“Upside Down” sci-fi romantico nei mondi al rovescio

Upside Down (id, Francia/Canada, 2012) di Juan Solanas con Jim Sturgess, Kirsten Dunst, Timothy Spall, Blu Mankuma, Nicholas Rose, James Kidnie, Vasta Vrana

Sceneggiatura di Juan Solanas

Fantasy, 1h 47’, Notorious Pictures, in uscita il 28 febbraio 2013

Voto: 6½ su 10

Due mondi agli antipodi, in tutti i sensi. Uno ultraricco e capitalista, quello di sopra, e uno distrutto, povero e sfruttato, quello di sotto. Due realtà che si sfiorano, antitetiche e speculari, entrambe differenti per stato sociale e leggi di gravità, ma collegate tra loro da una potentissima multinazionale che domina sulle vite della gente. Parte da tali premesse il secondo film di Juan Solanas, figlio di Fernando, sorta di distopia futurista con, al centro, una spettacolare love story “al rovescio”.

upsidedownposterSì, perché al centro della favola (perché di favola si tratta) ci sono Adam (Jim Sturgess) e Eden (Kirsten Dunst), conosciutisi in tenera età sulla cima dei rispettivi mondi, ritrovatisi grandicelli e pronti all’amore, infine divisi brutalmente. Lei, appartenente del mondo di sopra, perde la memoria; lui, umile operaio nel mondo di sotto, grazie a una speciale crema rinvigorente di sua invenzione, sfida le avversità e si lascia assumere dalla società governativa per ritrovare la sua bella, che proprio lì lavora.

Scene di lotta di classe e aneliti di uguaglianza all’acqua di rose sono solo gli ingredienti collaterali di questa coinvolgente ricerca dell’amore perduto tra mondi paralleli, piuttosto ben congeniata dal regista sceneggiatore, che riesce felicemente a rispettare gli affascinanti paradossi fisici ideati per l’occasione.

Ci troviamo così di fronte a immagini spaccate in due tra il su e il giù con assoluta finezza visiva, in un apparato fantascientifico tutt’altro che accomodante: cupi scenari postapocalittici contrapposti a straordinarie città multiaccessoriate, tutto tenendo fede a una costruzione scenica gravitazionalmente capovolta in stile “Poseidon”.

upsidedownAppagante per gli occhi la confezione (alle musiche c’è Mark Isham), godibile per lo spirito l’intreccio romantico senza tempo, incapace purtroppo di risolversi in un finale che faccia a meno di sterili funambolismi narrativi zuppi di sciroppo.

Novelli Romeo e Giulietta di utopiche galassie, Jim Sturgess e Kirsten Dunst assolvono al loro compito di innamorati pazzi alla perfezione.

Un baraccone a suo modo molto gradevole.

Giuseppe D’Errico

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