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“Il soccombente”, l’astiosa costatazione del genio con un magnifico Herlitzka

Teatro Piccolo Eliseo Patroni Griffi presenta
Roberto Herlitzka in
IL SOCCOMBENTE
ovvero il mistero Glenn Gould
di Thomas Bernhard
traduzione Renata Colorni
riduzione dall’omonimo romanzo di Ruggero Cappuccio
e con Marina Sorrenti
regia Nadia Baldi
musiche originali di Marco Betta
ambientazioni videografiche Davide Scognamiglio
progetto luci, costumi e scene Nadia Baldi
assistente alla regia Davide Paciolla
luci Giuseppe Falcone
fonica Valerio Rodelli
foto Gabriele Gelsi
grafica Giovanni Natiello
consulenza amministrativa Isabella Amelio
organizzazione Nadia Baldi
distribuzione Lia Zinno
produzione esecutiva Mariano Grimaldi
collaborazione con A. P. S. Manovalanza

In scena al Teatro Piccolo Eliseo di Roma fino all’8 dicembre

Voto: 7½ su 10

Un pubblico impreparato potrà superficialmente bollare Il soccombente come uno spettacolo terribilmente confuso e tedioso. Impossibile fargliene una colpa, il romanzo dal quale Ruggero Cappuccio ha ricavato questa notevole (sebbene inevitabilmente lacunosa) riduzione teatrale non è di certo meno ellittico ed enigmatico.

“La grande bellezza”, viaggio al termine della Roma ‘cafonal’

La grande bellezza (Italia, 2013) di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Luca Marinelli, Isabella Ferrari, Serena Grandi, Roberto Herlitzka, Giorgio Pasotti, Lillo Petrolo, Sonia Gessner, Anita Kravos, Ivan Franek, Massimo De Francovich, Massimo Popolizio, Anna Della Rosa, Giulio Brogi, Dario Cantarelli, Giorgia Ferrero, Franco Graziosi, Giovanna Vignola, Giusi Merli, Luciano Virgilio, Fanny Ardant

Soggetto e sceneggiatura di Paolo Sorrentino con Umberto Contarello

Drammatico, 2h 24’, Medusa, in uscita il 21 maggio 2013

In Concorso al 66° Festival del Cinema di Cannes 2013

Voto D’Errico: 8 su 10

Voto Ozza: 7 su 10

Voto Tomaselli: 7½ su 10

Lupa e vestale, aristocratica e stracciona, tetra e buffonesca. La Roma di Fellini, che con questi aggettivi descrisse Anna Magnani come simbolo ed emblema della città, non è più quella di un tempo. È peggiorata. “Nun me fido”, rispose Nannarella alla cinepresa di Federico, quasi a voler preservare il mistero di una bellezza eterna e fugace, che accompagna il tormento all’estasi. Oggi, quella bellezza si ritrova ad osservare, mesta come una vecchia diva al tramonto, il via vai per il nulla dell’umanità che inconsciamente la abita e la umilia.

“La città ideale”, un grottesco della mente per Lo Cascio regista

La città ideale (Italia, 2012) di Luigi Lo Cascio con Luigi Lo Cascio, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Aida Burruano, Roberto Herlitzka, Barbara Enrichi, Massimo Foschi, Antonio Santagata

Soggetto e Sceneggiatura di Luigi Lo Cascio, in collaborazione con Massimo Gaudioso, Desideria Rayner e Virginia Brogi

Giallo, 1h 45’, Istituto Luce-Cinecittà Distribuzione, in uscita l’11 aprile 2013

In Concorso nella Settimana della Critica della 69a Mostra INternazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Voto: 5 su 10

Visto a Venezia69 nella Settimana della Critica, è il film che segna l’esordio alla regia, e in sede autoriale, di uno dei nostri attori più apprezzati, Luigi Lo Cascio. La città ideale, però, è una commedia nera vicina al thriller kafkiano che sfugge al controllo del neo-regista e disorienta pericolosamente lo spettatore, tuffato in un in incubo notturno che insospettisce all’inganno.