Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name, Francia/Italia/Usa/Brasile, 2017) di Luca Guadagnino con Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel, Victoire Du Bois
Sceneggiatura di James Ivory, Luca Guadagnino e Walter Fasano, dal romanzo omonimo di André Aciman (ed. Guanda, coll. Narratori della Fenice)
Drammatico, 2h 12′, Warner Bros. Entertainment Italia, in uscita il 25 gennaio 2018
Voto: 8 su 10
Scriveva Cesare Pavese, nel racconto Fine d’agosto, che ci sono “estati che hanno ormai nel ricordo un colore unico, sonnecchiano istanti che una sensazione o una parola riaccendono improvvisi, e subito comincia lo smarrimento della distanza, l’incredulità di ritrovare tanta gioia in un tempo scomparso e quasi abolito”. L’estate del 1983 di Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino, tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman, ci riporta a percezioni analoghe, a una stagione lontana nel tempo e mitizzata nella memoria, che ritorna ad affacciarsi tra i pensieri della giovinezza in una vertigine vitale di suoni, colori, sapori ed emozioni.
In quest’atmosfera si consuma l’amore, assoluto quanto effimero, tra Elio (Timothée Chalamet), figlio diciassettenne di archeologi cosmopoliti, e Oliver (Armie Hammer), uno studente americano più grande di lui, giunto nella residenza estiva dei genitori del ragazzo per approfondire i suoi studi. Intorno a loro c’è la verde campagna lombarda, la voce di un fermento politico destinato a fare storia e il mistero di un sentimento nuovo, vissuto nella propria idilliaca pienezza. Le ragazze restano sullo sfondo, incapaci di sostenere quell’amore che porta a scambiare il proprio nome con quello dell’altro.