Un corto sulla vita e sulla guerra

Titolo: Amir di Jerry D’avino. Con: Yaser Mohamed, Arifeh Dalal Suleiman, Rayan Nabil, Paolo Gasparini, Luca Venantini

In concorso ai David di Donatello 2013

Voto 8 su 10

Il feto all’interno del grembo materno non può vedere, ma può sentire quello che lo circonda. Nel cortometraggio “Amir” del giovane e talentuoso regista Jerry D’Avino una madre mette, inconsapevolemente, un bambino nella posizione di sentire e interiorizzare le terribile scena di un uomo arabo torturato da due soldati americani. C’è guerra tutt’intorno, la si respira ad ogni inquadratura sabbiosa e precisa, grazie alla bellissima fotografia di Daniele Bornino. Svelare altro di questo piccolo gioiello sarebbe fare un torto a chi ancora non ha potuto vederlo e non si è lasciato colpire dalla maturità dello sguardo registico. La colonna sonora dei Sursumcorda accompagna i dieci minuti strazianti di questo corto denso di emozioni e domande.
Il progetto è in corsa ai David di Donatello 2013 e ci piace sperare che ottenga il successo che merita o che permetta ad un regista emergente ma capace di ottenere i mezzi per produrre ulteriori progetti di questo calibro. Ce ne fossero.

Maddalena Mannino

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