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“Il topo nel cortile” e il desiderio di uno spettatore

IL TOPO NEL CORTILE
scritto e diretto da Daniele Falleri
con Elena Russo, Emanuele Salce, Laura Adriani e Andrea Standardi
Costumi Alexandra Toesca
Musiche Marco Schiavoni
Aiuto Regia Antonella Ricchiuti
Organizzazione Fabrizio Perrone Its Italia Spettacoli
In scena al Teatro Belli di Roma fino al 30 marzo

Voto Ozza: 3 su 10
Voto D’Errico: 3 su 10

PRIMA RECENSIONE A CURA DI ANDREA OZZA:

Chi paga un biglietto in un teatro professionale e rinomato, spera di poter vedere in scena artisti di un certo calibro e con una solida preparazione. Desidera, inoltre, poter udire il dramma nella sua interezza: ciò implica che l’attore, in scena, dovrebbe fare uso di quegli strumenti tecnici indispensabili per portare la voce e per restituire il personaggio al suo pubblico. Quali sono questi strumenti?

“Ti ho sposato per allegria”, piacevolmente lieve, Francini promossa

Roberto Toni per ErreTiTeatro 3
in collaborazione con
Teatro della Pergola Fondazione
CHIARA FRANCINI
EMANUELE SALCE
TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA
di Natalia Ginzburg
con ANITA BARTOLUCCI
GIULIA WEBER
VALENTINA VIRANDO
scene Paola Comencini
costumi Sandra Cardini
musiche Antonio Di Pofi
disegno luci Gianni Staropoli
regia Piero Maccarinelli

in scena dal 14 gennaio al Teatro Sala Umberto di Roma

Voto: 7 su 10

Quello di Natalia Ginzburg è uno dei testi più fitti e inafferrabili del teatro contemporaneo italiano (anno 1964), salutato da uno straordinario successo nazionale e interpretato per la prima volta da Adriana Asti e Giorgio Albertazzi. Leggenda narra che l’autrice l’abbia scritto nel giro di una settimana, di getto, per combattere la noia. Ne venne fuori un ritratto al vetriolo, a tratti pungente e sarcastico, altre volte più didascalico, della coppia borghese degli anni del boom economico, quella stessa coppia che, nel frattempo, si chiudeva in lunghi silenzi riflessivi nei film di Michelangelo Antonioni. Al contrario, la protagonista di Ti ho sposato per allegria parla anche troppo, ma almeno con la massima naturalezza e sempre con grande ironia, di tutto ciò che le passa per la testa.