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“My Fair Lady” di Lerner e Loewe, uno spettacolo di A.J. Weissbard, la recensione

MY FAIR LADY

Libretto e liriche ALAN JAY LERNER Musiche FREDERICK LOEWE
adattato da “PIGMALIONE” di GEORGE BERNARD SHAW e dal film di GABRIEL PASCAL
Produzione originale di MOSS HART Adattamento italiano di Vincenzo Incenzo

con SERENA AUTIERI, IVAN CASTIGLIONE, MANLIO DOVI’, GIANFRANCO PHINO, CLARA GALANTE, LUCA BACCI e la partecipazione straordinaria di FIORETTA MARI

Regia di A.J. WEISSBARD

Produzione Enrico Griselli

In scena al Teatro Sistina dal 3 al 26 novembre 2023

Voto: 8 su 10

Il musical My Fair Lady è di diritto uno dei grandi titoli della storia di questo genere e grande rappresentante di quella Golden Age del musical americano degli anni 60 che ha prodotto titoli indimenticabili. Ritrovare questo capolavoro in scena al Sistina di Roma è dunque soprattutto l’occasione per rispolverare un grande classico con un pizzico di nostalgia.

“Rugantino” di Garinei e Giovannini, uno spettacolo di Pietro Garinei, la recensione

RUGANTINO

Commedia musicale di Garinei e Giovannini

Scritta con Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa

Collaborazione artistica di Luigi Magni

Musiche del Maestro Armando Trovajoli

con Michele la Ginestra, Serena Autieri, Edy Angelillo e Massimo Wertmuller

Scene e Costumi originali di Giulio Coltellacci

Regia di Pietro Garinei

In scena al Teatro Sistina di Roma dal 10 al 27 marzo 2022

Voto: 8 su 10

Nuovo Teatro Sistina, vecchi successi. Risultato garantito! Potremmo riassumere così la visione della direzione artistica di Massimo Romeo Piparo del Teatro Sistina di Roma che, sopravvissuto alle enormi difficoltà legate alle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, si presenta al pubblico romano in una veste rinnovata.

Ma se in platea troviamo nuove e più comode poltrone (nei colori identiche a quelle storiche del teatro), sul palco ritroviamo “la Storia”: Rugantino, uno spettacolo che da 60 anni fa la fortuna di questo teatro e la gioia dei romani.

“Sapore di te”, revival vanziniano, nostalgia moscia e anacronistica

Sapore di te (Italia, 2013) di Carlo Vanzina, con Eugenio Franceschini, Matteo Leoni, Katy Saunders, Martina Stella, Giorgio Pasotti, Vincenzo Salemme, Serena Autieri, Maurizio Mattioli, Nancy Brilli, Valentina Sperli, Paolo Conticini, Virginie Marsan, Fiammetta Cicogna

Sceneggiatura di Enrico e Carlo Vanzina

Commedia, 1h 41′, Medusa Film, in uscita il 9 gennaio 2014

Voto: 3 su 10

Sarebbe stato bello poter scrivere in termini positivi dell’ultimo film di Carlo ed Enrico Vanzina, per varie ragioni. La prima, perché Sapore di te è un revival dell’amatissimo Sapore di mare, straordinario successo all’epoca della sua uscita e ormai un cult del cinema italiano che, a ogni nuova replica televisiva, cattura come sempre milioni di telespettatori nostalgici degli amorini e amorazzi sulle spiagge assolate degli anni ’60. La seconda, perché i Vanzina, volenti o nolenti, sono sempre stati fedeli a uno stile popolare che ha, inutile negarlo, dato alcuni buoni frutti. Ne consegue la terza ragione, quella capacità di fotografare il belpaese senza afflizioni tragiche, e tuttavia riuscendo a raccontarlo con i suoi vizi e virtù.

“Un fantastico via vai”, Pieraccioni non sa andare avanti, e torna indietro

Un fantastico via vai (Italia, 2013) di Leonardo Pieraccioni, con Leonardo Pieraccioni, Giorgio Panariello, Massimo Ceccherini, Serena Autieri, Maurizio Battista, Marco Marzocca, Marianna Di Martino, Giuseppe Maggio, Chiara Mastalli, David Sef, Alice Bellagamba

Soggetto e sceneggiatura di Leonardo Pieraccioni e Paolo Genovese

Commedia, 1h 35′, 01 Distribution, in uscita il 12 dicembre 2013

Voto: 5½ su 10

Chiunque, toscano e non, avesse avuto più di sei anni nel ’95, si ricorderà perfettamente I Laureati di Leonardo Pieraccioni. Complice il buon vecchio passaparola e i ripetuti passaggi televisivi, il primo film da regista di Pieraccioni divenne un cult fra i giovanissimi che sognavano una vita universitaria così come tra i quasi-trentenni che si rispecchiavano perfettamente nelle avventure dei quattro studenti più che fuoricorso.