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Youth – La giovinezza”, Sorrentino e il talento che diventa esibizionismo

Youth – La giovinezza (Youth, Svizzera/Francia/GB/Italia, 2015) di Paolo Sorrentino con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Jane Fonda, Paul Dano, Madalina Ghenea, Ed Stoppard, Mark Kozelek, Robert Seethaler, Alex MacQueen, Sonia Gessner, Luna Mijovic

Sceneggiatura di Paolo Sorrentino

Drammatico, 1h 58′, Medusa, in uscita il 20 maggio 2015

Voto: 6 su 10

Da un grande talento derivano grandi responsabilità. Dovrebbe saperlo bene Paolo Sorrentino, uno dei nostri migliori animali da regia, che reduce dall’Oscar vinto per La grande bellezza, era attesissimo con questa sua seconda opera girata in lingua inglese, dopo il modesto This must be the place con Sean Penn. Questa volta ha potuto fregiarsi di interpreti sublimi quali Michael Caine, Harvey Keitel e Jane Fonda, e di un altrove geografico (le Alpi svizzere) in assoluta controtendenza con la fauna gozzovigliante del film che gli ha meritato il plauso internazionale. Eppure Youth – La giovinezza è un film assai deludente, perché profondamente vacuo e pretenzioso.

RomaFF9: “Tre tocchi” di Marco Risi, sezione Gala

Tre tocchi (Italia, 2014) di Marco Risi con Massimiliano Benvenuto, Leandro Amato, Emiliano Ragno, Vincenzo De Michele, Antonio Folletto, Gilles Rocca, Matteo Branciamore, Gianfranco Gallo, Valentina Lodovini, Francesca Inaudi, Ida Di Benedetto, Luca Argentero, Claudio Santamaria, Marco Giallini, Maurizio Mattioli, Paolo Sorrentino, Jonis Bascir, Sebastiano Somma

Sceneggiatura di Marco Risi, Francesco Frangipane, Riccardo de Torrebruna

Drammatico, 1h 40′, AI Entertainment, in uscita il 13 novembre 2014

Voto: 4 su 10

C’è qualcosa, in Tre tocchi di Marco Risi, che ricorda quella sanguigna veridicità che il regista romano mise in atto nei suoi film più riusciti, come Mery per sempre e Ragazzi fuori. C’è la voglia di un racconto corale e unitario su un ambiente solo superficialmente noto. Probabilmente l’ispirazione non è stata sufficiente a creare un’opera che potesse andare oltre una trattazione rozza e risaputa dell’ambiente pseudo-attoriale italiano, con il suo contorno di frustrazioni, aspettative e delusioni.

“La grande bellezza”, viaggio al termine della Roma ‘cafonal’

La grande bellezza (Italia, 2013) di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Luca Marinelli, Isabella Ferrari, Serena Grandi, Roberto Herlitzka, Giorgio Pasotti, Lillo Petrolo, Sonia Gessner, Anita Kravos, Ivan Franek, Massimo De Francovich, Massimo Popolizio, Anna Della Rosa, Giulio Brogi, Dario Cantarelli, Giorgia Ferrero, Franco Graziosi, Giovanna Vignola, Giusi Merli, Luciano Virgilio, Fanny Ardant

Soggetto e sceneggiatura di Paolo Sorrentino con Umberto Contarello

Drammatico, 2h 24’, Medusa, in uscita il 21 maggio 2013

In Concorso al 66° Festival del Cinema di Cannes 2013

Voto D’Errico: 8 su 10

Voto Ozza: 7 su 10

Voto Tomaselli: 7½ su 10

Lupa e vestale, aristocratica e stracciona, tetra e buffonesca. La Roma di Fellini, che con questi aggettivi descrisse Anna Magnani come simbolo ed emblema della città, non è più quella di un tempo. È peggiorata. “Nun me fido”, rispose Nannarella alla cinepresa di Federico, quasi a voler preservare il mistero di una bellezza eterna e fugace, che accompagna il tormento all’estasi. Oggi, quella bellezza si ritrova ad osservare, mesta come una vecchia diva al tramonto, il via vai per il nulla dell’umanità che inconsciamente la abita e la umilia.