
Fire With Fire (id, Usa, 2012) di David Barrett con Josh Duhamel, Rosario Dawson, Bruce Willis, Vincent D’Onofrio, Curtis ‘50 Cent’ Jackson, Eric Winter, Julian McMahon, Vinnie Jones, Kevin Dunn
Sceneggiatura di Tom O’Connor
Thriller, 1h 32’, Eagle Pictures, in uscita il 9 maggio 2013
Voto: 4 su 10
Si avvicinano i saldi al cinema, e mentre in sala spunta una graditissima riduzione del costo del biglietto (dal 9 al 16 maggio a 3 euro in tutta Italia), arrivano a rapporto anche alcuni fondi di magazzino. Ben lungi da noi voler fare gli schizzinosi, giacché a fine stagione si corre il rischio di incappare in veri e propri capolavori. Non è questo il caso, piuttosto Fire With Fire (straight to video in patria) è un buzzurrissimo action thriller pieno di clichè, che potrà allietare i non pochi ammiratori del genere e null’altro.
Senza troppe moine, ma con abbondanza di esplosioni, tiri incrociati e truculenze ai limiti del gore, ci si narra la disavventura cosmica dell’onesto vigile del fuoco Jeremy Coleman (Josh Duhamel), per sua sfortuna testimone oculare di un agghiacciante omicidio. Fugge e si salva a stento, il boss carogna (Vincent D’Onofrio) viene arrestato grazie alla sua deposizione ma, nonostante l’inserimento in un programma di protezione speciale, la nuova identità del nostro eroe viene scoperta. Per Jeremy avrà inizio una fuga infernale, durante la quale combatterà il nemico con la stessa selvaggia violenza pur di mettere al riparo le persone che ama, bella sbirra (Rosario Dawson) in primis.
Un revenge movie nel più classico degli stili, rozzo e semplicistico ma, non per questo, privo di appeal spettacolare. Certo che è una bella seccatura dover sopportare le soggettive (andata e ritorno) dei proiettili, le botte da orbi, il cattivo cattivissimo, i gangsta parolacciari e strafumati, e così via di stereotipi per la pur onesta durata.
Amanti del thriller agli steroidi fatevi largo, gli altri si astengano senza pena, dato che neppure il cast è in grado di stupire: Duhamel corre come una lepre ma il suo faccino dolce è una manna per la commedia romantica, D’Onofrio gigioneggia senza freni, la Dawson piange e scalcia ma la palma della vergogna va all’insaccato Bruce Willis, in un ruolo di contorno e con la faccia avvilita di chi non vede l’ora di intascare la paga e darsi all’ippica.
Giuseppe D’Errico
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