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RomaFF11 – Alice nella città: “Swiss Army Man”, un film di Daniels

Swiss Army Man (id, Usa, 2016) di Daniels (Daniel Kwan e Daniel Scheinert) con Paul Dano, Daniel Radcliffe, Mary Elizabeth Winstead

Sceneggiatura di Daniel Kwan e Daniel Scheinert

Drammatico, 1h 37’, Koch Media

Voto: 8½  su 10

All’ultimo Sundance è stato tra i film più discussi, ma tanto di cappello a un tale esempio di travolgente originalità. Swiss Army Man, del duo registico Daniels, ovvero Daniel Kwan e Daniel Scheinert, al loro esordio nel lungometraggio dopo una lunga e prestigiosa gavetta nei video musicali, è un vortice di sgradevolezze dall’animo dolce, difficile da catalogare ma imperdibile per chi dal cinema spera di ricevere concezioni artistiche e testuali alternative alle richieste di massa.

“Love & Mercy”, ottimi interpreti per l’ambizioso biopic su Brian Wilson

Love & Mercy (id, Usa, 2014) di Bill Pohlad con Paul Dano, John Cusack, Elizabeth Banks, Paul Giamatti, Jake Abel, Joanna Going, Kenny Wormald

Sceneggiatura di Oren Moverman, Michael Alan Lerner

Biografico, 2h, Adler Entertainment, in uscita il 31 marzo 2016

Voto: 6½ su 10

Il gruppo musicale californiano dei Beach Boys è, per i più, sinonimo di spiagge, sole e flirt estivi con belle ragazze in bikini. Eppure, ai lati della giocosa serenità dei brani, la band aveva un lato oscuro difficile da intuire. Love & Mercy racconta la vita di Brian Wilson, mente artistica e fondatore del celebre quintetto vocale che ridefinì i canoni della pop music degli anni Sessanta, concentrandosi su due precisi periodi della sua esistenza: l’ascesa della band, segnata da grandi successi e da una inesauribile sperimentazione sonora, e il drammatico crollo nervoso che lo portò ad abbandonare il gruppo.

Youth – La giovinezza”, Sorrentino e il talento che diventa esibizionismo

Youth – La giovinezza (Youth, Svizzera/Francia/GB/Italia, 2015) di Paolo Sorrentino con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Jane Fonda, Paul Dano, Madalina Ghenea, Ed Stoppard, Mark Kozelek, Robert Seethaler, Alex MacQueen, Sonia Gessner, Luna Mijovic

Sceneggiatura di Paolo Sorrentino

Drammatico, 1h 58′, Medusa, in uscita il 20 maggio 2015

Voto: 6 su 10

Da un grande talento derivano grandi responsabilità. Dovrebbe saperlo bene Paolo Sorrentino, uno dei nostri migliori animali da regia, che reduce dall’Oscar vinto per La grande bellezza, era attesissimo con questa sua seconda opera girata in lingua inglese, dopo il modesto This must be the place con Sean Penn. Questa volta ha potuto fregiarsi di interpreti sublimi quali Michael Caine, Harvey Keitel e Jane Fonda, e di un altrove geografico (le Alpi svizzere) in assoluta controtendenza con la fauna gozzovigliante del film che gli ha meritato il plauso internazionale. Eppure Youth – La giovinezza è un film assai deludente, perché profondamente vacuo e pretenzioso.

“12 anni schiavo”, l’estetica non incontra l’etica, la schiavitù paga

12 anni schiavo (12 Years a Slave, Usa, 2013) di Steve McQueen, con Chiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Lupita Nyong’o, Sarah Paulson, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Garrett Dillahunt, Alfree Woodard, Paul Giamatti, Brad Pitt, Scott McNairy, Adepero Oduye, Michael K. Williams

Sceneggiatura di John Ridley, dall’autobiografia “Twelve years a slave. Narrative of Solomon Northup, a citizen of New-York, kidnapped in Washington city in 1841, and rescued in 1853, from a cotton plantation near the Red River in Louisiana” di Solomon Northup

Drammatico, 2h 15′, BiM Distribuzione, in uscita il 20 febbraio 2014

Voto D’Errico: 7 su 10
Voto Ozza: 6 su 10

Il film di cui tutti parlano ma che in pochi hanno messo in discussione. La critica americana è andata in visibilio (9 le candidature agli imminenti Oscar e innumerevoli i premi già vinti) per quest’ennesimo mea culpa sullo schiavismo in terra yankee di metà Ottocento, preferendolo (non ci voleva poi molto) all’analogo The Butler di Lee Daniels. Alla regia l’enfant prodige Steve McQueen, inglese con un passato di artista e reduce dalla reclusione mistica di Hunger (2008) e dai gorghi della dipendenza sessuale di Shame (2011), due film scomodi e acclamati in tutto il mondo.

“Prisoners”, thriller d’autore all’americana, un classico

Prisoners (id, Usa, 2013) di Denis Villeneuve, con Hugh Jackman, Jake Gyllenhaal, Paul Dano, Viola davis, Terrence Howard, Melissa Leo, Maria Bello, Zoe Soul, Dylan Minnette

Sceneggiatura di Aaron  Guzikowski

Thriller, 2h 35′, Warner Bros. Pictures, in uscita il 7 novembre 2013

Voto: 6 su 10

Partiamo subito dicendo che, dall’acclamato autore de La donna che canta, era forse lecito attendersi qualcosa di più del classico thrillerone americano al quale siamo francamente assuefatti. Certo, non tutto è da sottovalutare. Ereditando le sorti di un film rifiutato già da Bryan Singer e Antoine Fuqua, il regista franco-canadese (ri)promette le atmosfere logoranti alle quali ci aveva abituati, ma fa i conti con una sceneggiatura che è un monumento alla coincidenza.

“Ruby Sparks”, la ragazza dei sogni esiste davvero?

Ruby Sparks (Id, Usa, 2012) di Jonathan Dayton, Valerie Faris con Paul Dano, Zoe Kazan, Antonio Banderas, Steve Coogan, Chris Messina, Annette Bening, Elliot Gould

Sceneggiatura di Zoe Kazan

Commedia, 1h 44′, Fox Searchlight, in uscita il 6 dicembre 2012

Voto: 8 su 10

Per chi non lo sapesse, Jonathan Dayton e Valerie Faris, coppia, artistica e di vita, sono i registi che sei anni fa portarono a segno uno dei film americani indipendenti più adorabili e disfunzionali di sempre, quel Little Miss Sunshine assolutamente grottesco e vitale che, oltre a lanciare definitivamente un gruppo di attori di nicchia, sancì un liberatorio senso di rivalsa cinematografica su operazioni ben più accomodanti e onerose.