Venezia74 – Fuori Concorso: “Our Souls at Night”, un film di Ritesh Batra, la recensione

Our Souls at Night (id, Usa, 2017) di Ritesh Batra con Jane Fonda, Robert Redford, Bruce Dern, Judy Greer, Matthias Schoenaerts, Iain Armitage

Sceneggiatura di Michael H. Weber, Scott Neustadter, Kent Haruf dal romanzo omonimo di Kent Haruf (NN Editore)

Commedia, 1h 41′, Netflix

Voto: 8 su 10

Non importa ciò che si dirà di Our Souls at Night (Le nostre anime di notte), il film prodotto da Netflix (disponibile sulla piattaforma streaming dal 29 settembre) e tratto dal best seller omonimo di Kent Haruf: che è la solita commedia senile sul “non è mai troppo tardi”, che è programmatico, convenzionale, ruffiano. Per questa volta, è doveroso non concentrarsi sulle pecche per mettere in evidenza tutta la capacità comunicativa, i sottotesti, i gesti, la classe immensa e l’affiatamento unico che c’è nella recitazione di due mostri sacri del cinema statunitense, Jane Fonda e Robert Redford, per la quarta volta insieme a più di cinquant’anni da La caccia (1966) di Arthur Penn.

Bob e Jane, ben oltre la soglia della maturità, portano sullo schermo un’anziana coppia di vicini di casa, entrambi vedovi, le cui vite non si erano mai davvero incontrate, nonostante abitino l’uno di fronte all’altra da decenni. Poi, un giorno, Addie (Fonda) fa a Louis (Redford) una strana proposta: condividere le ore serali a letto, quelle in cui maggiormente si soffre di solitudine, solo per farsi compagnia e poter dormire meglio. Contro ogni pronostico, l’uomo acconsente e così, nottata dopo nottata, impareranno a conoscersi e a capirsi, ripercorrendo le rispettive memorie e cercando di trovare un riscatto agli errori commessi in passato. Tra i due nasce un sentimento profondo, ma, alla loro età, ha ancora senso parlare di amore?

È vero, i luoghi comuni per tenere salda la narrazione in una infallibile prassi non mancano (c’è un nipotino strappa-sorrisi, il figlio arrabbiato, persino il cane pasticcione), ma è tutto inutile, niente potrà mai mettere a repentaglio l’eleganza intramontabile di questi due grandi interpreti, per l’occasione premiati a Venezia con il Leone d’Oro alla carriera. A ben vedere, si potrebbe quasi pensare che Addie e Louis siano la versione attempata dei giovani e grintosi Paul e Corie di A piedi nudi nel parco, l’iconica commedia del 1967: lì Redford e Fonda erano due neo-sposini che, dopo una luna di miele bollente passata in albergo, cercavano di mettere su casa tra mille difficoltà; adesso, invece, con il tempo che ha fatto il suo corso, ciò che conta al di là di tutto è solo un po’ di calore umano da scambiare l’un l’altro. Intenso e commovente, Our Souls at Night conserva l’aura mitica dei migliori classici dell’epoca, regalando umanità e tenerezza in modo lieve e mai invadente grazie a una regia che conosce il tatto. Poi ci sono loro, Bob e Jane, e lo spettacolo può solo rendergli grazie.

Giuseppe D’Errico

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