“The Water Diviner”, Russell Crowe regista è goffo e noioso

The Water Diviner (id, Usa/Australia, 2014) di Russell Crowe con Russell Crowe, Olga Kurylenko, Jai Courtney, Isabel Lucas, Yilmaz Erdogan, Cem Yilmaz, Ryan Corr, Ben O’Toole, James Fraser

Sceneggiatura di Andrew Knight, Andrew Anastasios

Drammatico, 1h 51′, Eagle Pictures, in uscita l’8 gennaio 2015

Voto: 4 su 10

Per la sua prima esperienza dietro la macchina da presa, l’attore australiano Russell Crowe ha deciso di ripescare dalla propria storia nazionale uno degli episodi più drammatici, la battaglia di Gallipoli, in Turchia, dove nell’aprile 1915 persero la vita migliaia di soldati neozelandesi e australiani accorsi in appoggio all’esercito alleato durante la Prima Guerra Mondiale. L’eccidio, che aveva già ispirato il capolavoro di Peter Weir del 1981 Gli anni spezzati, trova adesso con The Water Diviner una trattazione goffa e pesante.

La storia dell’agricoltore con capacità rabdomantiche (Crowe) che, a quattro anni dalla fine della guerra, parte dall’Australia per arrivare fino in Turchia per andare alla ricerca dei tre figli dispersi sul campo, è infatti un indigesto polpettone che mischia, senza finezze e con insospettabile insulsaggine, l’affresco storico al feuilleton sentimentale; ma il primo è solo lo sfondo emozionale del secondo, pretestuoso e scarico di ogni pathos. Gli unici momenti degni di essere menzionati sono quelli bellici, con i ragazzi intenti a sopravvivere durante il combattimento notturno, tutto il resto è un tedioso campionario di scenari da cartolina e perle di saggezze solidali che fanno rimpiangere il peggior Terrence Malick, con buona pace per l’accecante fotografia e le musiche concitate. E l’ingenuità di Crowe è seconda solamente alla sua ormai incontrovertibile bolsaggine d’attore.

Giuseppe D’Errico

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