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“Perfetti sconosciuti”, il tragicomico convivio di una generazione irrisolta

Perfetti sconosciuti (Italia, 2016) di Paolo Genovese con Valerio Mastandrea, Anna Foglietta, Edoardo Leo, Alba Rohrwacher, Marco Giallini, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak

Sceneggiatura di Filippo Bologna, Paolo Costella, Paolo Genovese, Paola Mammini, Rolando Ravello

Commedia, 1h 37′, Medusa, in uscita l’11 febbraio 2016

Voto: 7 su 10

Metti, una sera a cena. Metti, uno storico ed affiatato gruppo di amici e una padrona di casa che, nel tentativo di rendere l’incontro diverso dal solito, proponga un gioco apparentemente sfizioso. Metti, che quel gioco, da divertente, diventi, invece, al massacro e che quelle persone scoprano, nel peggiore dei modi, di essere dei perfetti sconosciuti. L’idea lanciata da Eva (Kasia Smutniak) dovrebbe risultare del tutto innocua: ognuno degli invitati deve mettere il proprio cellulare sul tavolo, per tutta la serata, con alcune regole irremovibili, leggere ai commensali i messaggi che si ricevono (tutti) e rispondere alle chiamate (tutte) in modalità “viva voce”. All’approvazione divertita di alcuni, fa da contraltare lo sgomento preoccupato di altri, costretti però ad accettare per non suscitare sospetti e malumori.

“Non essere cattivo”, il congedo di Caligari con un film di dolente bellezza

Non essere cattivo (Italia, 2015) di Claudio Caligari con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico, Roberta Mattei, Alessandro Bernardini, Elisabetta De Vito

Sceneggiatura di Claudio Caligari, Giordano Meacci, Francesca Serafini

Drammatico, 1h 40′, Good Films, in uscita l’8 settembre 2015

Voto: 8 su 10

Recensione colpevolmente ritardataria per l’ultimo, straziante film di Claudio Caligari, presentato fuori concorso all’ultimo Festival di Venezia e uscito postumo dopo la prematura morte del regista, avvenuta immediatamente dopo la fine delle riprese. Una carriera lunga 32 anni, un segno preciso lasciato nel cinema italiano con soli tre film (l’esordio scandalo nell’83 con Amore tossico, il ritorno nel 1997 con il noir di borgata L’odore della notte), Non essere cattivo è il congedo migliore per un percorso cinematografico affrontato con grande coerenza.

“Ogni maledetto Natale”, buona idea senza ritmo né coesione

Ogni maledetto Natale (Italia, 2014) di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo con Alessandro Cattelan, Alessandra Mastronardi, Marco Giallini, Francesco Pannofino, Laura Morante, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Valerio Mastandrea, Stefano Fresi, Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo, Andrea Sartoretti

Sceneggiatura di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo

Commedia, 1h 35′, 01 Distribution, in uscita il 27 novembre 2014

Voto: 4½ su 10

Non chiamatelo cinepanettone. Il primo di un’agguerrita schera di italici film natalizi ad arrivare in sala segna il ritorno al grande schermo della premiata ditta Ciarrapico-Torre-Vendruscolo, i creatori del serial cult Boris. I tre mattacchioni, con Ogni maledetto Natale, avevano a disposizione qualche idea davvero niente male: può sopravvivere un amore novello alla festività più angosciosa dell’anno, specie se le famiglie di ambo le parti sono agli antipodi. Ne abbiamo qui una sgangherata dimostrazione, ma il risultato è ben più lasco delle aspettative.

“Pasolini”, l’intellettuale secondo Abel Ferrara lascia perplessi

Pasolini (id, Usa/Italia, 2014) di Abel Ferrara con Willem Dafoe, Adriana Asti, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Maria De Medeiros, Valerio Mastandrea, Andrea Bosca, Damiano Tamilia, Francesco Siciliano, Roberto Zibetti, Giada Colagrande, Salvatore Ruocco

Sceneggiatura di Maurizio Braucci, da un soggetto di Abel Ferrara e Nicola Tranquillino

Drammatico, 1h 27′, Europictures, in uscita il 25 settembre 2014

Voto: 3 su 10

Le ultime 24 ore di vita di Pier Paolo Pasolini, l’intellettuale più controverso, dirompente e scomodo del Novecento italiano. A raccontarle, fondendo cronaca e suggestioni artistiche, è l’altrettanto discusso Abel Ferrara, regista maledetto dalla carriera vertiginosamente instabile, tra capolavori moderni (Il cattivo tenente, Fratelli, The Addiction) e delusioni da dimenticare (Go Go Tales).

“La sedia della felicità”, il congedo garbato di un regista che ci mancherà

La sedia della felicità (Italia, 2014) di Carlo Mazzacurati con Valerio Mastandrea, Isabella Ragonese, Giuseppe Battiston, Katia Ricciarelli, Antonio Albanese, Maria Paiato, Milena Vukotic, Fabrizio Bentivoglio, Silvio Orlando, Roberto Citran, Raul Cremona, Marco Marzocca, Mirco Artuso, Roberto Abbiati, Lucia Mascino, Natalino Balasso

Sceneggiatura di Carlo Mazzacurati, Doriana Leondeff, Marco Pettenello

Commedia, 1h 38′, 01 Distribution, in uscita il 24 aprile 2014

Voto: 7 su 10

A tre mesi dalla prematura scomparsa di Carlo Mazzacurati, esce in sala postumo l’ultimo film da lui diretto e già presentato durante l’ultima edizione del Torino Film Festival. La sedia della felicità è l’opera più dichiaratamente comica del sensibile autore padovano, e non sarà difficile, per chi ha dimestichezza col suo cinema, ritrovarvi ambienti e umori che da sempre hanno popolato la sua concezione narrativa.