Chiamarlo amore non si può – opera collettiva contro la violenza sulle donne

Chiamarlo amore non si può

Autrici: Anna Baccelliere, Alessandra Berello, Rosa Tiziana Bruno, Fulvia Degl’ Innocenti, Ornella Della Libera, Giuliana Facchini, Ilaria Guidandoni, Laura Novello, Isabella Paglia, Daniela Palumbo, Elena Peduzzi, Cristiana Pezzetta, Annamaria Piccione, Manuela Piovesan, Livia Rocchi, Maria Giuliana Saletta, Chiara Segrè, Luisa Staffieri, Annalisa Strada, Pina Tromellini, Pina Varriale, Laura Walter, Giamila Yehya.

Mammeonline, 2013

 

Le ragazze fanno grandi sogni, forse peccano d’ingenuità… ma l’audacia le riscatta sempre, non le fa crollare mai.

Edoardo Bennato

 

Forti sono le passioni delle donne. Forti i loro pensieri, i sentimenti, le parole.

Il cuore di una donna è predisposto all’amore e allo sofferenza. Ella ha il potere di dare la vita e quello ancora più sublime del perdono. Pare che, il non plus ultra dell’amore, una donna lo si raggiunga diventando mamma. Quel sentimento incondizionato che ti fa dire, fare e pensare: “Sii felice amore mio. Sempre.”

Se un individuo è capace di tale amore, può considerarsi il più forte sulla faccia della terra. Questa predisposizione naturale ad amare rischia di essere talvolta una lama a doppio taglio. Un castigo più che un premio.

Sale, dunque, una certa rabbia ed un senso di impotenza davanti all’opera collettiva Chiamarlo amore non si può, in cui 23 autrici raccontano ai ragazzi e alle ragazze la violenza contro le donne.

Un modo per aiutare i ragazzi e le ragazze a dialogare e riflettere sugli orrendi fatti di cronaca – e non solo – da cui siamo invasi.

Sottili, composti e talvolta crudi. Pillole amare, sono questi racconti. Parole forti che scatenano sentimenti contrastanti. Viene quasi voglia di chiudere il libro e non leggerne più. Molteplici, però, sono purtroppo le sfaccettature della violenza. Dalla brutalità del branco (Sugar di Anna Baccelliere e Fuori di Giamila Yehya) al marito geloso (La porta chiusa di Annamaria Piccione), dalla pedofilia (A little princess di Maria Giuliana Saletta) al bullismo (Perché odi Davide? Di Giuliana Facchini) solo per citarne alcuni.

Per scelta editoriale le voci dei racconti sono tutte femminili; un po’ come la stessa casa editrice – Mammeonlie – che ormai da dieci anni sostiene una comunità di donne battagliando, talvolta, contro leggi come quella dell’affido condiviso o quella sulla procreazione assistita.

Angela Di Giacomantonio

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