acrid (Iran, 2013) di Kiarash Asadizadeh con Roya Javidnia, Eshan Amani

Drammatico, 1h 34′

Voto: 4 su 10

Una manciata di storie per una dozzina di personaggi, si intrecciano sullo sfondo sociale iraniano. Compitino lezioso, banale, inutile. Non si vede l’ora che il collage termini. In Concorso.

filmz.ruRomeo & Juliet (GB/Italia, 2013) di Carlo Carlei, con Douglas Booth, Hailee Steinfeld, Paul Giamatti, Damian Lewis, Natascha McElhone, Laura Morante, Stellan Skarsgard, Thomas Arana, Kodi Smith-McPhee

Sentimentale, 1h 58′

Voto: 6½ su 10

Nuova, ennesima versione cinematografica della tragedia di William Shakespeare, scritta da Julian Fellowes (premio Oscar per Gosford Park di Robert Altman) con non poche libertà. Dal Medioevo al Rinascimento, gli amanti di Verona sono sempre belli (nel caso di Booth, straordinariamente belli), innamorati e sfortunati. Carlei ci mette grandezza scenografica e impeto vitale, non scampa dall’inutilità del progetto ma salva il film che è indubbiamente ben fatto. Fuori Concorso.

sorrow-and-joy-jakob-cedergren-con-helle-fagralid-in-una-scena-290368Sorrow and Joy (Danimarca, 2013) di Nils Marmros, con Jakob Cedergren, Helle Fagralid

Drammatico, 1h 47′

Voto: 6½ su 10

Nel 1984, Signe uccide la figlia neonata di nove mesi. Suo marito non l’abbandona, ripercorre a ritroso la sua storia con questa fragile donna e cerca di trovare risposte al gesto. Asciutto e anti-spettacolare, un film a tratti illogico nelle psicologie dei personaggi, o probabilmente talmente lucido da spiazzare in maniera totale. Interpretazioni intense, un film su cui riflettere. In Concorso.

Quod Erat Demonstrandum (Romania, 2013) di Andrei Gruzsniczki, con Ofelia Popii, Sorin Leoveanu, Florin Piersic jr.

Drammatico, 1h 45′

Voto: 5 su 10

Un matematico, sua moglie e un agente governativo nella Romania della Sicuritate di Ceausescu. Un bianco e nero di grande atmosfera e dei bravissimi attori, ma il film è un capolavoro mancato. L’incapacità di raccontare è pressoché completa e il film è un drammone cospirativo plumbeo e interminabile. In Concorso.

28021_pplGods Behaving Badly (Usa, 2013) di Marc Turteltaub, con Christopher Walken, Sharon Stone, Oliver Platt, John Turturro, Alicia Silverstone, Ebon Moss-Bachrach, Edie Falco, Rosie Perez

Commedia, 1h 30′

Voto: 4 su 10

Gli dei dell’Olimpo vivono a Manhattan e stanno perdendo gradualmente i loro poteri. Toccherà a una timida coppietta aiutarli a salvare il mondo dall’estinzione, dopo che Apollo ha spento il sole. Da un fortunato romanzo, un filmetto da pomeriggio televisivo. Un’idea simpatica sfruttata male, con un malconcio gruppo di ex-star in prestazioni alimentari. Fuori Concorso.

The Mole Song – Undercover Agent Reiji (Giappone, 2013) di Takashi Miike, con Toma Ikuta, Shinichi Tsutsumi, Riisa Naka

Grottesco, 2h 10′

Voto: 5½ su 10

La recluta Reiji, dopo essersi diplomato con il punteggio più basso di tutti i tempi, entra come infiltrato nel clan yakuza più potente di Kanto per stanare un pericoloso narcotrafficante. Caleidoscopico e irrefrenabile, il film è una folle commedia già satura di trovate e sorprese dopo i primi venti minuti. Rischio tilt altissimo, ma i fan impazziranno di gioia. In Concorso.

Las brujias de Zugarramurdi (Spagna, 2013) di Alex de la Iglesia, con Hugo Silva, Javier Botet, Carmen Maura

Fantasy, 1h 50′

Voto: 6 su 10

Una scalcinata banda di ladri (ma prima ancora mariti) capita nella cittadina di Zagarramurdi dopo un incredibile colpo a un banco di pegni. Le streghe li fanno prigionieri ma la situazione precipiterà in breve. Da applausi la rapina iniziale, un vero festival di situazioni paradossali e comiche. Poi lo standard scende e il film si trasforma in una innocua carnevalata. Fatto sta che in Spagna riescono a confezionare un blockbuster di questo tipo. Chapeau. Fuori Concorso.

12_50_are_f1_1013_1_resize_526_394Il venditore di medicine (Italia, 2013) di Antonio Morabito, con Claudio Santamaria, Isabella Ferrari, Ignazio Oliva, Marco Travaglio

Drammatico, 1h 55′

Voto: 6 su 10

Bruno è un informatore medico disposto a tutto pur di non perdere il suo posto di lavoro. Anche al ricatto, all’inganno e al tradimento delle persone a lui più care. Un film di denuncia forte e necessario, attacco frontale alle dinamiche con cui le cause farmaceutiche si sostituiscono alle diagnosi. Qualche rozzo scivolone di scrittura, ma il messaggio arriva chiaro e Santamaria si maltratta con mestiere. Fuori Concorso.

Il sud è niente (Italia, 2013) di Fabio Mollo, con Vinicio Marchioni, Miriam Karlkvist, Andrea Bellisario, Valentina Lodovini

Drammatico, 1h 30′

Voto: 4½ su 10

Reggio Calabria. Una diciassettenne si convince che suo fratello maggiore sia ancora vivo, al contrario di quanto afferma il padre. Entrambi celano vecchi rancori. Belle immagini e francamente poco altro. Un dolore mai catartico, pause prolungate, tanta noia. Alice nella città – In Concorso.

Giuseppe D’Errico

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