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“Il motore di Roselena” di Gea Martire e Antonio Pascale, uno spettacolo di Nadia Baldi, la recensione

IL MOTORE DI ROSELENA

da un’idea di Gea Martire

drammaturgia di Antonio Pascale

con Gea Martire

regia Nadia Baldi

costumi Carlo Poggioli

spazio scenico Rossana Giugliano

In scena al Teatro della Cometa di Roma

Voto: 8 su 10

Storia di un’emancipazione femminile “rombante”, viaggio nella memoria furente, sarcastica disamina sull’autoaffermazione di un’identità sui generis, ma soprattutto straripante ed entusiasmante palcoscenico per il talento bruciante di una grande attrice che si chiama Gea Martire, mattatrice unica e assoluta de Il motore di Roselena, monologo senza sosta da lei stessa ideato e poi ceduto nelle mani esperte di Antonio Pascale, che ne ha curato la drammaturgia, e di Nadia Baldi, che congeda un’ennesima prova registica di rara precisione.

“Ferdinando” di Annibale Ruccello, uno spettacolo di Nadia Baldi, la recensione

FERDINANDO
di Annibale Ruccello

con Gea Martire (Donna Clotilde), Chiara Baffi (Gesualda), Fulvio Cauteruccio (Don Catellino), Francesco Roccasecca (Ferdinando)
regia Nadia Baldi
costumi Carlo Poggioli
scenografia Luigi Ferrigno
consulenza musicale Marco Betta
aiuto regia Rossella Pugliese
organizzazione Sabrina Codato
progetto luci Nadia Baldi
foto in videoproiezione Davide Scognamiglio
Produzione Teatro Segreto srl

In scena al Teatro Piccolo Eliseo di Roma fino al 5 novembre 2017

Voto D’Errico: 9 su 10
Voto Ozza: 9 su 10

Il teatro di Annibale Ruccello è sempre un gran regalo. Con Ferdinando, da molti considerato il suo capolavoro, non si può fare a meno di notare l’utilizzo ricchissimo e pittoresco del napoletano, in un testo che usa il problema della lingua per collocare temporalmente la vicenda in un paese del vesuviano (forse proprio quel Castellammare di Stabia che diede i natali all’autore) alla fine del regno borbonico, nel 1870. Ma se la questione storica non era nelle mire di Ruccello, tanto meno lo è nel nuovo allestimento che dell’opera ha realizzato la regista Nadia Baldi, che infatti ambienta tutta la commedia in un altrove onirico, poco caratterizzato a livello contestuale e maggiormente concentrato a portare in scena le pulsioni amorali di una certa borghesia decaduta all’indomani dell’Unità.

“Il soccombente”, l’astiosa costatazione del genio con un magnifico Herlitzka

Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi presenta
Roberto Herlitzka in
IL SOCCOMBENTE
ovvero il mistero Glenn Gould
di Thomas Bernhard
traduzione Renata Colorni
riduzione dall’omonimo romanzo di Ruggero Cappuccio
e con Marina Sorrenti
regia Nadia Baldi
musiche originali di Marco Betta
ambientazioni videografiche Davide Scognamiglio
progetto luci, costumi e scene Nadia Baldi
assistente alla regia Davide Paciolla
luci Giuseppe Falcone
fonica Valerio Rodelli
foto Gabriele Gelsi
grafica Giovanni Natiello
consulenza amministrativa Isabella Amelio
organizzazione Nadia Baldi
distribuzione Lia Zinno
produzione esecutiva Mariano Grimaldi
collaborazione con A. P. S. Manovalanza

In scena al Teatro Piccolo Eliseo di Roma fino all’8 dicembre

Voto: 7½ su 10

Un pubblico impreparato potrà superficialmente bollare Il soccombente come uno spettacolo terribilmente confuso e tedioso. Impossibile fargliene una colpa, il romanzo dal quale Ruggero Cappuccio ha ricavato questa notevole (sebbene inevitabilmente lacunosa) riduzione teatrale non è di certo meno ellittico ed enigmatico.