VARIAZIONI ENIGMATICHE
di Éric-Emmanuel Schmitt
traduzione Saverio Marconi e Gabriela Eleonori
con Saverio Marconi, Gian Paolo Valentini
regia Gabriela Eleonori
scene e costumi Carla Accoramboni
disegno luci Valerio Tiberi
produttore esecutivo Michele Renzullo
al Teatro Ghione di Roma fino al 16 novembre 2014
Voto: 7 su 10
In Francia Variazioni Enigmatiche lo ha interpretato Alain Delon, in Inghilterra Donald Sutherland: un ruolo straordinario da primo attore, dalla penna di Éric-Emmanuel Schmitt, drammaturgo contemporaneo fra i più importanti e premiati. Per l’Italia è Saverio Marconi a calcare le scene: e lo fa più che dignitosamente, restituendoci un protagonista tanto sagace e scostante, quanto irresistibile.
Ad intrattenere il pubblico di questo spettacolo è “solo” un dialogo: una diatriba accesa, cattiva, spietata, divertente, fra un eccentrico Premio Nobel (inventato) Abel Znorko e un giornalista che prova a intervistarlo e a immortalare i suoi pensieri e le sue teorie, senza riuscirci. In realtà c’è dell’altro, molto altro: l’intervista è solo un pretesto, che innescherà un gioco imprevedibile e ricco di colpi di scena, come vuole la buona scrittura.
La regia quasi si mimetizza dietro la portanza del testo (è questo, forse, il suo limite) e si adagia alla bravura del suo interprete: Marconi è perfetto nel ruolo, restituisce tutta l’ironia, tutto il sarcasmo, tutta la forza e le umane fragilità del personaggio, in modo chiaro, intelligibile, immediato. Il pubblico simpatizza subito con il burbero scrittore, rimane spiazzato e freddato dalle continue menzogne/verità che mitraglia ininterrottamente dall’inizio alla fine della pièce, senza mai una volgarità e, soprattutto, senza mai una banalità. Compresa la descrizione, decisamente originale, di cosa sia l’amore, quello con la A maiuscola: Schmitt è davvero un talento e non si smentisce mai (suo anche il bellissimo Piccoli crimini coniugali). Un plauso, dunque, alla Compagnia della Rancia che ce lo ha restituito con autenticità, in tutta la sua forza.
Andrea Ozza
[…] 13/11/2014 – http://www.criticalminds.it […]