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#arenaestiva: “A Quiet Passion”, un film di Terence Davies, la recensione

A Quiet Passion (id, GB/Belgio, 2016) di Terence Davies con Cynthia Nixon, Jennifer Ehle, Keith Carradine, Emma Bell, Duncan Duff, Jodhi May, Catherine Bailey, Eric Loren

Sceneggiatura di Terence Davies

Biografico, 2h 05′, Satine Film, in uscita il 14 giugno 2018

Voto: 7½ su 10

Terence Davies è un regista di raro intimismo, un dono prezioso che ha sempre messo al servizio delle sue poche ma sempre raffinate e intense opere cinematografiche. Con A Quiet Passion, che arriva colpevolmente in sala con oltre due anni di ritardo e con grande sforzo della distribuzione italiana Satine Film, l’autore di Liverpool racconta la biografia privata di una delle più grandi e, in vita, sottostimate personalità della letteratura inglese, Emily Dickinson (1830-1886), interpretata in giovinezza da Emma Bell e in età adulta da una magnifica Cynthia Nixon. Lo scrutare attento e partecipe che, sin dal suo esordio con Voci lontane sempre presenti (Pardo d’Oro 1988 al Festival di Locarno) è sempre stato riconosciuto a Davies, è il balsamo per un ritratto ad ampio spettro interiore della sfortunata poetessa, restituita in tutto il suo tragico rovello dell’anima ma anche nel suo temperamento appassionato e anticonformista.

“Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore”, un film di Robin Pront, la recensione

Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore (D’Ardennen, Belgio, 2015) di Robin Pront con Kevin Janssens, Jeroen Perceval, Veerle Baetens, Jan Bijvoet, Viviane de Muynck

Sceneggiatura di Jeroen Perceval, Robin Pront

Drammatico, 1h 32’, Satine Film, in uscita il 29 giugno 2017

Voto: 7 su 10

In patria ha fatto sensazione, tanto da essere stato prescelto per rappresentare il Belgio nella corsa all’Oscar come miglior film straniero, anche se nella cinquina finale non ci è arrivato. Esce ora da noi Le Ardenne – Oltre i confini dell’amore, in un periodo in cui è più facile che film scomodi e disperati come questo passino inosservati. Merita di essere visto, cautamente metabolizzato e, infine, apprezzato quest’esordio promettente di Robin Pront, regista di cortometraggi poco più che trentenne, che dirige per il grande schermo l’adattamento dell’omonima pièce teatrale di Jeroen Perceval, anche sceneggiatore e interprete principale del film.

“Le cose che verranno – L’Avenir”, un film di Mia Hansen-Løve, la recensione

Le cose che verranno – L’avenir (L’avenir, Francia/Germania, 2016) di Mia Hansen-Løve con Isabelle Huppert, André Marcon, Roman Kolinka, Edith Scob, Sarah Lepicard, Solal Forte, Elise Lhomeau, Lionel Dray

Sceneggiatura di Mia Hansen-Løve

Drammatico, 1h 40’, Satine Film, in uscita il 20 aprile 2017

Voto: 6½ su 10

Sull’onda del successo di scandalo di Elle, una piccola distribuzione italiana (la Satine Film) porta nelle nostre sale un film premiato due anni fa per la migliore regia al Festival di Berlino e interpretato dalla splendida Isabelle Huppert, attrice dell’anno per il London Critics Circle Award. È Le cose che verranno – L’Avenir, un’opera delicata e fragile su come una donna di mezza età possa ritrovarsi a dover rimettere in discussione la sua intera esistenza, alla luce di alcuni inaspettati cambiamenti nella propria vita.

“Alabama Monroe”, amore disperato e struggente, da non perdere

Alabama Monroe – Una storia d’amore (The Broken Circle Breakdown, Belgio, 2013) di Felix Van Groeningen, con Veerle Baetens, Johan Heldenbergh, Nell Cattrysse, Geert Van Rampelberg, Nils De Caster, Robbie Cleiren, Bert Huysentruyt, Jan Bijvoet, Blanka Heirman 

Sceneggiatura di Carl Joos, Felix Van Groeningen, dalla pièce teatrale “The Broken Circle Breakdown” di Johan Heldenbergh e Mieke Dobbels

Drammatico, 1h 51′, Satine Film, in uscita l’8 maggio 2014

Voto: 8½ su 10

Splendido film, dolorosissimo, il più acerrimo rivale de La grande bellezza di Paolo Sorrentino nella corsa al titolo come miglior film straniero all’ultima edizione degli Oscar, Alabama Monroe è la storia d’amore, fino all’ultimo respiro, di due sognatori costretti a scontrarsi con il dolore più grande.