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“Il traduttore”, finto pseudo dramma che non regge e non si regge

Il traduttore (Polonia/Italia, 2016) di Massimo Natale con Claudia Gerini, Kamil Kula, Silvia Delfino, Piotr Rogucki, Anna Safroncik, Marcello Mazzarella, Eva Grimaldi

Sceneggiatura di Marie Giaramidaro, Nikolaus Mutschlechner, Elisabetta Lodoli, Leonardo Fasoli, Marta Dudkiewocz

Drammatico, 1h 30′, Europictures, in uscita il 26 maggio 2016

Voto: 2 su 10

Questo è un film che non fa bene a nessuno. Non è edificante per la categoria delle forze dell’ordine, per quella degli stranieri arrivati in Italia in cerca di un futuro diverso e per le donne e la loro difficoltà nel trovare il giusto equilibrio tra emancipazione e senso di correttezza. Un’operazione puramente commerciale quella dello pseudo dramma Il traduttore, pellicola immessa nel circuito cinematografico d’inizio estate per attirare un pubblico prevalentemente femminile, la cui capacità di scelta è stata ormai fatalmente forgiata dalle soap di matrice iberica, che hanno irrimediabilmente colonizzato i nostri palinsesti televisivi.

“Taxi a due piazze”: ottimo allestimento con Guidi e Ingrassia

TAXI A DUE PIAZZE
di Ray Cooney
versione italiana di Jaja Fiastri
con: Gianluca Guidi, Giampiero Ingrassia, Nini Salerno, Silvia Delfino, Biancamaria Lelli, Antonio Pisu, Pietro Di Blasio
scene: Nicola Cattaneo
costumi: Maria Grazia Santonocito
musiche: Gianluca Guidi
disegno luci: Stefano Lattavo
direzione tecnica: Stefano Orsini
regia: Gianluca Guidi
prodotto da Gianluca Ramazzotti
Fino al 25 maggio al Teatro Sala Umberto di Roma

Voto: 8½ su 10

Bravissimi. Non si può esordire diversamente se non apprezzando il lavoro di tutti gli attori di questo nuovo allestimento di “Taxi a due piazze”. Una commedia, quella di Ray Cooney, basata su un intreccio meccanicistico e matematico, che rischia quasi sempre di diventare insopportabile se mal inscenata. Ci vuole, infatti, molta tecnica attoriale, tempi comici perfetti, sincronizzati a orologeria, per mascherare l’impianto drammaturgico studiato e un po’ falso e farlo scendere giù con una gran risata. Questo allestimento, che potrete vedere fino al 25 maggio alla Sala Umberto di Roma, ci riesce a pieno.