“You’re Next”, il sangue è servito, home invasion tutto da ridere

You’re Next (id, Usa, 2011) di Adam Wingard, con Sharni Vinson, Nicholas Tucci, Wendy Glenn, AJ Bowen, Barbara Crampton, Joe Swanberg, Amy Seimetz, Rob Moran, Ti West

Sceneggiatura di Simon Barrett

Horror, 1h 36’, Eagle Pictures, in uscita il 19 settembre 2013

Voto: 5 su 10

Doveva essere un weekend speciale. Lo è stato fin troppo. La ricca famiglia Davison è tutta ben riunita nella bella casa di campagna, via dalla pazza folla e dalle ansie della città, per risanare screzi e rinsaldare gli animi. Ma la cena riserva una sorpresa sgradita: figli e consorti non fanno in tempo a rinfacciarsi gelosie e veleni che un gruppo di spietati assassini, col volto coperto da maschere di animali e armati di asce e balestre, li fanno fuori uno dopo l’altro. Fortunatamente c’è la grintosa Erin (Vinson) a rovinargli la festa a suon di trabocchetti sanguinari.

nex_locQuando non si riesce ad apportare alcuna novità a un genere che non dovrebbe vivere d’altro, si prova almeno a divertire il pubblico di temerari affezionati con una dose di gore & splatter ragguardevole. Il film di Wingard, sotto quest’aspetto, si può dire decisamente riuscito (parla chiaro anche il divieto di visione ai minori di 18 anni, esageratamente imposto dalla nostra ecumenica censura), giacché condanna gli odiosi protagonisti a un destino di saporosa macelleria a metà strada tra gli incidenti domestici dei cartoni animati di Chuck Jones e Roger Rabbit e una vera e propria battuta di caccia. Il senso del ridicolo, infatti, non abbandona mai la scena e si impossessa completamente del plot, facendo prima di tutto della giovane eroina quasi la reincarnazione femminile dell’indimenticato McGyver.

Certo, è impresa persa in partenza chiedere alla sceneggiatura dialoghi quantomeno ascoltabili o twist narrativi che vadano al di là del solito covo di vipere altoborghesi assetate di soldi. Confezione dignitosamente al risparmio, come buon cinema indipendente prevede, con un occhio agli assedi in casa degli anni Settanta e l’altro alla china intrapresa dal filone in qualche più moderna operazione analoga (The Strangers e The Purge per il rispettoso omaggio alle maschere da fattoria). L’home invasion non ha un briciolo d’inventiva, sangue e risate abbondano. Se sia il giusto compromesso sta solo allo spettatore stabilirlo.

Giuseppe D’Errico

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