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“Non essere cattivo”, il congedo di Caligari con un film di dolente bellezza

Non essere cattivo (Italia, 2015) di Claudio Caligari con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico, Roberta Mattei, Alessandro Bernardini, Elisabetta De Vito

Sceneggiatura di Claudio Caligari, Giordano Meacci, Francesca Serafini

Drammatico, 1h 40′, Good Films, in uscita l’8 settembre 2015

Voto: 8 su 10

Recensione colpevolmente ritardataria per l’ultimo, straziante film di Claudio Caligari, presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Venezia e uscito postumo dopo la prematura morte del regista, avvenuta immediatamente dopo la fine delle riprese. Una carriera lunga 32 anni, un segno preciso lasciato nel cinema italiano con soli tre film (l’esordio scandalo nell’83 con Amore tossico, il ritorno nel 1997 con il noir di borgata L’odore della notte), Non essere cattivo è il congedo migliore per un percorso cinematografico affrontato con grande coerenza.

“Fino a qui tutto bene”, la fotografia più autentica degli ultimi trentenni

Fino a qui tutto bene (Italia, 2014) di Roan Johnson con Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Gugliemo Favilla, Melissa Anna Bartolini, Paolo Giommarelli, Isabella Ragonese

Sceneggiatura di Roan Johnson e Ottavia Madeddu

Commedia, 1h 20′, Microcinema, in uscita il 19 marzo 2015

Voto D’Errico: 7½ su 10
Voto Ozza: 9 su 10

Nel 2013, l’Università di Pisa chiese a Roan Johnson (Gli ultimi della lista) di realizzare un documentario sui giovani studenti ai tempi della crisi. Il risultato, invece che lamentoso e sconfitto, fu di rilancio e sfida. Altro che arrendersi: i ragazzi avevano voglia di rivalsa. Nasce così l’idea di raccontare la fine di quel periodo, quando lo scudo dello studio termina il suo compito e si comincia a fare i conti con un futuro che è solo incertezza. Il film, però, si è rifiutato di seguire la strada della produzione canonica, fatta di attese, promesse e soldi inesistenti, e come per i suoi protagonisti, ha deciso di perseverare sul percorso dell’autogestione. Risultato: la fotografia più autentica degli ultimi trentenni italiani come a nessuno era riuscito prima di scattare, forse proprio perché affrontata con le loro stesse armi e nelle loro medesime condizioni.

RomaFF9: “Fino a qui tutto bene” di Roan Johnson, sezione Prospettive Italia

Fino a qui tutto bene (Italia, 2014) di Roan Johnson con Alessio Vassallo, Paolo Cioni, Silvia D’Amico, Gugliemo Favilla, Melissa Anna Bartolini, Paolo Giommarelli, Isabella Ragonese

Sceneggiatura di Roan Johnson e Ottavia Madeddu

Commedia, 1h 20′, Microcinema, in uscita il 6 novembre 2014

Voto D’Errico: 7½ su 10

Voto Ozza: 9 su 10

Nel 2013, l’Università di Pisa chiese a Roan Johnson (Gli ultimi della lista) di realizzare un documentario sui giovani studenti ai tempi della crisi. Il risultato, invece che lamentoso e sconfitto, fu di rilancio e sfida. Altro che arrendersi: i ragazzi avevano voglia di rivalsa. Nasce così l’idea di raccontare la fine di quel periodo, quando lo scudo dello studio termina il suo compito e si comincia a fare i conti con un futuro che è solo incertezza. Il film, però, si è rifiutato di seguire la strada della produzione canonica, fatta di attese, promesse e soldi inesistenti, e come per i suoi protagonisti, ha deciso di perseverare sul percorso dell’autogestione. Risultato: la fotografia più autentica degli ultimi trentenni italiani come a nessuno era riuscito prima di scattare, forse proprio perché affrontata con le loro stesse armi e nelle loro medesime condizioni.