Tag Archives: Sam Claflin

Venezia75 – Concorso: “The Nightingale”, un film di Jennifer Kent, la recensione

The Nightingale (id, Australia, 2018) di Jennifer Kent con Aisling Franciosi, Sam Claflin, Baykali Ganambarr, Damon Herriman, Harry Greenwood, Ewen Leslie, Michael Sheasby, Charlie Shotwell

Sceneggiatura di Jennifer Kent

Drammatico, 2h 16′

Voto: 8 su 10

Alla violenza e all’ignoranza si deve ribattere con la compassione: un pensiero illuminato e condivisibile, nato all’indomani di un clamoroso e inenarrabile episodio di sessismo al termine della proiezione per la stampa di The Nightingale, sorta di rape & revenge neocolonialista nella Tasmania del 1825, diretto dalla regista australiana Jennifer Kent, unica donna nel concorso ufficiale di Venezia75. A quattro anni dal lodevole horror psichiatrico Babadook, l’autrice porta nuovamente sullo schermo un complesso ritratto femminile che si specchia stavolta non nelle atmosfere minacciose di un interno casalingo, ma nei soprusi di una terra strappata ai suoi primi abitanti dalla potenza inglese. La realizzazione ad alto tasso emotivo, l’assenza di sconti e l’evidente schieramento della platea a favore dell’intrepida protagonista e del suo compagno di avventure aborigeno, devono aver urtato l’infame suscettibilità fascistoide dell’incauto “urlatore” che, per magra consolazione di tutti gli accreditati, è stato prontamente cacciato dall’entità Biennale.

#arenaestiva: “Resta con me”, un film di Baltasar Kormákur, la recensione

Resta con me (Adrift, Usa, 2018) di Baltasar Kormákur con Shailene Woodley, Sam Claflin, Jeffrey Thomas, Elizabeth Hawthorne, Grace Palmer

Sceneggiatura di Aaron Kandell, Jordan Kandell, David Branson Smith, dal libro “Sky in Mourning: The True Story of Love, Loss, and Survival at Sea” di Tami Oldham Ashcraft con Susea McGearhart

Avventura, 1h 36′, 01 Distribution, in uscita il 29 agosto 2018

Voto: 6 su 10

Ci sono film che, pur non avendo il benché minimo barlume di originalità, si lasciano guardare candidamente e, pergiunta, senza essere molesti. Resta con me, del regista islandese Baltasar Kormákur, appartiene proprio a questa invidiabile categoria. Tratto dall’autobiografia della velista Tami Oldham che, nel 1983, durante un viaggio in mare da Thaiti verso San Diego insieme al compagno Richard Sharp, dovette affrontare un uragano che lasciò l’imbarcazione alla deriva per 41 giorni nel mezzo del Pacifico, il film vede come protagonisti unici la grintosa Shailene Woodley e il bel principe dagli occhi blu Sam Claflin

“Io prima di te”, fiaba triste per un lacrima-movie ben servito

Io prima di te (Me Before You, Usa, 2016) di Thea Sharrock con Sam Claflin, Emilia Clarke, Matthew Lewis, Janet McTeer, Stephen Peacocke, Charles Dance, Jenna Coleman

Sceneggiatura di Jojo Moyes, dal romanzo omonimo di Jojo Moyes (ed. Mondadori)

Sentimentale, 1h 50’, Warner Bros. Pictures Italia, in uscita il 1 settembre 2016

Voto: 6½ su 10

A quasi 50 anni da Love Story e a più di 20 da Scelta d’amore, ritorna il melodramma terminale, lacrimoso e moralmente costruttivo, che tanto si è riaffermato dopo il successo di Colpa delle stelle e simili. A quello stesso tipo di pubblico è indirizzato Io prima di te, una commedia sentimentale venata dei più infausti presagi, tratta dal best seller omonimo di Jojo Moyes, che ne ha anche curato la sceneggiatura.

“Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 2”, fine dei giochi con tedio

Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 2 (Hunger Games – Mockingjay: part 2, Usa, 2015) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Elizabeth Banks, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Jena Malone, Willow Shields, Natalie Dormer, Michelle Forbes

Sceneggiatura di Peter Craig, Danny Strong, Suzanne Collins, dal romanzo omonimo di Suzanne Collins

Fantasy, 2h 16′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 19 novembre 2015

Voto: 4 su 10

Basta! Si chiude al peggio la saga degli Hunger Games, una delle più sprecate e illusorie della storia del cinema fantasy recente. Per questo quarto capitolo finale è persino intervenuta l’autrice dei romanzi Suzanne Collins per provare a metterci una pezza in sede di sceneggiatura, ma è stato tutto inutile. Si conferma scellerata l’usanza di trinciare in due l’ultimo volume della trilogia, col risultato di rendere insipide ben due narrazioni per un totale di quasi cinque ore di spettacolo: neppure il fan più sfegatato delle disavventure dell’indomita Katniss Everdeen (la sempre più svogliata Lawrence) per liberare Panem riuscirebbe a non schiacciare un pisolino.

“Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 1”, in attesa dei giochi finali

Hunger Games – Il canto della rivolta: parte 1 (The Hunger Games – Mockingjay: part 1, Usa, 2014) di Francis Lawrence con Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Sam Claflin, Elizaqbeth Banks, Woody Harrelson, Donald Sutherland, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Jena Malone, Toby Jones, Natalie Dormer, Michelle Forbes

Sceneggiatura di Peter Craig, Danny Strong, dal romanzo omonimo di Suzanne Collins

Fantasy, 2h 03′, Universal Pictures International Italy, in uscita il 20 novembre 2014

Voto: 5 su 10

Hunger Games senza Hunger Games. O di come una saga partita con i migliori auspici stia affondando nel mare del profitto. Non è la prima volta che l’ultimo romanzo di una collana di best seller viene troncato in due nella trasposizione cinematografica a solo scopo di lucro: aprì l’usanza Harry Potter e i doni della morte, uscendone miracolosamente illeso, mentre fu imbarazzante l’esito di Breacking Dawn, capitolo finale di Twilight riadattato in due film davvero funesti. Tira un po’ la stessa aria in questo Canto della rivolta: parte 1, che è solo l’introduzione alla fase terminale dell’ultimo libro della saga young adult di Suzanne Collins, sdoppiato dalla casa di produzione Lionsgate unicamente per far cassa, al netto di una narrazione che non regge oltre due ore di spettacolo.

RomaFF9: “Love, Rosie – #ScrivimiAncora” di Christian Ditter, sezione Gala

Love, Rosie – #ScrivimiAncora (Love, Rosie, GB/Usa, 2014) di Christian Ditter con Lily Collins, Sam Claflin, Christian Cooke, Tamsin Egerton, Suki Waterhouse, Jaime Winstone

Sceneggiatura di Juliette Towhidi, dal romanzo omonimo di Cecelia Ahern

Commedia, 1h 50′, M2 Pictures, in uscita il 30 ottobre 2014

Voto: 6 su 10

La commedia romantica è un genere difficile da maneggiare. Per non correre rischi, il tedesco Christian Ditter si rivolge direttamente a un best seller sentimentale di Cecelia Ahern (già autrice di P.S. I Love You), prende due teen idol come Lily Collins e Sam Claflin per i ruoli principali (per inciso, entrambi deliziosi) e organizza un racconto soffice e rassicurante, su misura per il pubblico di adolescenti a cui principalmente è indirizzato. Love, Rosie (#ScrivimiAncora con tanto di hashtag per l’Italia) certamente non li lascerà delusi, come è comodo prevedere dopo l’entusiastica anteprima nazionale, con scene di isteria collettiva delle giovani fan durante la proiezione con gli attori in sala.

“Posh”, scontro di classe e morale ma la critica è didascalica

Posh (The Riot Club, GB, 2014) di Lone Scherfig con Max Irons, Sam Claflin, Douglas Booth, Holliday Grainger, Freddie Fox, Nathalie Dormer, Jessica Brown Findlay, Sam Reid, Tom Hollander

Sceneggiatura di Laura Wade, dalla sua pièce teatrale “Posh”

Drammatico, 1h 46′, Notorious Pictures, in uscita il 25 settembre 2014

Voto: 4½ su 10

L’università di Oxford, la più antica e rinomata istituzione professionale su suolo inglese, è da sempre patrimonio di storia e personaggi che hanno contribuito a rinsaldarne la nomea. Oxford, però, è anche territorio di giovinastri trogloditi, crudeli e viziati, provenienti dalla classe sociale più abbiente, che smaniano per entrare a far parte di una confraternita. Da questo dato di fatto è partita Laura Wade per la sua commedia teatrale “Posh” (vezzeggiativo per elegante e snob) che tanto ha scosso i palcoscenici londinesi e che trova ora una forma cinematografica con la regia della danese Lone Scherfig.

“Le origini del male”, più Scooby Doo che horror demoniaco

Le origini del male (The Quiet Ones, Usa, 2014) di John Pogue con Jared Harris, Olivia Cooke, Rory Fleck-Byrne, Erin Richards, Sam Claflin

Sceneggiatura di Oren Moverman, John Pogue, Craig Rosenberg

Horror, 1h 35′, Key Films, in uscita il 2 luglio 2014

Voto: 3 su 10

Non è estate al cinema senza un brutto horror. Quest’anno tocca a Le origini del male, possession movie naturalmente “ispirato a fatti realmente accaduti” (sic!), che punta tutto sulla ridicola trovata di mostrare filmati d’epoca di giovani indemoniati nella speranza che vengano presi per autentici. Nulla di più risibile, giacché i filmini amatoriali in bianco e nero, in questo caso, prevedono camera a spalla e zoomate d’effetto che, pur con ogni sospensione dell’incredulità, risultano di assai improbabile fattura nei primi anni Sessanta. 

“Hunger Games – La ragazza di fuoco”, avventura rivoltosa con l’eroina Lawrence

Hunger Games – La ragazza di fuoco (Hunger Games – Catching Fire, Usa, 2013) di Francis Lawrence, con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Woody Harrelson, Liam Hemsworth, Elizabeth Banks, Lenny Kravitz, Stanley Tucci, Jena Malone, Donald Sutherland, Philip Seymour Hoffman, Amanda Plummer, Jeffrey Wright, Lynn Cohen, Sam Claflin

Sceneggiatura di Simon  Beaufoy, Michael  Arndt dal romanzo “Hunger Games: La ragazza di fuoco” di Suzanne Collins (ed. Mondadori, coll. Chrysalide)

Avventura, 2h 27′, Universal Pictures, in uscita il 27 novembre 2013

Voto: 6½ su 10

VIII Festival Internazionale del Film di Roma – Fuori Concorso

Secondo capitolo di una saga, letteraria prima e cinematografica poi, che ha raccolto proseliti in ogni angolo del mondo. Il primo film è stato, poco più di un anno fa, un inaspettato trionfo di critica e pubblico, e nel frattempo la protagonista, una sempre splendida Jennifer Lawrence, ha avuto anche l’occasione di portarsi a casa un Oscar come miglior attrice con una commedia indipendente (Il lato positivo di David O.Russell). Benissimo, dunque. Il progetto pare nato sotto una buona stella, e anche questo Hunger Games – La ragazza di fuoco, presentato fuori concorso in un tripudio di fan al Festival di Roma, non ha sconfessato le attese.