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“Qualcosa di nuovo”, due mattatrici in una gradevole commedia al femminile

Qualcosa di nuovo (Italia, 2016) di Cristina Comencini con Micaela Ramazzotti, Paola Cortellesi, Eduardo Valdarnini, Eleonora Danco

Sceneggiatura di Cristina Comencini, Giulia Calenda, Paola Cortellesi

Commedia, 1h 35’, 01 Distribution, in uscita il 13 ottobre 2016

Voto: 6½ su 10

Il passaggio da palcoscenico a grande schermo è sempre una manovra molto delicata e, spesso, fatale quando parliamo di testi italiani contemporanei. È ancora caldo il cadavere di Dobbiamo parlare, diretto da Sergio Rubini, trasposizione cinematografica fallimentare dell’omonima pièce teatrale, a sua volta non un granché, scritta dallo stesso autore pugliese. Cristina Comencini, con Qualcosa di nuovo, è stata più accorta e certamente più scaltra. Ha preso il suo spettacolo La scena, non proprio tra le sue produzioni migliori (lo recensimmo qui) e lo ha riadattato, in sede di sceneggiatura, facendone una perfetta commedia degli equivoci a uso e consumo del pubblico che al cinema vuole passare un’ora e mezza di pace. La sorpresa è che il testo, così rimaneggiato, funziona meglio che a teatro.

“Latin Lover”, l’ultima Virna Lisi in una commedia corale sul mito del divo

Latin Lover (Italia, 2015) di Cristina Comencini con Virna Lisi, Marisa Paredes, Valeria Bruni Tedeschi, Angela Finocchiaro, Francesco Scianna, Candela Peña, Pihla Viitala, Nadeah Miranda, Cecilia Zingaro, Neri Marcorè, Lluis Homar, Claudio Gioè, Toni Bertorelli, Jordi Mollà

Sceneggiatura di Cristina Comencini, Giulia Calenda

Commedia, 1h 44′, 01 Distribution, in uscita il 19 marzo 2015

Voto: 6½ su 10

Avevamo lasciato Cristina Comencini al cinema con l’infelicissimo Quando la notte (2011), un drammone plumbeo e glaciale, e la ritroviamo oggi con una commedia corale, familiare, assolata e per certi aspetti autobiografica. Non è un mistero che alla regista e scrittrice figlia d’arte (il grande Luigi insegna) siano sempre piaciute le farse casalinghe con pluralità di voci, come dimostrano i deliziosi Matrimoni e Liberate i pesci; con Latin Lover, oltre a delineare con divertita ironia un campionario femminile dalle tante sfaccettature, si sofferma a riflettere sull’indimenticabile epoca del cinema italiano che il mondo invidiava e sul mito del divo.