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“Ben Hur”, un kolossal senza epica di sconfortante amenità

Ben Hur (id, Usa, 2016) di Timur Bekmambetov con Jack Huston, Toby Kebbell , Morgan Freeman, Rodrigo Santoro, Nazanin Boniad, Ayelet Zurer, Sofia Black-D’Elia, Francesco Scianna

Sceneggiatura di Keith Clarke, John Ridley

Avventura, 1h 55’, Universal Pictures International Italy, in uscita il 29 settembre 2016

Voto: 4 su 10

Ebbene sì, trattasi di remake. Questa volta si è voluto “solamente” rifare Ben Hur di William Wyler, il kolossal dei kolossal, pietra miliare della storia del cinema, 11 premi Oscar e ipoteca eterna nell’immaginario collettivo del grande cinema spettacolare. In realtà la versione del russo kazako Bekmambetov è la sesta tratta dal romanzo biblico di Lew Wallace, ma non è un segreto che a essere saccheggiata sia l’edizione datata 1959 con Charlton Heston.

“American Hustle”, un colpo da maestri, regia e cast spettacolari

American Hustle – L’apparenza inganna (American Hustle, Usa, 2013) di David O. Russell, con Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner, Robert De Niro, Alessandro Nivola, Jack Huston, Colleen Camp, Louis C.K., Michael Peña, Shea Whigham

Sceneggiatura di David O. Russell, Eric Singer

Commedia, 2h 15′, Eagle Pictures, in uscita il 1 gennaio 2014

Voto D’Errico: 9 su 10

Voto Ozza: 8 su 10

Che il nome di David O. Russell fosse da annotare accuratamente era chiaro sin dai tempi del trascurato Amori e disastri, imprevedibile road-love story con cast cult (Ben Stiller, Patricia Arquette, Lily Tomlin e Alan Alda). Poi vennero un bellico venato di cinica commedia nera, l’ottimo Three Kings con George Clooney, e lo strambo I heart Huckabees, anche qui con uno stuolo di attori da fare invidia al miglior blockbuster.

“Giovani ribelli – Kill Your Darlings”, i primi anni della beat generation

Giovani ribelli – Kill Your Darlings (Kill Your Darlings, Usa, 2013) di John Krokidas, con Daniel Radcliffe, Dane DeHaan, Michael C. Hall, Ben Foster, Jack Huston, Elizabeth Olsen, Jennifer Jason Leigh, Kyra Sedgwick, David Cross

Sceneggiatura di John Krokidas e Austin Bunn

Biografico, 1h 43’, Notorious Pictures, in uscita il 17 ottobre 2013

Voto: 7 su 10

Questo è proprio il film che è molto più facile stroncare che promuovere. Primo, perché è un biopic, rivisitato quanto si vuole ma comunque un biopic, e il genere non gode certo di buona fama al giorno d’oggi. Secondo, perché certi personaggi, specie se appartenenti alla letteratura della beat generation, sembrano essere diventati intoccabili dal mondo del cinema (lo dimostra il fallimento clamoroso di On the road di Walter Salles). Terzo, perché il protagonista è un detestatissimo divo da saga fantasy adolescenziale, smanioso di credibilità e nuovi percorsi artistici. E invece Kill Your Darlings (un bel titolo denso di significato rispetto all’anonimo Giovani ribelli) regge il peso delle sue ambizioni, tanto da trasformarsi in un vero e proprio evento all’ultimo Festival di Venezia, dove ha vinto nella sezione Giornate degli autori.

“Love, Marilyn”, il documentario sui frammenti di un mito

Love, Marilyn – I diari segreti (Love, Marilyn, Usa/Francia, 2012) di Liz Garbus, con F. Murray Abraham, Elizabeth Banks, Adrien Brody, Ellen Burstyn, Glenn Close, Hope Davis, Viola Davis, Jennifer Ehle, Ben Foster, Paul Giamatti, Jack Huston, Stephen Lang, Lindsay Lohan, Janet McTeer, Jeremy Piven, Oliver Platt, David Strathairn, Lily Taylor, Uma Thurman, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood

Sceneggiatura di Liz Garbus, tratto da “Fragments” di Marilyn Monroe (Feltrinelli) e da estratti dalle memorie di Truman Capote, Elia Kazan e Natasha Lytess, scritti privati di Marilyn Monroe e Ralph Greenson, opera di Arthur Miller, estratti da un poema di Norman Rosten, estratti dai libri di Gloria Steinem e Norman Mailer, estratti dalle lettere di Billy Wilder.

Documentario, 1h 47’, Feltrinelli Real Cinema, dal 30 settembre al 2 ottobre in tutte le sale The Space Cinema, e in homevideo dal 9 ottobre 2013

Voto: 7 su 10

A più di 50 anni dalla morte di Marilyn Monroe, da quella terribile notte d’agosto in cui una stella si spegneva per sempre in una villetta di Helena Drive e un mito iniziava la sua lunga strada per l’eternità,  c’è ancora interesse ad approfondirne vita, amori e sfortune. È stato detto talmente tanto di Norma Jean Baker, con qualsiasi mezzo di comunicazione, che c’è ancora voglia di lei. Liz Garbus, celebre documentarista americana (tra i suoi lavori, Bobby Fisher against the world), per il suo progetto sull’attrice, parte dal libro di memorie “Fragments” (edito in Italia da Feltrinelli), antologia di appunti, poesie, liste, suggerimenti e promemoria scritte di getto dalla mano insicura di Marilyn, che l’amica Susan Strasberg ha ritrovato nei classici scatoloni in soffitta.